Un mistero avvolge il Museo Egizio del Cairo: antichi papiri spariscono nel nulla, inquietanti presenze si aggirano per i corridoi… Aziz, un ragazzino di origini egiziane, e Patrick, il suo migliore amico, cominciano a indagare: tutti gli indizi portano verso una tomba introvabile, quella della leggendaria regina Nefertiti.
Ernest Pettigrew, ex maggiore dell’esercito britannico, è un uomo tutto d’un pezzo. Non perde tempo in frivolezze, né in inutili chiacchiere di paese. Ama la vita tranquilla, retta da valori solidi e intramontabili: decoro, senso del dovere e una tazza di tè fatto come Dio comanda. Ma la morte del fratello sembra aprire una breccia nel suo cuore, ed è allora che si abbandona all’amicizia per Jasmina Ali: la signora di origini pachistane che gestisce l’emporio del villaggio.
Mentre tutti intorno a lui si perdono in convenevoli o in accese discussioni sull’eredità, lei lo conquista con la sua generosità spontanea e la sua schiettezza. Ad accomunarli non è solo lo stato civile (sono entrambi vedovi), ma anche la passione per la lettura. E così, il tè della domenica pomeriggio nella biblioteca del maggiore Pettigrew diventa ben presto un appuntamento fisso, atteso con trepidazione per tutta la settimana. Letto da Mrs Ali, Kipling è tutta un’altra cosa.
Tuttavia, quando dalle amabili chiacchierate sui libri preferiti si accende qualcosa di più di una semplice amicizia, l’insolita coppia si ritrova al centro dei pettegolezzi e dei pregiudizi della piccola comunità di campagna. Perché, anche se Mrs Ali è nata a Cambridge e non si è mai spinta più in là dell’Isola di Wight, agli occhi di quel mondo chiuso resta sempre una straniera. Per non parlare del biasimo delle rispettive famiglie: il figlio del maggiore, preoccupato per la successione; il nipote fondamentalista di Mrs Ali, che vorrebbe relegare la zia alla cura della casa e dei parenti.
A quel punto, starà al maggiore Pettigrew scegliere se piegarsi sobriamente alle tradizioni o combattere un’ultima, decisiva battaglia. Ma stavolta in nome dell’amore.
Per vendicarsi di un vecchio rivale in amore Mister Smoking è pronto a tutto. Non si fermerà fino a quando non avrà raso al suolo Marcium. Ma se la città di sotto viene distrutta, rischia di crollare anche la città di sopra! Per vincere questo supercriminale c’è un’unica soluzione: Supersquitt e Blacky Bon Bon dovranno unire le forze!
Come si vive quando ogni giorno si deve trovare un modo per sbarcare il lunario? Come vive chi la grande crisi economica che ha colpito l’Europa e il mondo intero la porta impressa sulla pelle, nella carne? Per ascoltarne il cuore pulsante, Florence Aubenas decide di mischiarsi tra gli ultimi, come vengono spesso chiamate le vittime del mercato, che però sono tanti, così tanti che molti governi temono la rivolta sociale. Per sei mesi Florence diventa una di loro, a Caen, una cittadina di provincia. Si tinge di biondo e si finge disoccupata, senza esperienza né particolari qualifiche. La sua storia, come quella di ogni altro, finisce in una scatola rossa, un raccoglitore che d’ora in poi detterà il suo destino lavorativo. La signora Aubenas, 48 anni, ogni giorno si presenta all’ufficio di collocamento, un luogo dove il tempo è dilatato, scandito dalla noia, dall’attesa e dall’angoscia di restare a mani vuote. Aspetterà un mese prima di trovare un lavoro come donna delle pulizie sul traghetto di Ouistreham, che attraversa la Manica. «Se ti offrono un posto lì, rifiutalo. È il peggio del peggio, galera e lavori forzati insieme» le avevano detto. Lei invece accetta. È veramente dura, ma è anche occasione per incontrare altre anime che quel lavoro umile e snervante lo fanno per sopravvivere. Come Victoria, Fanfan e Mimi, un transessuale che lavora per pagarsi le operazioni. Tra di loro nasce un’amicizia solidale, fatta di confidenze e sostegno reciproco. Questi e altri protagonisti aprono ora davanti a noi le loro scatole rosse, da cui si riversano amarezza, senso di precarietà, coraggio, umorismo e poesia. Riuscendo così a dare volti, nomi e voci a una crisi che non è per niente astratta.
