La semiotica studia tutti i fenomeni comunicativi, compresi quelli meno evidenti. I suoi metodi e concetti sono spesso applicati dandone per scontata la base teorica. Il laboratorio al contrario consente e stimola la verifica critica dei metodi acquisiti, nonché la messa a punto di nuovi strumenti. Questo volume, firmato da Ugo Volli, ordinario di Semiotica del testo all'Università di Torino, applica il laboratorio della semiotica e le sue tecniche allo studio della pubblicità e a quello dello spazio urbano e della sua organizzazione.
Che cosa esiste? A questa domanda, uno dei più antichi e irrisolti problemi filosofici, risponde quel ramo della filosofia nota come ontologia. In questo libro Achille Varzi, docente al Dipartimento di Filosofia della Columbia University di New York, illustra la discussione filosofica attualmente dedicata all'ontologia.
Cosa avviene nei laboratori e quali problemi morali sollevano le nuove frontiere della ricerca biomedica? Con un linguaggio chiaro e giuste informazioni di base, una guida che ci avvicina ai temi della bioetica ogni giorno più presenti nella nostra vita. Demetrio Neri insegna Bioetica all'Università di Messina. È membro del Comitato nazionale per la Bioetica e dirige, insieme a M. Mori, la rivista "Bioetica".
L'impatto tra l'arte e le nuove tecnologie elettroniche (dalla computer graphics alla realtà virtuale) è attualmente oggetto di un dibattito esteso a una quantità di saperi e discipline. Ma come è cambiata la natura stessa dell'arte? Come è cambiata la nostra percezione della sua tradizionale funzione di "produzione del nuovo"? La pratica artistica può ancora considerarsi come in passato l'esempio più eminente della creatività umana? Massimo Carboni e Pietro Montani hanno raccolto le pagine di venti maestri sul tema del rapporto tra arte e tecnica. Tra questi: Valéry, Brecht, McLuhan, Heidegger, Adorno, Baudrillard, Maldonado, Lévy.
La fraternità è stata la grande promessa mancata della Rivoluzione illuminista. Affacciatasi allora, è rimasta, non a caso, la parente povera di quel progetto. Oggi ritorna con tutti i suoi paradossi, ma con la stessa forza, dinanzi alla 'vecchia storia' della guerra e di un nuovo, contrastante, bisogno di cosmopolitismo. Impone così la riflessione su un diritto fraterno, capace di superare gli egoismi che si nascondono tra le pieghe dei globalismi arroganti.
Selvatico. Avido. Fragile. Ossessionato dall'arte, nella quale convogliava tutta la sua straripante energia, Michelangelo fu segnato dal fuoco della genialità e attraversò la magnifica stagione del Rinascimento italiano. Con raro talento letterario, Forcellino fa rivivere l'uomo e i suoi anni. Antonio Forcellino è tra i maggiori studiosi europei di arte rinascimentale. Ha realizzato restauri di opere di valore assoluto, come il Mosè di Michelangelo e l'Arco di Traiano.
"Ogni musulmano deve dare prova di essere "buono". Tutti i musulmani sembrano ormai soggetti all'obbligo di provare le loro credenziali, arruolandosi nella guerra contro i musulmani "cattivi", i terroristi. Ma non esistono "buoni" musulmani separati dai "cattivi", cosa che renderebbe possibile accogliere i primi ed escludere i secondi, proprio come non esistono "buoni" cristiani o ebrei, separati da quelli "cattivi". Supporre che esistano tali categorie maschera un rifiuto di confrontarci con un'analisi politica dei nostri tempi." "Questa inchiesta, provocatoria e allarmante, solleva serie e difficili domande. È un prezioso contributo alla comprensione di uno dei più importanti sviluppi dell'era contemporanea." (Noam Chomsky)
L'intervento militare americano in Iraq ha messo a nudo l'impotenza dell'Onu. Conoscerne le ragioni vuol dire comprendere i conflitti che dividono il nostro mondo. Lo fa in questo libro, documentato e scevro da pregiudizi, ricco di testimonianze inedite, uno dei più lucidi corrispondenti italiani da New York. Paolo Mastrolilli ha conseguito un Master in Giornalismo alla Columbia University di New York grazie a una borsa di studio della Commissione Fulbright e una del Rotary International.
Tradotte, introdotte e commentate da Tullio De Mauro, queste pagine fortunosamente ritrovate costituiscono l'abbozzo del libro unitario che Saussure aveva in animo di scrivere e non aveva mai portato a termine. Appunti brevi e promemoria, premessa ideale e necessario completamento al "Corso di linguistica generale", il più importante e più citato testo d'insieme della linguistica mondiale del Novecento. Una novità rispetto alle lezioni che sono alla base del Corso è la chiarezza con cui Saussure individua punti critici delle sue stesse concezioni e sviluppa un'analisi penetrante del primato che l'uso effettivo e mutevole delle comunità di parlanti ha nell'organizzarsi dei significati e delle lingue.