Inghilterra, 1373. John Thoresby, arcivescovo di York, è prossimo alla fine dei suoi giorni. Mentre le dinastie più influenti del regno si danno già battaglia per decidere chi gli succederà in quell’alta carica, con mente lucida l’arcivescovo assiste impotente al lento spegnersi del suo corpo, sfibrato dall’età e dai malanni. A nulla vale la forza dello spirito, che si ostina a estorcere alle membra un respiro, e poi un altro ancora: quasi un soffio disperato su braci ormai spente.
Owen Archer, capitano delle guardie e uomo fidato dell’arcivescovo, fa di tutto per garantire serenità al suo signore negli istanti che lo separano dal trapasso. Ma non può opporsi al volere della principessa Giovanna, madre del giovanissimo erede al trono, decisa a incontrare Thoresby al suo capezzale per chiedergli un ultimo, prezioso consiglio, di vitale importanza per le sorti della Corona.
Troppi sono gli interessi in gioco, e sfuggenti le vere intenzioni di chi si appresta a vegliare sulle ultime ore dell’arcivescovo. E così, come temuto dal capitano, l’arrivo del corteo reale è accompagnato da una scia di eventi funesti. Prima, uno degli ospiti perde la vita dopo una caduta da cavallo apparentemente accidentale; poi, un messaggero che recava missive urgenti per Thoresby viene trovato impiccato nei boschi.
A Owen Archer il compito di districare quella trama di mistero, affinché la morte colga l’arcivescovo per volontà divina, e non per mano di un assassino.
La Misteri & Affini è all'Hotel Miliòn, dove i cuochi più famosi della città si sfideranno a colpi di tartine, dolci e soufflé. Ma all'improvviso un mostro sbucato dalle cucine si avventa sul premio, un cucchiaio tempestato di pietre preziose, e lo porta via. Un nuovo caso da risolvere per Scooby e i suoi amici. Età di lettura: da 7 anni.
Come può un neocattolico vivere la fede nel mondo contemporaneo?
Tornato alla fede cristiana, Alessandro Meluzzi si pone da alcuni anni un ingombrante interrogativo che si staglia con urgenza nell’orizzonte cattolico: si può essere cristiani nel 2010? E può il contenitore della Chiesa cattolica di oggi accogliere la fede che ci è stata trasmessa dai nostri padri? Non sono questioni scontate. E altrettanto poco scontate le risposte. «Perché da persone formate fra gli anni ’70 e ’90 – sostiene il celebre psichiatra e opinionista televisivo – abbiamo la mente colma di preconcetti e sovrastrutture figlie della postmodernità che fanno sembrare talvolta il cattolicesimo anacronistico». Per essere davvero cattolico devo dissimulare – si chiede Meluzzi – o magari vivere con imbarazzo una labile identità che riduce la fede a un fatto privato o intimo per stare al passo con i tempi? O non è piuttosto tempo di profezia e testimonianza scomoda e faticosa?
Le riflessioni conducono tutte a una sola domanda: che ne è della fede tradizionale in questo inizio di terzo millennio? Come si è trasformato quel sentimento universale di fratellanza e di solidarietà che ha saputo infondere tante energie nelle civiltà e nei popoli dell’Occidente? E soprattutto ha offerto un incontro personale e comunitario con Cristo? C’è un intimo desiderio nell’autore: quello di percepire nuovamente il soffio dello Spirito Santo nella Storia.
Perché al mondo ci sono tanti imbecilli? E perché gli stupidi prosperano, riuscendo spesso a raggiungere posizioni di successo? La risposta è semplice: l'intelligenza non serve più. L'uomo se l'è lasciata alle spalle, come i peli che gli ricoprivano il corpo o la camminata a quattro zampe. Il segno più caratteristico dell'essere umano, quello che gli ha permesso di elevarsi dalla specie animale e, in una certa misura, di dominare il mondo, non è più necessario. Chi ha qualche dubbio, dia uno sguardo a ritroso, ai geni del passato, a Leonardo, a Michelangelo, a Einstein, e li paragoni con quello che ci offre il mercato. La conclusione è triste, ma inevitabile: gli intelligenti hanno fatto il mondo, gli stupidi ci vivono alla grande.
