Il volume presenta un viaggio nel mondo dei mezzi di comunicazione vecchi e nuovi, proposto a genitori, insegnanti, animatori per recuperare un rapporto più sereno e equilibrato con tutti i mezzi di comunicazione. Il volume prefazione di monsignor Claudio Giuliodori, Vescovo di Macerata, già direttore dell'Ufficio nazionale Comunicazioni sociali - è una risposta all'invito di Benedetto XVI a accentuare la riflessione su questo argomento in occasione della Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali, che ha per tema "Bambini e media, una sfida educativa". In circa 200 pagine il volume analizza il cambiamento delle abitudini nel consumo mediatico (negli ultimi cinque anni raddoppiati i cellulari mentre resta stazionaria la diffusione dei giornali); vengono indicati suggerimenti per migliorare il nostro rapporto con questi mezzi, per evitare che siano loro a gestire la nostra vita. Il libro propone un'alleanza educativa fra generazioni, ma soprattutto fra famiglia e scuola con l'obiettivo di creare un sistema di regole per una migliore convivenza con tv, computer, "rete" e per integrare questi mezzi con altri strumenti di crescita poco utilizzati, come il cinema e il teatro.
Una pedagogia che sollecita, attraverso le parole, a un cammino interiore per ritrovare ciò che è essenziale per la persona e re-imparare un linguaggio capace di comunicazione autentica; un itinerario sulle parole per scoprire il volto di Colui che è all'origine di ogni cosa e che tramite la nostra vita e la realtà ci indica il cammino da percorrere. Così può essere definito questo sussidio di F. Balbo e R. Bertoglio. Gli autori provano a scendere nel cuore delle parole più usate nel linguaggio quotidiano per cercarne l'origine, scoprirne il significato profondo, per poi risalire e raccontare a giovani e adulti il gusto del comunicare. Per trovare la radice delle parole si fanno aiutare dalla lingua greca e latina, due lingue antiche che costituiscono la base e il fondamento della nostra lingua italiana. Questo cammino in profondità nasce dall'esperienza personale degli autori di pellegrini, di educatori, di cercatori di Dio, di appassionati di relazione; si approfondisce nella riflessione, nel confronto reciproco, nel dialogo con gli alunni a scuola, nelle relazioni di amicizia; e si apre all'applicazione pratica e all'uso corretto della parola nella comunicazione quotidiana.