Avventure estive - sempre più surreali - per tutti i membri della famiglia e per i tanti comprimari che affollano Springfield e dintorni. Non mancano, come al solito, le finte pubblicità, le inserzioni, i fuori programma che rendono le storie uscite dalla fantasia di Matt Groening un'esilarante parodia della nostra vita quotidiana.
Un libro di sconcertante attualita' per chi vuole capire fino in fondo i meccanismi d'azione, gli effetti fisici e psicologici, i metodi piu' efficaci di cura e prevenzione delle tossicodipendenze.
Una settimana prima di compiere quindici anni Frannie all'improvviso perde il papà, l'unica persona al mondo da cui si sentiva capita. Nel difficile periodo che segue, mentre lotta disperatamente per rimettere insieme il suo mondo, trova una scatola di legno, l'ultimo regalo del padre per lei, su cui c'è scritto "Frances Anne 1000": dentro ci sono mille tessere di un puzzle. Frannie comincia a ricostruirlo un pezzo dopo l'altro, e si ritrova catapultata nel passato, dove incontrerà suo padre com'era un tempo, da giovane, prima che lei nascesse.
Quella che Kipling descrive è l'India che conobbe da bambino e poi da uomo: una terra dai mille contrasti, divisa tra la grandezza dell'impero e la povertà della sua gente, dall'avvolgente seduzione dei suoi paesaggi e dalla terribile minaccia del tifo. Ma è anche una terra di magia dove è possibile che un bambino cresca allevato da una lupa, diventando amico di una pantera, di un orso e di un pitone. Sono luoghi mitici dove un orfano si mette in cammino con un santone alla ricerca di un fiume purificatore per entrare poi nel Servizio segreto britannico. Questa antologia, a cura di Viola Papetti, raccoglie alcuni dei racconti più belli di Kipling, "I libri della giungla" e "Kim", svelando gli aspetti peculiari dello scrittore e della sua opera dal punto di vista storico, politico e linguistico.
Dei cinesi insediati in Italia da quasi un secolo non si è mai saputo molto, anche perché, forse, non ce n'era bisogno. Finché, a un certo punto, è cambiato tutto. Sono diventati sempre di più, hanno stravolto la faccia di molti quartieri sollevando la protesta degli abitanti. Il 12 aprile 2007, in via Paolo Sarpi a Milano, sono stati protagonisti della prima rivolta etnica nella storia dell'Italia moderna. E hanno invaso le pagine dei giornali. Ma cosa si nasconde dietro ai pregiudizi e agli stereotipi che avvolgono la più antica comunità straniera del nostro paese? Come il suo lato oscuro fatto di mafia, di riciclaggio, di ragazzini con le mannaie e di bordelli nascosti sotto centri massaggi, di schiavi-lavoratori e ambulatori clandestini - dialoga con la normalità quotidiana, fatta di lavoro, di commercio, di famiglia, di scuola, di divertimento e, ormai, spesso anche di integrazione? Mario Portanova, giornalista d'inchiesta, e Lidia Casti, documentarista che vive e lavora nella Chinatown milanese, ci guidano alla scoperta delle ombre e delle luci della Cina italiana.
Perché i nostri figli crescono troppo in fretta
Dalle trappole della tivù ai rischi di Internet:
un’indagine rigorosa sulla seduzione dei media
per aiutare i nostri bambini a non farsi rubare l’infanzia.
Diego ha quattro anni e ha baciato la sua compagna dell’asilo sulle labbra come farebbe un adulto. La madre, quando l’ha visto, ha temuto che fosse stato un pedofilo a insegnargli certe cose. Poi c’è Carola, tredici anni, che aspetta di rimanere sola in casa per invitare il fidanzato ventenne nel lettone dei suoi. E sono sempre di più le piccole femme fatale e i latin lover in erba che esibiscono corpi e telefonini il sabato pomeriggio in discoteca.
La colpa di questa maturità sessuale improvvisa, a volte inconsapevole, altre volte sbandierata con sfacciata naturalezza, secondo Anna Oliverio Ferraris, è della tivù e della pubblicità che proprio nell’infanzia hanno individuato la nuova frontiera della seduzione. I bambini influenzano e orientano i consumi dell’intera famiglia, perché assorbono fin dalla più tenera età tutti quei messaggi che giocano sulla loro spiccata propensione a imitare i comportamenti dei grandi. A sedurre i nostri figli non sono però solo le bambole dalle fattezze da pin-up o le bambine in minigonna e posa sexy che ammiccano dalle pagine delle riviste, ma anche le merendine e gli zainetti con gli eroi del momento, gli spettacoli di wrestling e i telefilm horror, i videogiochi, le nuove droghe.
La sindrome Lolita risponde con strategie pratiche ed efficaci alle inquietudini provocate dall’erotizzazione precoce dell’infanzia, affrontando i problemi correlati – come l’apatia dei sentimenti, la diffusione di atteggiamenti aggressivi – e aiutando gli adulti a riconoscere e prevenire questo malessere.
"Al galoppo!" è un libro rivoluzionario, che non assomiglia a nessun altro. Rufus Butler Seder ha inventato una tecnica che dà vita alle immagini. In questo primo volume, gli animali camminano, spiccano il volo, corrono davvero, affascinando grandi e piccoli. Età di lettura: da 3 anni.