L'Eco del Roditore sta vendendo sempre meno copie e quel che è peggio, tutti i roditori di Topazia comprano la Gazzetta del Ratto. Com'è possibile? Presto Geronimo si rende conto che il giornale di Sally ha pubblicato una notizia sensazionale, che ha incuriosito tutti i lettori: il ritrovamento di una grotta con dipinti preistorici, proprio a Topazia. Ma qualcosa nelle foto non quadra... Anche un nuovo scoop della Gazzetta del Ratto, un clamoroso colpo a una fabbrica di formaggio, desta i suoi sospetti... Geronimo comincia a pensare che Sally e i suoi collaboratori stiano usando false notizie per vendere più copie del giornale! Aiutato dalla sua famiglia, Geronimo riesce a smascherare Sorcello Panzana, l'autore degli scoop, mentre quest'ultimo tenta di inscenare il furto della fetta di formaggio dalla Statua della Libertà di Topazia, per poi pubblicarne la notizia. Fortunatamente gli Stilton arrivano in tempo, fotografano l'imbroglione e pubblicano tutta la verità sull'Eco del Roditore. Il giornale di casa Stilton torna a essere in poche ore il più venduto dell'Isola dei Topi. Età di lettura: da 6 anni.
Olanda del Nord, 1610. Un uomo fugge lungo la diga di un lago artificiale, nei pressi di Amsterdam, nel tentativo di mettersi in salvo. Alle calcagna, quello che sarà il suo assassino. 2008. Tim Paltzer, dipendente della società che gestisce le risorse idriche del paese, scompare, dopo aver telefonato alla fidanzata per chiederle di distruggere tutti i file presenti sul suo computer. Pochi giorni dopo, il corpo senza vita dell’ingegnere Berend Adriaans, direttore della società, viene rinvenuto, decapitato, nei pressi di una diga. Il caso vuole che proprio lì, qualche mese prima, fosse stato ritrovato un teschio risalente al XVII secolo. Coincidenza o pista da seguire? Due detective indagano sull’omicidio Adriaans e sull’eventuale connessione con l’antico teschio. La tesi sembrerebbe assurda, eppure tutti gli indizi portano proprio a un delitto avvenuto nel Seicento e a un misterioso patto stretto all’epoca tra alcuni ricchi mercanti per assicurarsi il controllo della maggiore risorsa del paese: l’acqua. A distanza di quattrocento anni, la storia sembra ripetersi e l’Ordine dei 15 – la loggia massonica sorta da quell’oscuro patto – è ancora disposta a tutto pur di non perdere il potere.
Mi fermai con la moneta sulla fessura del telefono. La mano mi tremava. Fuori della cabina, Jassey, il mio ragazzo, mi incoraggiava ad andare avanti. Lo feci, composi il numero e aspettai. «Mamma» sussurrai quando sentii la sua voce. Da quando ero scappata di casa non le avevo più parlato. Ma le sue parole non furono quelle che avrei voluto sentire. «Ci hai disonorato. Per noi è come se fossi morta» disse. Scivolai lungo la parete della cabina e rimasi accovacciata sul pavimento. Non mi ero mai sentita così sola. Era davvero un crimine così grave voler vivere?
Non ero che una ragazzina e il mio delitto era aver rifiutato di sposare l’uomo che mio padre aveva scelto per me, e amare un ragazzo di una casta inferiore alla mia. Nonostante io sia cresciuta in Inghilterra, non potevo sfuggire alle mie origini indiane e musulmane. La mia era una famiglia tradizionalista: una donna deve accettare la propria condizione. Altrimenti è una donnaccia.
Ma io non potevo farlo, io volevo essere libera, libera di amare, e di andare al college. Non volevo fare la fine di mia sorella Robina. Lei le tradizioni le ha rispettate tutte, fino all’ultimo, quando non ha retto più. È vero che la libertà ha un prezzo, e io l’ho pagato fino in fondo. Da quella cabina sono uscita per seguire la scia dei miei sogni.
E' il pomeriggio del 31 dicembre, e mentre Muskrat City si prepara a festeggiare il nuovo anno, la Banda dei Puzzoni trama un attacco a sorpresa al Soprasuolo. Questa volta, però, il disegno architettato da Blacky Bon Bon è davvero... abominevole! Nella notte di Capodanno, infatti, un esercito di pelosi ratti delle nevi "ripulisce" le banche e le gioiellerie della metropoli, per poi prendere in ostaggio Torbiera Derattis, sindaco di Muskrat City. La situazione è critica, ma niente è impossibile per i Supererei! E a questo grido di battaglia, Supersquitt, Magnum e Yo-Yo, affiancati dall'affascinante Lady Blue, si lanciano intrepidi nella mischia, liberando la città e ricacciando la sgangherata Banda dei Puzzoni nelle profondità delle fogne. Una super-avventura, scandita da battute, inseguimenti e colpi di scena, con un lieto fine... entusiasmante! Età di lettura: da 6 anni.