Molti lo conoscono come il più famoso esorcista al mondo, intervistato dalla stampa internazionale cattolica e laica, invitato in decine di trasmissioni televisive, protagonista di migliaia di pagine sul web. Pochi sanno, però, che prima di diventare sacerdote fece la guerra, fu partigiano e prese una laurea in giurisprudenza. Padre Amorth, sacerdote paolino, fine teologo mariano, è stato inoltre per molti anni direttore della prestigiosa rivista «Madre di Dio». Poi, l’incredibile svolta. Fu il cardinale Ugo Poletti che, a Roma, lo invitò ad affiancare un altro grande esorcista, padre Candido, affidandogli l’incarico ufficiale. Questo invito segnò l’inizio di quella che lui stesso ha definito una “professione”, che lo pone a tu per tu con il demonio ogni giorno.
Attraverso riti e preghiere di liberazione, padre Gabriele cerca di alleviare le pene delle molte persone che, continuamente, si rivolgono a lui dopo un calvario di inutili sedute mediche e psichiatriche. Rivivono in queste memorie una serie impressionante di storie che testimoniano della potenza del Male e del Maligno. E di quanto più potente ancora sia l’attività di quei ministri di Dio che, come padre Amorth, hanno fatto della propria vita una quotidiana lotta per la liberazione delle anime dalle possessioni demoniache.
Qualcosa di losco sta succedendo nel mondo della danza: qualcuno trama per truccare i concorsi internazionali di balletto! Madame Topinski, la direttrice del corso di discipline artistiche del College di Topford, vuole vederci chiaro e incarica le Tea Sisters di indagare. Grazie alle loro doti di ballerine, le cinque ragazze partecipano a un prestigiosissimo concorso di balletto classico che si svolge al Teatro alla Scala di Milano: mischiandosi agli altri concorrenti, potranno investigare indisturbate. Tra una prova e l’altra le ragazze riescono a smascherare il complotto, grazie anche all’aiuto di nuovi amici: la grande coreografa russa Natalya Rattlova, con i suoi nipoti Pyotr e Vasilij, e la dolcissima Carlotta, giovane aspirante ballerina che vedrà finalmente realizzarsi il suo grande sogno.
Mettereste della sabbia nel serbatoio della vostra automobile? Certamente no. Eppure molti di noi fanno qualcosa di simile, ogni giorno, con una macchina assai più preziosa e delicata: il nostro organismo. In una vita di 80 anni una persona ingerisce in media dalle 30 alle 60 tonnellate di cibo. E quindi poco prudente sottostimare l'effetto della nutrizione sulla nostra salute. Di fatto, però, è ciò che è accaduto negli ultimi cento anni, nel corso dei quali la massiccia industrializzazione della produzione alimentare ha reso la nostra dieta terribilmente povera di nutrienti lasciandola ricca di una sola cosa: le calorie. Le nuove frontiere della genomica ci insegnano però che il cibo non è un semplice carburante, ma ha un ruolo assai più importante: "dialoga" con il nostro organismo, mandando messaggi di salute o malattia. Sul piano scientifico, negli ultimi decenni sono emersi infatti con certezza non solo gli effetti dannosi dell'alimentazione moderna ma anche quelli preventivi e perfino terapeutici dei cibi naturali. È stato scoperto come le sostanze contenute nei cibi sono in grado di interagire con i nostri geni, fino a modulare le risposte cellulari. È questo il campo della nutrigenomica, una disciplina che sta rivoluzionando il modo di considerare il cibo e che ci offre le conoscenze per utilizzare i nutrienti al fine di "riparare" il nostro terreno biologico, impedendo che vi attecchiscano le malattie e favorendo il fiorire della salute.
