Martedì 19 aprile 2005, ore 17.44, piazza San Pietro, la fumata è bianca. Da qui comincia il percorso di Joseph Ratzinger come Vicario di Cristo in terra che si concluderà il 28 febbraio 2013 alle ore 20, quando Benedetto XVI si "nasconderà al mondo". Da qui inizia anche il nostro viaggio alla scoperta di un Papa che si è presentato al mondo come "semplice e umile lavoratore nella vigna del Signore". Queste parole sono figlie dell'emozione del momento, rappresentano una formula retorica o rivelano qualcosa di profondo dell'uomo chiamato a succedere a Pietro? Scegliendo quest'ultima ipotesi Andrea Monda si addentra in una "selva luminosa" fatta di discrezione, rinuncia, disponibilità, dedizione, leggerezza, autoironia, umorismo, gioia... tutti tasselli preziosi per ricostruire il profilo del Papa attraverso l'analisi di uno stile in cui forse risiede una delle sue lezioni più importanti, quello stile che contiene e giustifica anche il gesto clamoroso con cui il suo pontificato giunge a compimento. In particolare, al centro della scena ci sono l'umiltà - la più misteriosa delle virtù - e il suo frutto più gustoso, l'umorismo, due parole che trovano in humus, terra, una comune radice etimologica. Chi è "terra terra", chi non insuperbisce, è anche capace di avvertire che esiste un mondo più grande del proprio io e, oltre questo mondo, Qualcuno di ancora più grande. Umiltà e umorismo sono "il segreto della vita", soprattutto per un cattolico...
La teologia di Joseph Ratzinger e il magistero di Benedetto XVI sono spesso evocati (magari allo scopo di criticarli), ma sono raramente oggetto di una conoscenza non superficiale. Con "Il mistero del granello di senape" Kurt Koch, uno degli interpreti più sensibili del pensiero del Papa, offre una disamina a tutto tondo di un lavoro di ricerca e di riflessione che dura ininterrotto da oltre cinquant'anni. Nella prima parte del volume il cardinale Koch si sofferma sulle radici teologiche della dottrina di Ratzinger e analizza - anche attraverso ampie e puntuali citazioni dalle sue opere, dalle sue omelie e dai suoi discorsi - questioni quali il rapporto fra fede e libertà, la liturgia, la figura storica di Gesù, il rapporto fra la Chiesa domestica e la Chiesa universale, il ruolo della tradizione a partire dalla controversa remissione della scomunica ai vescovi della Fraternità sacerdotale San Pio X. Nella seconda parte, intitolata "Piccoli contributi al pensiero teologico di Joseph Ratzinger", l'autore ha invece raccolto alcune omelie sempre dedicate al pensiero del Papa e le sue introduzioni alla lettura delle tre Encicliche finora pubblicate. Con questo libro le Edizioni Lindau, d'intesa con l'Istituto Papa Benedetto XVI di Ratisbona, inaugurano una serie di volumi dedicati alla teologia di Joseph Ratzinger.
Martedì 19 aprile 2005, ore 17.44, piazza San Pietro, ombelico del mondo: la fumata è bianca. Da qui comincia il percorso di Joseph Ratzinger come Vicario di Cristo in terra. Da qui inizia anche il nostro viaggio alla scoperta di Benedetto XVI, "semplice e umile lavoratore nella vigna del Signore", come lui stesso si definì quel giorno. Ma queste prime parole - che sono rimaste impresse nella memoria di tutti - sono figlie dell'emozione del momento, rappresentano una formula retorica o rivelano qualcosa di profondo dell'uomo chiamato a succedere a Pietro? Scegliendo quest'ultima ipotesi Andrea Monda si addentra in una "selva luminosa" fatta di discrezione, rinuncia, disponibilità, dedizione, leggerezza, sacrificio, autoironia, umorismo, gioia... tutti tasselli preziosi per ricostruire il profilo del pontefice-professore attraverso l'analisi di uno stile in cui forse risiede una delle sue lezioni più importanti. In particolare al centro della scena ci sono, per una volta, l'umiltà - la più misteriosa delle virtù - e il suo frutto più gustoso, l'umorismo, due parole che trovano in humus, terra, una comune radice etimologica. Chi è "terra terra", chi non insuperbisce, è a un tempo umile e dotato di umorismo, perché avverte che esiste un mondo più grande del proprio io e, oltre questo mondo, Qualcuno di ancora più grande. Umiltà e umorismo sono "il segreto della vita", soprattutto per un cattolico, e sono due tratti che caratterizzano al massimo grado l'uomo Joseph Ratzinger