Attraverso il dialogo con altri pensatori e la riflessione su concetti chiave della filosofia occidentale, Severino offre a tutti la sua visione del destino di gioia" che attende l'uomo. "
Nel gennaio del 1989 - prima della caduta del Muro di Berlino - Michele Serra, Andrea Aloi e Piergiorgio Paterlini danno vita a un inserto satirico all'interno dell'Unità, ancora organo del Partito comunista italiano. Così nasce Cuore, che nel 1991 diventa settimanale indipendente. Un settimanale di resistenza umana. Resistenza a un sistema politico, quello del Caf di Craxi-Andreotti-Forlani; resistenza ai venti di guerra; all'arraffismo peninsulare; alla marea sommergente di un Moderno declinato all'italiana tra picchi olimpici di ignoranza e volgarità arricchita; allo stragismo occulto o mafioso. Cuore non aveva appartenenze partitiche: era di parte, non di partito (Serra dixit), innervato dagli umori di una sinistra non togata, totalmente inufficiale, in larghissima parte smagata e post-comunista. Nessuna cinghia di trasmissione, nemmeno dentro l'Unità. Nessuno a cui render conto, nessuna pubblicità, per di più. Liberi. Cuore è stato insieme un fenomeno sociale e una sorgente inesauribile di comicità corrosiva sull'Italia contemporanea, una sorta di organo vitale e sabotatore - un "cuore" appunto - annidato al centro dell'organismo moralmente e culturalmente malato del nostro Paese.
Pubblicato per la prima volta nel 1977, "Dispacci" è il doloroso reportage di un giornalista che tra il 1967 e il 1969 trascorse un anno e mezzo in Vietnam, come corrispondente di guerra, al seguito delle truppe americane. Attraverso le stesse parole, crude e dirette, dei soldati con cui condivise pericoli e fatiche quotidiane, Michael Herr registra e racconta in queste pagine l'allucinante sequenza di crudeltà di cui furono responsabili, e a loro modo vittime, i giovanissimi americani arruolati nell'esercito, brutalmente scaraventati da una realtà rassicurante nel groviglio di una giungla misteriosa e nel pieno della follia bellica. Considerato uno dei testi più potenti sugli orrori del conflitto e sulla violenza di un periodo storico ancora molto vicino, il libro di memorie di Herr affianca alla testimonianza e al valore storico del documentario la riflessione lucida e disperata di un osservatore d'eccezione sull'esperienza della morte e della guerra. Introduzione di Roberto Saviano.
Per conoscere l'India bisogna gettarsi almeno una volta nei suoi affollatissimi luoghi di culto. Il viaggio di Rosa Matteucci inizia dalla regione del Kerala, dall'ashram di Amma, una famosa mistica che, in un prodigioso spettacolo di esaltazione collettiva, abbraccia ininterrottamente fino a 18.000 persone al giorno, dispensando loro un pizzico di cenere sacra e una caramella, ai più fortunati anche una mela. La seconda tappa è Tiruvannamalai, dove l'incauta visitatrice viene risucchiata da una processione in onore di Shiva: una fiumana di mezzo milione di pellegrini, tra flagellanti indù, zingari distillatori di arak scatenati al ritmo del Ballo del qua qua, lebbrosi, vedove scampate alla pira, galli battaglieri, cani spellati e porcellini neri ghiotti di deiezioni umane. Rifugiatasi in albergo, riceve l'imprevista visita di tre scimmiette che fanno irruzione nella sua stanza, la devastano e si danno a pratiche irripetibili con la sua matita per gli occhi. Terzo e ultimo approdo è Mamallapuram, stazione balneare decisamente più a misura di turista, rifugio naturale per gli espulsi dal ventre del subcontinente, per visitatori sfiancati e sconfitti. Frastornata da una realtà che gioca secondo primordiali regole di sopravvivenza, ma disposta a lasciarsi travolgere dalla tumultuosa bellezza, Rosa Matteucci consegna una guida letteraria di tranciante irriverenza e disegna uno spassoso ritratto dell'India e degli occidentali che la frequentano.
Che cosa sarebbe Al Qaeda senza Internet? A partire da questa semplice e inquietante domanda Guido Olimpio, che da anni si occupa di terrorismo internazionale per il "Corriere della Sera", segue le sue tracce nel labirinto della Rete, alla scoperta di quello che, oltre a essere il principale movimento paramilitare del fondamentalismo islamico, è anche un dirompente fenomeno sociale e di costume che va ben al di là della nostra immaginazione. L'autore, giornalista che da anni si occupa della guerra al terrore, segue le tracce di Al Qaeda nel labirinto del web spiegando i nuovi sistemi di propaganda e le reazioni dell'Occidente. Dal reclutamento e addestramento on-line alle ricette per atroci ordigni "fai da te", dai maghi del computer che operano e truffano nel nome della causa ai cimiteri virtuali che celebrano la gloria dei terroristi suicidi. Il volume è un'indagine che svela i segreti del cyberterrorismo, fenomeno la cui dirompenza supera ogni possibile immaginazione e mostra come la rete ha ridisegnato le frontiere della paura, le gerarchie del potere, l'eco della parola.