L'impianto didattico di questa 'Storia' consenti di: conciliare l'esposizione piana dei concetti con il rigore del linguaggio filosofico; favorire la percezione delle strutture concettuali, con il duplice scopo di illustrare adeguatamente sia l'impianto filosofico dei singoli autori sia lo sviluppo storico dei diversi problemi; presentare la storia del pensiero moderno in una chiave di categorie filosofiche, oltre che storico-evolutiva; delineare i contesti storici in cui nascono le diverse espressioni del pensiero moderno; rimarcare la diversità dei generi letterari utilizzati dagli autori, mostrandone la connessione con il loro modo di filosofare.
Il volontariato, il no profit, le cooperative sociali, i movimenti, le associazioni sportive e culturali, i comitati di quartiere, le organizzazioni dei lavoratori e dei consumatori, il commercio equo e solidale, le Ong e molto altro. Il libro offre un'interpretazione originale di che cos'è e come si compone la società civile. L'autorganizzazione del sociale viene intesa come una membrana che, posta tra il singolo individuo e le grandi istituzioni della vita sociale, permette non solo di esprimere la diffusa domanda di senso e di partecipazione del cittadino, ma anche di innovare e umanizzare i contesti nei quali sono organizzate le società avanzate.
L'ascesa economica della Cina ha sottoposto il sistema commerciale internazionale ad una tensione molto elevata. Tutti i paesi stanno assistendo all'invasione di prodotti fabbricati in Cina che fanno concorrenza ai prodotti e alle attività produttive nazionali. La concorrenza montante dai paesi a basso costo è un fenomeno ben conosciuto, la novità è l'entità del fenomeno. Un'onda la cui altezza, la cui portata e la cui durata sono state sottovalutate, soprattutto dalle imprese italiane, che avvertono ormai da lungo tempo la necessità di una internazionalizzazione più profonda. Il libro raccoglie le analisi originali di alcuni studiosi italiani sulle opportunità e sulle minacce rappresentate dal mercato e dalla concorrenza cinesi.
La modernizzazione è la più prolifica e meno controllata linea di produzione' di rifiuti e di esseri umani di scarto. La sua diffusione globale ha sprigionato e messo in moto quantità enormi e sempre crescenti di persone private dei loro modi e mezzi di sopravvivenza. I reietti, i rifugiati, gli sfollati, i richiedenti asilo sono i rifiuti della globalizzazione. Ma non sono i soli rifiuti: vi sono anche le scorie che hanno accompagnato fin dall'inizio la produzione. Zygmunt Bauman è uno dei più noti e influenti pensatori al mondo. Professore emerito di Sociologia nelle Università di Leeds e Varsavia.
Dagli autori di teatro canonici a quelli meno convenzionali: da Viviani, Pirandello, De Filippo, a Testori, Fo, Pasolini, Ginzburg, Bene, i procedimenti di scrittura di otto maestri drammaturghi che hanno proposto un pensiero e una pratica del teatro peculiari e un modello esemplare di drammaturgia. Giorgio Taffon insegna Letteratura teatrale italiana nel Collegio didattico Dams dell'Università di Roma Tre.
Questo libro parla dei corpi - quello delle tecnologie biomediche e quello della Rete, il corpo dell'anoressia e quello del femminismo, il corpo dell'arte e il corpo del diritto e dell'etica - come realtà oggettive prodotte e costruite socialmente. Il significato del corpo è, cioè, collegato alla società storica di riferimento e alle sue rappresentazioni sociali e culturali, in questa prospettiva i comportamenti, la morfologia e persino la fisiologia del corpo sono i risultati di processi organizzati del contesto sociale, veri e propri processi politici operanti a tutti i livelli della vita quotidiana.
Nazionalista e rivoluzionario, antiliberale e antimarxista, imperialista e razzista: il fascismo è stato il primo esperimento totalitario attuato nell'Europa occidentale da un partito milizia, proteso ad annientare i diritti dell'uomo e del cittadino, per creare una "nuova civiltà", fondata sulla militarizzazione della politica, sulla sacralizzazione dello Stato e sul primato assoluto della nazione come comunità etnicamente omogenea. Questa è, in sintesi, l'interpretazione del fenomeno fascista esposta in questo saggio da Emilio Gentile.
Hera è gelosa, Afrodite si innamora, Ares è ferito, Atena ordisce vendette: gli dei greci hanno una vita quotidiana, le loro giornate sono assolate, le loro notti scure come le nostre. Hanno una residenza (l'Olimpo), hanno un corpo, si lavano e si profumano, dormono e si svegliano, viaggiano, si riuniscono a banchetto, si nutrono di ambrosia. Ma, soprattutto, sono vittime come noi delle passioni: desiderano e si innamorano, si arrabbiano e si impietosiscono, pilotano a loro arbitrio le vicende terrene. Nonostante la severa signoria di Zeus, la loro società gerarchizzata è spesso sconvolta da dissapori e rivalità. Gli autori raccontano la vita di questi dei-uomini.
Osservata attraverso dieci figure esemplari - il povero, il contadino, il soldato, l'insegnante, la donna, l'uomo d'affari, il vescovo, il funzionario, l'imperatore, l'uomo santo - la civiltà bizantina si delinea come un universo di tradizione e di individualismo. Esasperata nel conformismo degli atteggiamenti mentali e delle azioni, nell'assolutismo del potere imperiale, la tradizione si configura infatti come l'unico rifugio di un mondo che avverte dolorosamente la precarietà. A Bisanzio - diversamente che in Occidente - la crisi del mondo antico lascia l'individuo solo di fronte a Dio, all'imperatore, al potere. Solo il santo, che ha instaurato un rapporto privilegiato con Dio, conquista la certezza della salvezza eterna.
Non esiste 'l'uomo di natura'. Esiste solo l'uomo quale si forma attraverso la mediazione delle istituzioni con cui entra quotidianamente, inevitabilmente in contatto. Un maestro della scienza giuridica analizza la rete di rapporti istituzionali, spontanei e artificiali, materiali e normativi, entro la quale siamo collocati e che strutturala nostra vita sociale.
Questo breve libro si presenta come una costellazione unitaria di alcuni temi di fondo. Innanzi tutto vi si affronta l'enigma della percezione: le immagini che essa produce sono internamente mobili e sono capaci di interpretare gli oggetti. Pur non essendo ancora linguaggio, esse sono focalizzate su oggetti determinati, ricomprendendone l'intero contesto fino ai limiti dell'indeterminato. Ci si occupa poi del linguaggio in quanto la percezione è ad esso correlata e gli offre i precedenti indispensabili per una significazione. Infine si distingue l'immagine dalla figura, spesso confusa con quella.