Esiste un uomo che non si sia mai interrogato su Dio? L'uomo in cerca della propria identità può domandarsi "chi sono io?" senza chiedersi "chi sono io, mio Dio?". "Il XX secolo è stato il secolo degli ateismi", ha scritto il teologo tedesco Karl Rahner, ma l'ateismo è un approdo o un passaggio? Esiste davvero, o non si tratta piuttosto di varie forme di idolatria? Nonostante i massicci tentativi di cancellarla (le ideologie totalitarie di ieri e di oggi), e le illusorie profezie sulla "fine della religione", la domanda di Dio è viva, e potrà essere eliminata unicamente sopprimendo insieme l'umano. Il saggio introduttivo di Umberto Casale e la ricca antologia di testi di Joseph Ratzinger-Benedetto XVI analizzano la prima e più fondamentale questione teologica a partire dal contesto culturale secolarizzato in cui viviamo. Tre sono le tappe di questo percorso: l'esodo dell'uomo verso Dio (l'analisi filosofica della questione e la ricerca nelle religioni), l'avvento di Dio verso l'uomo (la rivelazione biblica incentrata su Gesù Cristo) e l'approdo alla verità rivelata: "Dio è Amore" (la teologia trinitaria).
Il dibattito su fede e scienza attraversa tutta la storia del cristianesimo, a conferma dello stretto legame che unisce queste due forme di sapere. In epoca moderna, con la riduzione della ratio a ragione strumentale, l'una è stata spesso contrapposta all'altra. Oggi, il magistero della Chiesa e la teologia da un lato, molti scienziati "illuminati" dall'altro (ma non lo scientismo, non gli idolatri che fanno della scienza una "religione"), sono alla ricerca di un rapporto fondato sull'articolazione tra fede e scienza, mediante un dialogo che cerca un'integrazione tra le due. Autonomia, distinzione (non separazione) e complementarietà (non invasioni di campo) sono i connotati di un rapporto corretto fra i saperi. Papi e teologi del '900 hanno contribuito a questo cammino, soprattutto attraverso il Concilio Vaticano II e gli interventi di Giovanni Paolo II. Importante è stato l'apporto di Joseph Ratzinger, prima e dopo la sua ascesa al soglio pontificio. L'opera che qui presentiamo, dopo un'introduzione del curatore Umberto Casale, si articola in due parti: la prima contiene una selezione di passi ripresi da opere del teologo bavarese, scritte durante la docenza nelle facoltà di teologia delle università tedesche. La seconda raccoglie alcuni discorsi pronunciati da Benedetto XVI e rivolti a diverse istituzioni ecclesiali, in particolare la Pontificia Accademia delle Scienze e il Pontificio Consiglio della Cultura.
Da quando è scoppiato il cosiddetto «scandalo pedofilia», quasi non passa giorno senza che la Chiesa cattolica e il Papa siano sottoposti a critiche feroci e attacchi impietosi, molto spesso attraverso ricostruzioni dei fatti lacunose e tendenziose. La stampa internazionale ha dato straordinario risalto alla vicenda e ha messo sotto accusa l’intera Chiesa cattolica, la sua organizzazione, i suoi vertici, le sue regole.
L’attacco, inedito per ostinazione e capillarità, ha un obiettivo preciso: Benedetto XVI, fatto oggetto di una campagna denigratoria per molti versi a senso unico. Il suo insegnamento sulla ragione umana, la sua critica di un’economia priva di etica, il suo coraggio nel denunciare i mali della Chiesa stessa (con la recente affermazione secondo cui la persecuzione viene anche dall’interno), la sua avversione per il «politicamente corretto» ne fanno automaticamente un nemico agli occhi di molti, e non solo al di fuori della cattolicità e del mondo ecclesiale.
La ricostruzione di Aldo Maria Valli non si ferma però agli ultimi mesi – con aspetti di estrema attualità, vedi il recentissimo viaggio del Papa in UK –, va più a fondo e disegna una mappa dettagliata delle forze antagoniste a Roma – esterne alla Chiesa, ma anche interne –, delle loro azioni e della loro strategia su temi quali l’aids, l’islam, l’unità dei cristiani, l’aborto, il ruolo della Chiesa nella società.
