Come molti giovani uomini della sua generazione, Colby Buzzell non aveva un lavoro, e viveva ancora con i genitori. Passava il tempo ciondolando dallo Skateboard Park al pub, bevendo più di quanto sembrava possibile. Ma ormai era stanco di quella musica. Stanco di non avere una prospettiva. E così aveva deciso per l'esercito, come suo padre prima di lui. Pochi mesi ed era in Iraq. Ciondolava da un veicolo Stryker imbracciando un fucile M240, adesso. Precipitato in un mondo assurdo e spaventoso. E improvvisamente aveva molto da dire. Nata dal blog che Colby ha iniziato a scrivere a Mosul per cercare un senso in quell'esperienza, questa è la storia di un giovane uomo e di una guerra, un racconto assolutamente differente rispetto alle news dei Tg e ai brief ufficiali di Washington. È una straordinaria narrativa, che colleziona scene indimenticabili: la death letter da spedire ai genitori prima di partire; un ragazzino magrissimo che cammina sorridendo con una bomba in mano; soldati in battaglia con gli auricolari che pompano rock; il primo scontro a fuoco con i men in black di Al Qaeda; l'esitazione di un giovane troppo terrorizzato per combattere; una donna che proprio non riesce a smettere di urlare... e poi la noia, la straniazione, la censura dei papaveri dell'US Army. Ma il suo blog ormai è esploso, e lui è diventato il reporter "embedded" che l'esercito, malgrado gli sforzi, non può controllare.
Hanno influenzato il costume, rivoluzionato le arti, la musica, il cinema. Hanno fatto sognare, divertire, pensare. Sono stati amati da milioni di persone, ma anche odiati, tenacemente detestati da qualcuno. Hanno fatto epoca non solo con le loro straordinarie vite, ma anche nella morte, moltiplicando dubbi, indiscrezioni, rivelazioni, interrogativi spesso inquietanti. Cosa è successo veramente in quella stanza d'albergo a Parigi, sul litorale di Ostia, in quell'appartamento di Hong Kong o quella notte maledetta al festival di Sauremo? Da Jim Morrison a Bruce Lee, da Luigi Tenco a Elvis Presley, da Marilyn Monroe a John Lennon, da Pier Paolo Pasolini a Kurt Cobain, una ricostruzione mnedita e rigorosa delle "strane morti" dei divi che hanno marchiato a fuoco il nostro tempo.
Trentanove anni dopo la sua morte, avvenuta in Bolivia in circostanze mai del tutto chiarite, il mito del Che è vivo più che mai. Dall'Argentina a Cuba, e poi in Russia, Cina, Algeria, Congo e quindi in Europa, uno dei più grandi specialisti della vita di Ernesto Che Guevara ha incontrato famigliari, amici e compagni di avventura del più celebre mito contemporaneo. Ha raccolto documenti e testimonianze di quelli che l'hanno conosciuto, hanno vissuto con lui, lo hanno amato, e perfino detestato, per scrivere la storia di un uomo. Un uomo bello come un attore del cinema, e asmatico fino all'esasperazione, che è stato medico, padre di cinque figli, guerrigliero in Africa e in America latina, avventuriero, ministro, agente segreto e infine Cristo laico, icona transgenerazionale consacrata all'immortalità. Una biografia che affronta le questioni ancora misteriose della vita e della morte del Che. Una storia per immagini che raccoglie più di 300 straordinarie fotografie, moltissime inedite o poco conosciute, concesse da Aleida, la sua ultima moglie, da sua figlia Celia e da suo figlio Camilo.
Platonov è un uomo braccato. Ex funzionario del Ministero degli Interni, è stato accusato di corruzione, contrabbando di metalli preziosi e omicidio. È un complotto, ma lui non può provarlo, la sua unica possibilità è fuggire, nascondersi e sperare di scagionarsi, guidando da lontano le indagini della polizia. Trova rifugio a casa di una sconosciuta, Kira, che accetta di aiutarlo e che lentamente si innamora di lui e trasmette i suoi messaggi alle persone che potrebbero tirarlo fuori da quell'impiccio. Per la Kamenskaja, della Polizia criminale di Mosca, è un caso difficile: difficile credere che Platonov sia innocente, ci sono troppi elementi contro di lui. Difficile anche rompere certe barriere di silenzio, difficile capire su cosa aveva messo le mani, non potendogli parlare direttamente. E poi ha tra le mani anche l'indagine su un killer misterioso che uccide ogni settimana, sei vittime senza legami tra loro, freddate in vari punti della città senza un apparente disegno. Più i tasselli si incastrano, più Nastja si accorge che questa volta ha a che fare con qualcosa di più astuto di qualunque criminale, qualcosa contro cui non esistono né armi né strategie abbastanza potenti: il semplice, banale destino.