Quando Rita Coruzzi incontra Giovanni Paolo II per la prima volta, la malattia sta già segnando in profondità il pontificato di Karol Wojtyla. Negli occhi del Santo Padre, carichi di sofferenza e di amore, Rita – costretta sulla sedia a rotelle dall’età di dieci anni in conseguenza di uno sfortunato intervento chirurgico – trova l’abbraccio di un compagno del dolore. Provocata dall’intensità di quello sguardo, la giovane stringe un rapporto di affetto con Giovanni Paolo II che la porta a sfogliare, a una a una, le diverse pagine di quel Vangelo della sofferenza che è stata la vita di Karol Wojtyla: dalla perdita precoce dei genitori alle difficoltà incontrate durante la Guerra, dalla persecuzione negli anni del seminario clandestino, alle battaglie in difesa della sua amata Polonia, dall’attentato in piazza San Pietro nel 1981 fino alla malattia che, negli ultimi anni del suo pontificato, ne ha fatto una icona mondiale del sacrificio e della preghiera sofferta. Un ritratto inedito e coinvolgente di Giovanni Paolo II. In attesa che la Chiesa lo proclami beato.
Forse è stato il caso, o forse l’amore, a condurre Giacomo Musso, maestro di trentacinque anni, al Braccio 6, nel reparto di massima sicurezza del carcere di Novara. Sulle labbra, la dichiarazione di innocenza; tra le mani, il giornale che ritrae in prima pagina il corpo inerte e dilaniato di sua moglie. Per sfuggire alla disperazione, Giacomo decide di raccontare la propria storia, l’inevitabile serie di eventi che lo ha portato in quella stanza, con una minuscola finestra come unico contatto con il mondo, come se fosse un pericolo per gli altri, lui che non ha mai fatto male a nessuno. Si erano conosciuti in un locale di Parigi, lei si chiamava Shirin ed era di origine iraniana. Il loro non era stato un amore focoso fin dal primo istante, ma era nato con la lentezza inesorabile delle cose fatte per durare. Si erano sposati alla fine di marzo e poi avevano preso la decisione che avrebbe cambiato le loro vite per sempre: si erano trasferiti a Molini, sulle montagne piemontesi, il paese dove lui era nato. Giacomo aveva deciso per nostalgia, Shirin perché aveva bisogno di radici: quelle che non aveva mai avuto, quelle che i suoi genitori avevano reciso fuggendo da un paese, l’Iran, profondamente cambiato nel giro di pochi anni. Tra le mura di quelle case, in quel luogo che sembrava essere rimasto indenne al trascorrere del tempo, Shirin credeva di aver trovato ciò che cercava. Ma si sbagliava. Anche lì non era che una straniera, guardata prima con curiosità invadente e poi con diffidenza. Così aveva cominciato a cercare dove non avrebbe dovuto: lei, laica e atea, aveva trovato una casa proprio nella religiosità ostentata dei suoi connazionali. Ora, di lei e del suo grande amore non è rimasto nulla, esistono solo i ricordi che Giacomo affida alle pagine del suo diario, sperando forse di poter scrivere un altro finale.
