La mente degli italiani è l'ultima regione inesplorata del paese, e vale un viaggio. Ma è un viaggio insidioso, e non tutti hanno il coraggio d'intraprenderlo per il timore di scoprire verità scomode. Beppe Severgnini, dopo aver indagato su inglesi e americani, non ha paura di giocare in casa e affrontare la sfida. E così percorre sistematicamente l'Italia: trenta luoghi in dieci giorni, dall'aeroporto alla spiaggia, dal condominio allo stadio, da nord a sud, dall'alimentazione alla politica, dai recinti della morale allo zoo della televisione. Un'esplorazione metodica, ironica e sentimentale per aiutare il lettore straniero a mettere da parte le sue convinzioni e a capire davvero "un paese che ci manda in bestia e in estasi nel raggio di cento metri e nel giro di dieci minuti".
Georges Duroy, un giovane bello e ambizioso, va a Parigi dalla provincia in cerca di fortuna. L'amico Charles riesce a farlo entrare nella redazione di un giornale. Il successo con le donne lo aiuta a far carriera e, diventato Bel-Ami, sfrutta questo suo fascino. Morto Charles, ne sposa la vedova, dalla quale ottiene la metà di una ricca eredità. Poi cerca di conquistare Suzanne, la figlia sedicenne del proprietario del suo giornale. Pubblicato da Maupassant tra il 1881 e il 1890, al colmo del suo successo letterario, "Bel-Ami" tratta con feroce pessimismo e ironia corrosiva l'eterno tema della scalata sociale.
L'antologia offre una panoramica del pensiero di Augusto Del Noce (1910-1989) attraverso una scansione in quattro parti, ciascuna delle quali dedicata a un tema nodale.
Due bambine apprendono i segreti del piacere sensuale, ma la scoperta incrinerà la loro amicizia. Una piccola promessa sposa di nove anni vede il "fidanzato", il medico di famiglia, baciare lungamente la sorella maggiore. Un'adolescente degli anni Sessanta legge in un articolo sul rapporto Kinsey i nomi delle cose - petting, masturbazione - che, con gran senso di colpa, fa alle feste con i compagni. Tra l'università e il lavoro, giovani donne cercano con rinunce e compromessi una difficile indipendenza. Sono le protagoniste degli intensi racconti di Clara Sereni.
A Urbino nella Galleria nazionale c'è un dipinto misterioso, la "Flagellazione" di Piero della Francesca, di cui s'ignora la committenza, la data precisa, il significato. A partire da questo enigma Silvia Ronchey ha scritto una vera e propria detective story, piena di colpi di scena. Protagonisti? Papi, cardinali, agenti segreti, torbidi signori rinascimentali, spie russe, grandi pittori e, come un ragno al centro della tela, il genio politico dell'ultimo grande bizantino, Bessarione. La teoria suggestiva che emerge da queste pagine rimanda a un evento che, come un 11 settembre immensamente più devastante, ha sancito lo scontro di civiltà tra Cristianesimo e Islam: la caduta di Costantinopoli in mano ai turchi nel 1453.
La Bibbia ebraica dei giudei e il Vecchio Testamento dei cristiani sono due libri profondamente diversi, scritti con propositi politici, oltre che religiosi, molto differenti. In un tempo in cui la religione è venuta a occupare un posto centrale nella nostra arena politica, la provocatoria conclusione di Bloom, secondo la quale non esiste una tradizione giudaico-cristiana, dato che le storie, gli dèi e persino i testi sacri degli ebrei e dei cristiani sono tra loro incompatibili, spinge i lettori a rivedere tutto ciò che era ritenuto un patrimonio comune alle due fedi. Esaminando con il metodo della critica letteraria e storica la Torà ebraica, l'Antico e il Nuovo Testamento e i Vangeli gnostici contemporanei a quelli canonici, l'autore arriva alla conclusione che il Gesù ebraico di Marco, così umano, irascibile e incline all'ironia, potrebbe essere davvero figlio di quella divinità fin troppo umana che è lo Yahvè della Torà; mentre il Cristo degli altri libri del Nuovo Testamento proviene da una famiglia del tutto diversa; e lo Yahvè degli ebrei e il Dio Padre dei cristiani hanno ben poco in comune.
