Stiamo entrando nella Terza Repubblica. Un regime che facciamo fatica a decifrare, un mix di vecchio e nuovo. Assaggi di presidenzialismo e rigurgiti di partitocrazia. Poteri esecutivi più forti, elezione diretta dei capi: premier, sindaci, governatori. Che devono però vedersela col ritorno della nomenklatura, di segreterie e apparati. Da uno dei più originali scienziati politici, un'analisi lucida e graffiante dell'Italia emersa dalla bufera di Tangentopoli e dal fallimento della Seconda Repubblica. Mauro Calice insegna Scienza politica all'Università di Napoli Federico II. Editorialista del "Mattino", è stato consigliere politico di Antonio Bassolino e tra gli ideatori della strategia elettorale dell'Ulivo.
Sanzioni, obblighi, espulsioni, privazioni, fino all'internamento e alla deportazione: l'Italia non fu seconda a nessuno per la meticolosità e la severità delle misure imposte agli ebrei. Enzo Collotti, già professore ordinario di Storia contemporanea presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Firenze, è membro del direttivo dell'Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia.
Perché proprio Hitler? In che modo è stato possibile che un individuo così mediocre, un signor nessuno, sia arrivato ad esercitare un influsso tanto drammatico sui destini di uomini e nazioni, a scatenare un secondo conflitto mondiale e istigare il più terribile genocidio di tutti i tempi? In questo libro Ian Kershaw si interroga sulla natura e sui meccanismi del potere dittatoriale di Hitler e analizza la straordinaria forza carismatica che dapprima fece di lui il tamburino delle masse nazionaliste, l'uomo capace di offrire a più di tredici milioni di tedeschi la speranza della salvezza nazionale, e infine Io trasformò nel Führer.
"Una delle pagine più cupe dell'ultima stagione del nazifascismo: la deportazione degli ebrei d'Italia nei campi di concentramento. Titti Marrone gestisce tutto questo magma storico tenendo forte la rotta della schietta testimonianza. Abbassa questa barbarie all'altezza dei bambini. Visto da loro il male mostra il lato più spaventoso." (Marco Maugeri, l'Unità). È un treno a rapire i tre bambini di questa storia ed è un treno a restituirne due nel dicembre 1946. Nel mezzo di questo essere portati via e essere restituiti, c'è l'indicibile del campo di sterminio. Questo libro racconta di tre bambini deportati ad Auschwitz con le loro madri. Titti Marrone è responsabile delle pagine culturali del "Mattino" di Napoli.
Un mestiere difficile, i molti incontri, gli ambienti più disparati. Gino Paoli ripercorre partenze e ritorni, digressioni e interludi, musica e testo della sua vita, in un viaggio che ha il sapore di un'epoca.
"Deaglio ci proietta in un futuro inquieto e ostile. Rimedi? Il libro configura tre esiti possibili per evitare la 'fine della storia'. Da leggere come un thrilling." (L'Espresso) "Deaglio ha il merito di esporre in modo equilibrato e documentato i benefici e i costi sociali della globalizzazione." (Corriere della Sera). Mario Deaglio è professore ordinario di Economia internazionale all'Università di Torino.
Come e quando avvenne che il linguaggio da orale divenne scritto, e quali mutamenti comportò? Un' autorità indiscussa nel campo degli studi classici indaga le dinamiche che portarono alla complessa transizione dalla civiltà dell'oralità a quella della scrittura e le sue conseguenze antropologiche, sociologiche, storiche e culturali. Eric A. Havelock è stato professore emerito dell'Università di Harvard.
Partito per l'india del sud senza ragioni o necessita evidenti, a pochi giorni da una immane catastrofe naturale, un uomo capitò per caso in un posto chiamato Mullur. Mentre i giorni passavano, quella che doveva essere la prima tappa del suo viaggio iniziò a trattenerlo, come se fosse dotata di una volontà propria, e di un progetto nei suoi confronti. Ma un viaggio che si ferma alla prima tappa è ancora un viaggio? E se non lo è, c'era forse un altro nome più adatto?
Un innovativo strumento realizzato per rispondere alla crescente richiesta di conoscere la storia delle nostre regioni. Lo spazio produttivo, politico e culturale pugliese tende a riproporre, nel suo ciclico costruirsi e disfarsi, alcune caratteristiche visibili ancora oggi nonostante gli sconvolgimenti della seconda metà del secolo scorso. Il territorio si presenta disarticolato in segmenti di dimensioni consistenti, dotati di un livello alto di omogeneità interna e altrettanto fortemente differenziati fra loro: spazi contigui che creano in osservatori e viaggiatori la sensazione di attraversare, passando dall'uno all'altro, un confine lineare che separa mondi diversi.
Da circa un secolo lo Stato, straordinaria creatura della filosofia e della scienza moderne, è entrato in un processo irreversibile di crisi e declino. Tornare oggi alla lezione seicentesca di Hobbes, alla più risoluta rivendicazione del convergere di ragione e politica e della forza costruttiva di quest'ultima, può risultare un utile e affascinante viaggio alle sorgenti di un'idea della modernità che continua a mostrarsi vitale nel nostro presente. Francesca Izzo insegna Storia delle dottrine politiche all'Università Orientale di Napoli.
Censura, roghi, libri immaginari, bibliomania e criminalità: il potere del libro e la lotta tra libro e potere in un testo appassionato e sorprendente. Dalla lettura come passione morbosa alla biblioteca come specchio di chi la possiede o la inventa, dal 'furor d'aver libri' alla 'dotta ignoranza' del bibliotecario di professione.
Con l'intelligente e tutto britannico empirismo che gli è proprio, Trevor-Roper evita di addentrarsi nel fitto ginepraio dei massimi problemi e delle categorie astratte, per calarsi invece nella realtà e spaziare a piacer suo dalla Venezia della prima metà del '400 all'Inghilterra di Elisabetta e dei primi Stuart; dall'età di Massimiliano I d'Asburgo e di Tommaso Moro alla grande catastrofe della guerra dei Trent'anni. L'autore riesce così offrire un immagine non univoca, ricca e sfaccettata del Rinascimento. (Massimo Firpo)