Valli parte da una domanda diretta: dietro il grande clamore dello scandalo della pedofilia, c’è forse una manovra contro il Papa? È un fatto che il sistema globale della comunicazione non ama Joseph Ratzinger, il suo rigore, la sua determinazione, la sua dolce inflessibilità. Già in passato lo ha preso di mira, accusandolo di fomentare l’islam, di incoraggiare i negazionisti dell’Olocausto, di contribuire alla diffusione dell’Aids in Africa ecc. Ma quali sono le ragioni di questa ostilità? Dove affondano le sue radici? Quali interessi sono in gioco? E, soprattutto, chi vuole colpire il Papa?
Senza nascondere la gravità dei crimini e dei peccati commessi da alcuni figli della Chiesa, occorre ristabilire la verità.
Questa antologia riunisce alcuni dei più importanti testi scritti da Joseph Ratzinger nel corso degli anni, prima come cardinale e poi da pontefice. Testi nei quali - sposando da par suo profondità, sensibilità e rigore - esprime il proprio pensiero sulle questioni dottrinarie e teologiche più rilevanti, così come sui temi più controversi del nostro tempo.
L’opera, curata da Umberto Casale, è articolata in due parti. La prima ospita cinque sezioni dedicate ai principali soggetti della vasta produzione ratzingeriana: la teologia fondamentale, la teologia dogmatica (cristologia e pneumatologia, ecclesiologia, escatologia), la liturgia, la teologia morale, l’ecumenismo e il dialogo interreligioso. La seconda parte presenta invece una scelta dei testi composti dopo l’elezione al soglio pontificio e nel corso del suo magistero papale.
Come scrive Umberto Casale nell’introduzione, «Ratzinger ha proposto un illuminismo sinonimo di intelligenza e di ricerca della verità, espressione dell’uomo che, grazie alla conoscenza della verità di cui è capace, acquisisce sia la propria dignità “trascendente”, sia il proprio potere critico e demistificatore, entrambi sinonimi di libertà»
«Il cristianesimo deve mostrarsi come proposta di vita buona e autentica, come la migliore opportunità che è offerta all'uomo di trovare speranza, felicità e gioia. Perciò la teologia di Joseph Ratzinger-Benedetto XVI si occupa in modo approfondito delle grandi problematiche etiche e storiche del nostro tempo. Le sue analisi del relativismo e della sua "dittatura", che minaccia di essiccare la linfa vitale della civiltà europea, e d'altra parte l'impegno a proporre in termini idonei al contesto attuale la grande eredità morale e culturale che ci viene dalla nostra storia, rappresentano un contributo straordinariamente rilevante offerto non solo ai credenti ma a chiunque voglia affrontare responsabilmente le sfide che stanno davanti a noi.»
Dalla prefazione del Card. Camillo Ruini
Umberto Casale è docente di teologia fondamentale presso l'Istituto Superiore di Scienze Religiose della Facoltà di Teologia di Torino. Oltre a interventi in opere collettive e in riviste («Archivio Teologico Torinese», «Theotokos») ha pubblicato: La grazia dell'inizio; L'altro Consolatore; Il mistero della Chiesa. Saggio di ecclesiologia; Il Dio comunicatore e l'avventura della fede. Saggio di teologia fondamentale; Dio è uno ma non è solo. La prima questione teologica; Il Concilio Vaticano II. Evento e profezia; Qual è il tuo Nome? Il mistero trinitario di Dio.
Il volume raccoglie una ventina di omelie tenute dal cardinale Joseph Ratzinger nel corso degli anni che hanno preceduto la sua elezione al Soglio Pontificio, avvenuta nel 2006. Dedicate a figure centrali del messaggio evangelico, come Maria, il Battista e Giuseppe, o della storia della Chiesa, come Pietro, Andrea e Agostino, ma anche a personaggi meno conosciuti, come Rosa da Lima e Francesco di Sales, queste omelie compongono una suggestiva e preziosa galleria delle virtù cristiane.
«Proprio questo è divenuto il programma della modernità: non voler più essere a immagine di Dio, ma di noi stessi; conferire a noi stessi il potere sul mondo, non rispettare più il potere di Dio e non aspettarsi nulla da Lui. Ma ora che siamo riusciti a strappare il fuoco al cielo e alla profondità della terra, alla materia degli atomi, ora si apre il problema se la terra non s’incendi, se l’elemento della civiltà e della creatività non si trasformi nelle nostre mani in distruzione e annientamento. La Pentecoste ci dice che lo Spirito Santo è il fuoco e che Cristo è il vero Prometeo che ha preso il fuoco dal cielo.» Joseph Ratzinger