Ombroso è riuscito a sconfiggere il malvagio potere della Regina delle Streghe e riportare in vita l’antico ordine dei Cavalieri della Rosa, ma ora un nuovo pericolo minaccia il Regno della Fantasia. Questa volta il bersaglio è la misteriosa Isola Errante dei Sognatori, che vaga fin dai tempi più antichi negli sconfinati mari del regno: qui vi abita l’antico popolo dei Sognatori, un tempo capace di rendere reali i propri sogni, e che ora, dopo un’aspra battaglia con l’Oscuro Esercito, giace intrappolato in un sonno secolare. Ma qualcuno sta tramando per conquistare l’isola e risvegliare i suoi potenti abitanti. Tre giovani Cavalieri della Rosa, Zordan, Alena e Alcuin, partiranno in missione per scoprire che cosa sta succedendo.
“Desidero darvi dei messaggi come mai è avvenuto in nessun luogo nella storia dall’inizio del mondo”: quando la Madonna ha detto questo, il 4 aprile 1985, quella di Medjugorje era una storia cominciata da poco. Oggi, dopo trent’anni di apparizioni, la Regina della Pace pare aver mantenuto la parola, poiché ha consegnato al mondo, tramite i sei veggenti, centinaia di messaggi in migliaia di apparizioni. Sono messaggi che, come premurosi richiami materni, mettono in guardia l’uomo contemporaneo dal rischio che sta correndo: l’autodistruzione del mondo e la dannazione dell’umanità. Per far fronte a questo piano diabolico la Madonna ha indicato cinque rimedi: la preghiera del rosario, la confessione mensile, l’Eucaristia, il digiuno, la lettura della Bibbia. Tutto questo per favorire la conversione individuale e ottenere la pace del cuore. Non si tratta però solo di una riproposta del Vangelo. La situazione è ben più seria, come la Madonna ha detto chiaramente il 2 maggio 1982: “Sono venuta a chiamare il mondo alla conversione per l’ultima volta. In seguito non apparirò più sulla Terra: queste sono le mie ultime apparizioni”. Si tratta dunque di messaggi profetici, che svelano i segni degli ultimi tempi, come si ricava dal sintetico commento e dal riferimento ai fatti salienti della Chiesa e del mondo che accompagnano i principali testi. I messaggi consegnati ai fedeli dalla Regina della Pace in trent’anni di apparizioni sono qui raccolti secondo l’ordine cronologico, in modo da far emergere come la Madonna, pur indicando un futuro di pace per il mondo, abbia svelato progressivamente, con sempre maggior chiarezza e preoccupazione, il piano satanico che minaccia l’umanità. E che, come tale, interessa tutti. Non solo i credenti.
Parte dal racconto di una festa molto speciale, e da un'inchiesta che ha attirato l'attenzione dei media di tutto il mondo - da Newsweek al Washington Post, dalla Cbs al Guardian, dalla Bbc France2, da El Mundo alla Pravda, fino alla tv iraniana -, questo viaggio nel sesso dei preti. Un'impeccabile indagine da undercoverreporter che ha avuto enorme eco e ha provocato la reazione del Vaticano, che in una nota ufficiale del Vicariato di Roma ha invitato i preti coinvolti a "uscire allo scoperto". Proprio in quei giorni caldi, Carmelo Abbate continuava il suo lavoro da "infiltrato" sotto copertura, un lavoro che si è protratto per diversi mesi e dalla Città Eterna si è allargato ad altre città italiane, da Venezia a Palermo, e quindi oltre confine. Il risultato è un reportage ricco di rivelazioni, dialoghi serrati, incontri segreti, testimonianze, a volte dolenti a volte sconcertanti, per un percorso che prende il via dai dintorni del Vaticano e si dipana un po' ovunque, tra vizi privati e pubbliche virtù. Sacerdoti di ogni nazionalità che si dividono tra le stanze di via della Conciliazione e la movida della Roma by night. Esperienze di escort e chat. Seminaristi e suore che vivono di nascosto la propria sessualità, sia etero che omosessuale. Il problema dei figli dei sacerdoti e delle loro madri, che hanno inviato a papa Benedetto XVI un documento segreto per raccontare la loro difficile condizione. Sacerdoti che testimoniano il loro disagio...