Finalmente Gaston Champignon è tornato dall’Africa! Insieme a lui c’è anche il figlio adottivo Issa, un ragazzino nato in Namibia dalla pelle scura e lo sguardo timido. Issa ha la stessa età delle Cipolline ma a calcio è un vero disastro… Mister Champignon, però, papà orgoglioso, non se ne rende conto e lo fa giocare comunque, con il risultato che tutti lo prendono in giro. Per fortuna una vacanza in montagna, a cui partecipa anche il mitico Spillo, aiuterà la nuova Cipollina a integrarsi nel gruppo…
Karl scopre presto che suo fratello non è come gli altri bambini. All’età di due anni, invece di progredire, Noah inizia a perdere anche le poche abilità fino ad allora acquisite. Smette di gattonare. Dimentica le poche parole apprese. Si chiude in un mondo parallelo, unico abitante di un pianeta lontano, rifuggendo dal contatto con le altre persone. Quando giunge la diagnosi di autismo la famiglia è già tutta concentrata su questo figlio “diverso”. Una memoir commovente, onirica, lucidamente onesta, di grande empatia. La storia sorprendente e ricca di colpi di scena di due solitudini. E di una famiglia.
Lo chiamano “il nido degli angeli” perché è un istituto che accoglie bambini senza famiglia. Mario è uno di loro, ha dodici anni ed è solo al mondo. Quando vi arriva, ha già alle spalle una lunga esperienza di brefotrofi e collegi, ma spera di trovare finalmente calore umano e affetto. Tanto più che la direttrice, una ex suora che gode fama di donna caritatevole, afferma di voler essere per i suoi sfortunati ospiti «la mamma che non hanno mai avuto».
La realtà è ben diversa. Quello che Maria Diletta Pagliuca dirige con spietata crudeltà è un vero e proprio inferno in cui i bambini devono fare i conti con la fame, il freddo, i maltrattamenti, le più infami punizioni corporali. Eppure la luce della speranza non si spegne, alimentata da gesti semplici e quotidiani.
Mario riesce perfino a trovare un amico, Francesco. Insieme condividono piccole gioie e grandi sofferenze, ma una notte Francesco scompare e a Mario non resta che sperare che sia riuscito a realizzare il suo sogno di fuga.
Molti anni dopo, i lavori di demolizione di quel luogo di dolore riaprono la ferita che non si era mai rimarginata. E Mario deve affrontare di nuovo i fantasmi della sua infanzia rubata.
Con lo sguardo del cuore, detto anche interiore, si impara qualcosa di grande per la prima volta. Può trattarsi di una illuminazione improvvisa, oppure di un lungo percorso spirituale. Ma quando accade, ecco che la vita, da quel momento, cambia radicalmente, rivelando ricchezze inaspettate. Lo sguardo del cuore è la meta di tutte le tradizioni spirituali dell’Oriente e dell’Occidente e consiste in una introspezione che nasce nell’individuo ma è stimolata dagli eventi e dalle persone intorno a noi che ci portano a sospendere gli schemi, predisponendoci a una visione del mondo e della vita spontanea e immediata, aldilà di ogni razionalità, studio o preparazione. Si tratta solo di imparare a “sentire” questo nuovo sguardo, e a viverlo. Le storie qui raccolte al sufismo, al buddhismo, al taoismo, e ad altre correnti orientali. Il lettore è libero di leggerle nell’ordine che preferisce, seguendo le sue esigenze o inclinazioni. Sono cinquanta ma, in fondo, si tratta di una stessa storia raccontata in modi diversi. Lette in momenti diversi della vita, sembreranno indicare percorsi e soluzioni diverse, secondo le esigenze del momento. Il non detto è l’essenziale. Sono storie che trasformano: questo è il loro pregio. Si spera che il lettore coltivi lo sguardo del cuore nel sentiero o nel modo più congeniale. Scoprirà che lo ha assaporato altre volte.