Shirin-Gol ricorda ancora le montagne dell'Indu Kusch non devastate dalle bombe. Viveva, da bambina, in uno sperduto villaggio di montagna a cui era stato dato il nome di "Dolce Fiore" e la sua vita pareva già fissata. Poi arrivarono i russi e iniziò una guerra stupida che si portò via padri, fratelli, mariti. Da allora Shirin-Gol non ha smesso di fuggire: dalla fame, dalla miseria, dalla negazione dei più elementari diritti umani, dai soldati dell'Armata Rossa, dai Mujahedin, dai Talebani, da decenni di efferate faide fratricide che hanno devastato l'anima del suo paese. Data in moglie a quattordici anni per onorare un debito di gioco ha dato alla luce i suoi figli, ha lottato per la sua famiglia, ha imparato a leggere, a scrivere, a pensare. Siba Shakib, regista e documentarista, racconta da anni la vita del popolo afgano e la condizione delle donne: dalla sua esperienza nei campi profughi è nato questo libro che mostra perché, da sempre, il fanatismo religioso è terrorizzato dalla serena forza delle donne.
«Ci sentiamo deboli e desideriamo essere rivestiti di potenza dall'alto? Ci sentiamo tiepidi e desideriamo essere riscaldati? Aridi e desideriamo essere irrigati? Rigidi e ribelli e vogliamo essere piegati? La risposta è: prega, prega, prega.» (Raniero Cantalamessa)
È il 1593 quando Nicolò Mocenigo, giovane gesuita veneziano, approda avventurosamente alla corte di Hideyoshi Toyotomi. Per conto del superiore generale della Compagnia è incaricato di indagare la disponibilità del dittatore del Giappone a ritirare l'editto di proscrizione del cristianesimo nel paese del Sole Levante. Guidato dal Maestro del Tè, saggio monaco e cerimoniere, Nicolò diventerà in incognito consigliere personale del tiranno. Sarà chiamato a seguire il suo nuovo signore nell'invasione della Corea. Verrà coinvolto nella guerra intestina con le fazioni buddiste del nord. E scoprirà nella passione per una donna una forza superiore a qualsiasi vocazione.
Ma siamo proprio sicuri che i nani di Biancaneve siano sette? C'è chi dice che in realtà sono otto... Un giorno Dondolo, l'Ottavo Nano, sbuca nel giardino dell'orso Giacomone e decide di andare a cercare la sua famiglia che non vede da anni. Riuscirà a farsi riconoscere dai suoi fratelli e dall'amata Biancaneve? Età di lettura: da 7 anni.