Dopo gli insegnanti, i genitori: "La prego di giustificare mio figlio per non aver svolto i compiti da lei assegnati in quanto il nostro labrador ha divelto ogni suo libro". "Prego voler giustificare l'assenza per prima sconfitta stagionale e perdita del primato in classifica nel fantacalcio." "Prego voler giustificare l'assenza per motivi di convocazione in Nazionale." "Giustifico mia figlia per l'assenza di una settimana perché fuggita di casa per andare dal suo ragazzo a Brindisi. È stata ritrovata successivamente in quest'ultimo posto con il ragazzo." Queste sono solo alcune delle surreali giustificazioni raccolte da John Beer nel suo nuovo libro. Continua la (tragi)commedia della scuola italiana, questa volta dall'altra parte della cattedra, dopo "La classe fa la ola mentre spiego".
Aerei di Stato che volano 37 ore al giorno, pronti al decollo per portare Sua Eccellenza anche a una festa a Parigi. Palazzi parlamentari presi in affitto a peso d'oro da scuderie di cavalli. Finanziamenti pubblici quadruplicati rispetto a quando furono aboliti dal referendum. "Rimborsi" elettorali 180 volte più alti delle spese sostenute. Organici di presidenza nelle regioni più "virtuose" moltiplicati per tredici volte in venti anni. Spese di rappresentanza dei governatori fino a dodici volte più alte di quelle del presidente della Repubblica tedesco. Province che continuano ad aumentare nonostante da decenni siano considerate inutili. Indennità impazzite al punto che il sindaco di un paese aostano di 91 abitanti può guadagnare quanto il collega di una città di 249mila. Candidati "trombati" consolati con 5 buste paga. Presidenti di circoscrizione con l'autoblu. La denuncia di come una certa politica, o meglio la sua caricatura obesa e ingorda, sia diventata una oligarchia insaziabile e abbia allagato l'intera società italiana. Storie stupefacenti, numeri da bancarotta, aneddoti nel reportage di due famosi giornalisti.
Sedici storie di uomini e donne che hanno avuto il coraggio della non-rassegnazione. Un viaggio in un territorio di confine che spesso viene ignorato o addirittura cancellato. Eppure questo territorio esiste. Ed è abitato da persone straordinarie, piene di coraggio, di voglia di vivere, di tenacia, di passione e tenerezza. Cannavò li presenta con grandissima intensità e con uno stile magistrale. Uomini e donne che vivono, sognano, lavorano, si emozionano, anche se sono senza braccia o costretti sulla sedia a rotelle o ciechi dalla nascita. Con prefazione di Walter Veltroni.
Laura è giovane, bella, ardente di vita. Questo è il romanzo delle sue contraddizioni e dei suoi slanci, della lotta per la sua anima. Dalla prima innocenza alla scoperta della sopraffazione violenta e odiosa del male, che la strappa a una vita serena e protetta, passando per la facile seduzione di altri giochi, altre relazioni, fino all'incontro con Thierry, pentito della sua vita di eccessi, che riuscirà a mostrarle la vera via di salvezza. Un romanzo dalle tinte forti, ove più ancora che dall'esito della storia si è stupiti e commossi dalla tensione che la attraversa tutta.
"A Cesare e a Dio" è un libro che ha suscitato e continua a suscitare polemiche e discussioni in un tempo di rapidi mutamenti. Un libro che non racconta al lettore ciò che gli è familiare, ma tenta di diradare la nebbia, affinché gli baleni dinanzi ciò che è più sconvolgente per la nostra vita. Dall'anima della civiltà occidentale si sprigiona inevitabilmente la guerra, ma per ragioni che vengono alla luce solo se si scende nel sottosuolo della nostra civiltà: la nostra anima greca. La guerra, quindi anche la nascita e la morte, sono divenute qualcosa di essenzialmente diverso. Lo Stato, cioè "Cesare", non è quindi un'istituzione cui possa capitare accidentalmente di trovarsi in guerra. "Dio" è il tentativo fallito di sottrarsi alla logica della violenza. Anche Dio, come lo Stato, è padre della guerra. "A Cesare e a Dio" significa dunque dare a ciascuno dei due ciò che gli è proprio; ma ciò che è proprio di entrambi è lo stesso: il loro aprire lo spazio della distruttività estrema.
Margherita Hack, una delle astrofisiche più note al mondo, ci accompagna nell'avventura della cosmologia. Siamo oggi in grado di ricostruire ciò che era alle origini l'universo: un acceleratore di enorme potenza, fatto di quark e fotoni che si suppongono governati da un'unica forza fondamentale. Seguendo l'espansione dell'universo primordiale, la nuova astronomia ne ripercorre le varie fasi, cercando conferme a teorie e risposte a interrogativi insoluti. Un viaggio nello spazio e nel tempo: dalle stelle più vicine alle remote quasar, dall'origine dell'universo alla sua possibile evoluzione.