Il Trattato dell'amor di Dio costituisce forse il fiore all'occhiello delle opere di san Francesco di Sales e della sua stessa vita. In quest'opera il santo vescovo trasfonde l'essenza della vita spirituale, radicandola nella carità. Indica e illumina le vie migliori perché ciascuno possa realizzare un incontro personale con Dio. La palestra della contemplazione dei misteri ineffabili dell'amore di Dio è la strada maestra perché ciascuno riesca a gustare la pienezza di vita in Dio. Francesco traccia in queste pagine una rinnovata identità del cristiano: una persona unificata, in armonia con tutte le realtà terrene, che fonda le sue scelte prioritarie nella carità come etica di relazione e via maestra alla vera santità.
Con Bernardo di Chiaravalle la spiritualità monastica medioevale conosce il culmine. I suoi scritti rivelano il suo mondo interiore e il dovere di amare Dio rappresenta una sintesi della sua esperienza mistica. In esso Bernardo racconta della propria necessità di obbedire all'urgenza della comunione con Dio. Il volume, con un'ampia introduzione e note di A.M. Piazzoni, offre al lettore la gioiosa testimonianza di una persona che racconta se stessa e il proprio percorso alla felicità.
L'interrogativo sull'uomo e sulla sua natura è tra i più affascinanti ma anche tra quelli di più difficile soluzione che i Padri della Chiesa hanno affrontato. Questa antologia, curata da A.G. Hamman, segue le tappe salienti del viaggio intorno all'uomo, dalla Scrittura a Leone Magno, nel consolidarsi di una tradizione alla quale ha fatto riferimento anche il Concilio Vaticano II.
È un trattato sui tre stati della vita religiosa. Parte dalla tripartizione antropologica, ripresa dalla tradizione patristica e descrive i tre tipi di uomo: animale, razionale e spirituale, come tre condizioni dell'anima, quindi in base al principio che li muove.In questi livelli il protagonista è, nel primo il corpo, che deve essere padroneggiato, nel secondo l'animus, che deve essere educato, nel terzo è Dio che prende possesso dell'interiorità del credente. La crescita spirituale si sviluppa quindi su tre binari: l'asse volitivo-affettivo, l'idea di trasformazione e il processo di unificazione. Ne deriva una quotidianità "trasfigurata" nelle relazioni, nelle responsabilità, nel cammino di avvicinamento al fine che è "il fine-pienezza" della nostra esistenza.
Nella Spagna del Secolo d'Oro, tempo di grande ambiguità segnato dai furori religiosi di Filippo II e dell'Inquisizione, Giovanni della Croce percorre le strade della Spagna testimoniando l'amore di Dio. Questo volume di E. Reynaud, racconta il destino di un uomo che giovanissimo si dedica allo studio, cura i malati, segue gli Esercizi di Ignazio di Loyola e, fatto bersaglio della collera dei potenti, scrive nella sua prigione di Toledo i meravigliosi versi della Notte oscura e del Cantico Spirituale. Con Teresa d'Avila è protagonista della grande Riforma dell'Ordine Carmelitano (1515-1582).
Il volume, ordinato in quattro parti, ricostruisce la vita e l'esperienza interiore di Charles de Foucauld, attingendo al suo epistolario e ad alcuni suoi scritti e ripercorre le tappe più importanti della sua vita: la Trappa, Nazareth, Beni Abbès e Tamanrasset; luoghi geografici, ma anche luoghi spirituali che segnano l'evoluzione del suo itinerario. Il libro curato da E. Bolis, è arricchito da un'ampia introduzione che colloca la vita di de Foucauld nel suo contesto storico, analizza il suo percorso umano e spirituale e presenta i destinatari delle sue lettere.
La Spagna del 1500 è al culmine della sua potenza: le ricchezze delle Indie la invadono, la monarchia cattolica, severa e trionfante, impugna la croce come spada. È il secolo dei grandi spiriti religiosi: Ignazio di Loyola, Pietro d'Alcantara, Giovanni d'Avila, Giovanni della Croce, Francesco Borgia. In questo contesto di contrasti netti si staglia la figura di Teresa, la grande riformatrice del Carmelo, che vivrà sulla sua pelle tutte le contraddizioni della sua epoca e della sua terra. In questa biografia appassionata e appassionante. E. Raynaud, mette in evidenza la forza, il coraggio e la tenacia di questa donna che, per realizzare ciò a cui si sente chiamata, affronta queste contraddizioni e le ricompone nella sua vita e nella sua opera di riforma.