"Molta gente vive come se le religioni non fossero realtà importanti o lo fossero solo per gli altri; insomma, in pratica dicono: 'fatti loro'. Alcune di queste persone pero, quando si trovano in situazioni difficili o in occasioni particolari, riscoprono qualche pratica di fede. Non ho acquistato certezze assolute, ma sono sempre più convinto che vale la pena impegnarsi a conoscere le religioni. si può mettere in forse l'esistenza di Dio, ma e impossibile dubitare che la maggior parte dell'umanità vi creda." Questo e il viaggio avvincente di un giovane ostinato nel mare delle religioni e nelle loro risposte ai dilemmi sull'origine del mondo, sul bene e sul male, sulla morte e sull'aldilà.
La tensione a produrre "nuovo" che ha caratterizzato le arti di tanta parte del Novecento ha investito anche l'ambito del teatro. Così al teatro d'autore è seguito quello di regia e poi quello d'attore, al teatro di interpretazione il teatro di immagine, il teatro rituale e cerimoniale, sino al parateatro che annulla la distanza fra attori e spettatori e alla performance che tende a escludere il personaggio drammatico. Lungo un appassionante percorso per generi, Cesare Molinari esplora l'intreccio di stimoli e sperimentazioni che contrassegnano l'arte teatrale dal secondo dopoguerra a oggi.
San Nicola è molto probabilmente il santo più venerato e popolare della storia del cristianesimo medievale e moderno. Eppure una sua biografia è impresa impossibile. Molto più fondato scientificamente, e soprattutto molto più affascinante, è ricostruire la biografia della sua leggenda e l'evoluzione della sua figura mitica, dall'Alto Medioevo fino ai giorni nostri.
"Se qualcuno ha inventato la Roma che oggi ci affascina, questi SOflo Bernini e Borromini. E stata la loro passione, il loro modo di vedere a consegnarci la Roma esuberante di chiese di travertino e le ampie piazze di granito. La Roma dalle cupole imponenti che si protendono verso Dio e gli alti palazzi che esaltano la forza dell'uomo. La storia di questi due uomini - le loro eccezionali carriere e la grande rivalità che si sviluppò tra loro - e una storia di ambizione e di desiderio. di antagonismo e di speranza. È il racconto contraddittorio di come un artista fioriva abbracciando il mondo, mentre l'altro appassiva allontanandosene. È la storia del loro antagonismo e della superba architettura che ne nacque e che, quasi quattro secoli dopo essere stata costruita, ha ancora il potere di stupire."
Con l'ausilio di un ricchissimo apparato iconografico e sulla base delle più recenti ricerche archeologiche in Italia e all'estero, questo volume ricostruisce il lungo processo di formazione urbana e di organizzazione del territorio dai primi insediamenti preromani alle grandi realizzazioni di Roma imperiale. Questa nuova edizione, profondamente rivisitata, conserva l'organizzazione della materia in due parti: nella prima Mario Torelli ripercorre le esperienze urbanistiche dell'Italia antica, in particolare nell'Etruria e nel Lazio, lo sviluppo urbano di Roma, regia e repubblicana, gli interventi nelle colonie romane. Nella seconda, Pierre Gros ricostruisce l'urbanistica di Roma, dell'Italia e delle province in età imperiale. La chiave interpretativa del volume è nella lettura della genesi, della forma e della qualità urbana come strettamente connesse all'evoluzione delle strutture economico-sociali.
"Cercare di definire la musica è un po' come cercare di definire la poesia: si tratta cioè di un'operazione felicemente impossibile. La musica è tutto quello che si ascolta con l'intenzione di ascoltare musica". Un grande maestro racconta le proprie idee ed esperienze e, in pagine di grande suggestione, tratteggia un panorama della musica postdodecafonica fino alle elaborazioni elettro-acustiche ed elettroniche, in un grande invito alla libertà di ascolto.
"Se studiate il Medioevo vi accorgerete che è diverso da ciò che siamo, da ciò che l'Europa è oggi diventata. Avrete come l'impressione di fare un viaggio all'estero. Occorre non dimenticare che gli uomini e le donne di questo periodo sono i nostri antenati, che il Medioevo è stato un momento essenziale del nostro passato, e che quindi un viaggio nel Medioevo potrà darvi il duplice piacere di incontrare insieme l'altro e voi stessi." In un dialogo appassionato e partecipe con un gruppo di studenti francesi, Jacques Le Goff racconta alle nuove generazioni che cos'è stata veramente, 'l'età di mezzo' della storia occidentale. Età di lettura: da 11 anni.
Testimonianza della adesione a un ideale, espressione di una fede politica, modalità che conferma ed esalta il senso di appartenenza e comunione a un gruppo: il canto è una delle manifestazioni più significative di condivisione di un credo sociale. Cadenza lo svolgersi della politica, ne sottolinea gli eventi principali, ne accompagna l'evoluzione. Se è uno dei segnali più significativi della partecipazione della gente comune, il canto risulta un documento utile per capire la storia. Il libro, con un'ampia antologia di brani, racconta una storia d'Italia inedita, dal Risorgimento a oggi, attraverso la colonna sonora dei canti di protesta.
La modernizzazione è la più prolifica e meno controllata linea di produzione di rifiuti e di esseri umani di scarto. La sua diffusione globale ha sprigionato e messo in moto quantità enormi e sempre crescenti di persone private dei loro modi e mezzi di sopravvivenza. I reietti, i rifugiati, gli sfollati, i richiedenti asilo sono i rifiuti della globalizzazione. Ma non sono i soli rifiuti: vi sono anche le scorie che hanno accompagnato fin dall'inizio la produzione. Zygmunt Bauman è uno dei più noti e influenti pensatori al mondo. Professore emerito di Sociologia nelle Università di Leeds e Varsavia.
Il liberty, il futurismo, l'art déco, il fascismo, il razionalismo, lo stile Olivetti, il neo-storico, l'high tech, il minimalismo, il radical design, fino all'era informatica: Renato De Fusco traccia la complessa evoluzione del design nel nostro paese privilegiando le continuità formali che la caratterizzano, piuttosto che la pura successione cronologica da cui è scandita Questo volume approfondisce le peculiarità proprie di una nazione come l'Italia dove mancano, o sono mancati, solidi riferimenti come risorse, grandi imprese industriali, vasta committenza: un contesto produttivo-commerciale che ha inevitabilmente influenzato la vivacissima parabola artistico-culturale del nostro design.
Da garanti del nuovo ordine democratico, costruito dopo la tempesta della guerra e i vent'anni di dittatura fascista, i partiti hanno svolto a lungo una funzione cardine, fino a identificarsi con lo stesso Stato e ad accreditare un'equazione distorta, come estrema difesa di un ceto politico sempre più delegittimato: democrazia uguale regime partitico. Con la fine della prima Repubblica, la nascita di nuovi soggetti politici e l'affermarsi del bipolarismo, inizia in Italia una fase di transizione complessa e ancora incompiuta. La cesura intervenuta nei primi anni Novanta impone una rilettura dell'intera parabola dei partiti, per spiegare le ragioni del loro dissolvimento, le loro identità e le loro culture in una scena politica profondamente cambiata, così come profondamente cambiata è la cornice internazionale alla quale per mezzo secolo il vecchio sistema ha fatto riferimento.
Il processo per eresia contro un vescovo, nel quadro del riassetto dei poteri nella Chiesa del secondo Cinquecento. Tra affermazione dell'ideologia inquisitoriale e rafforzamento del centralismo romano, una generazione di vescovi posta di fronte a un mondo che cambia.