La presente proposta metodolgica, fedele al solco tracciato dalla storia della letteratura teologico-spirituale, si colloca decisamente nell'ambito della teologia della vita cristiana, in dialogo intra e interdisciplinare con le scienze umane per dare un nuovo impulso all'attività evangelizzatrice di una "Chiesa in uscita" capace di abbracciare l'intera esistenza umana. Lo stile di presentazione è correlato al pubblico di riferimento del presente volume: studenti e docenti interessati allo studio delle fonti della spiritualità cristiana. Ai primi cinque capitoli, che affrontano in modo ragionato la questione metodologica, seguono altri quattro che approfondiscono questioni specifiche: il rapporto tra santità e spiritualità; la lettura dei testi spirituali; il profilo teologo della spiritualità e le prospettive della spiritualità. Le appendici conclusive sono strumenti pratici che concretizzano ciò su cui precedentemente si è ragionato.
Presentazione di Ángel Fernández Artime, introduzione di Marco Bay.
In una società digitale e multiculturale ha ancora senso parlare di umanesimo ad ispirazione cristiana? A questa fondamentale domanda intende rispondere questo nuovo testo di insegnamento o dottrina sociale della Chiesa (= DSC). In esso si offre, in particolare, una sintesi aggiornata della DSC. Infatti, dopo la sua pubblicazione, il Compendio di dottrina sociale della Chiesa, promulgato dal Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace (2004), non è ancora stato integrato, includendo gli importanti apporti della Caritas in veritate di papa Benedetto XVI e dei documenti sociali di papa Francesco quali, ad esempio, le esortazioni apostoliche Evangelii Gaudium, Amoris laetitia, Querida Amazonia, e le encicliche Laudato sì’ e Fratelli tutti.
Questo testo di DSC si colloca al punto di sintesi di precedenti studi. Tra i suoi capitoli include pure un’ampia riflessione sui temi dell’ecologia integrale, dei nuovi mass media e delle migrazioni. Esprime l’esigenza imprescindibile di dare corpo, nella costruzione della società, alla dimensione sociale della fede, mediante il coinvolgimento di tutte le componenti ecclesiali. I christifideles laici, in particolare, se sono chiamati a partecipare, mediante l’assunzione di diversi ministeri, alla costruzione della Chiesa, sono pure mandati da Cristo ad annunciare il Vangelo nel mondo e a partecipare alla realizzazione della «nuova creazione».
S. Ecc. Mons. MARIO TOSO è vescovo di Faenza-Modigliana. Già Rettore Magnifico dell’Università Pontificia Salesiana e Segretario del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, ha al suo attivo numerosi saggi e scritti. Tra le sue ultime pubblicazioni si segnalano: Welfare Society. La riforma del welfare: l’apporto dei pontefici, LAS, Roma 2003; Democrazia e libertà. Laicità oltre il neoilluminismo postmoderno, LAS, Roma 2006; Per un’economia che fa vivere tutti, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2015; Per una nuova democrazia, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2016; La non violenza, stile di una nuova politica per la pace, Società Cooperativa Sociale Frate Jacopa Legatoria Corti di Fabrizio, Roma 2017; Cattolici e politica, Società Cooperativa Sociale Frate Jacopa Legatoria Corti di Fabrizio, Roma 20193; Ecologia integrale dopo il coronavirus, Società Cooperativa Sociale Frate Jacopa Legatoria Corti di Fabrizio, Roma 2020.
Sono note le non poche difficoltà teoriche e pratiche cui da decenni va incontro la realizzazione dell’autorevole invito rivolto dal Concilio Vaticano II: «Si promuova molto una congrua conoscenza delle lingue della Sacra Scrittura e della Tradizione». A tale desiderio e necessità vuole rispondere Theotókos, questo originale tentativo di introdurre allo studio del greco biblico-patristico facendone cogliere la bellezza e assaporare il gusto. Lo studente percorre un viaggio ideale e avvincente, punteggiato di soste e dialoghi, e quasi senza accorgersene, assimila vocaboli isolati e in contesto, espressioni e intere frasi o proposizioni. Il sussidio ha cura di proporre non solo l’apprendimento dei vocaboli, ma introduce progressivamente lo studente alle regole grammaticali e, dove richiesto o opportuno, alle nozioni fondamentali di sintassi che permettono di progredire nella conoscenza e nella percezione gustosa e gratificante della lingua greca (G. Claudio Bottini, ofm, Preside emerito dello Studium Biblicum Franciscanum – Gerusalemme).
Confucio (551-479 a.C.) non è soltanto uno dei più influenti pensatori nella storia dell’umanità.
È anche una piacevole lettura. Non è noioso. Fa riflettere, istruisce, è ironico. È bello ascoltarlo, leggere i testi che si ispirano al suo insegnamento. Ha una visione del mondo molto “cinese” ma anche molto umana, cioè universale. Lo stile è particolare, potremmo definirlo “asiatico”, non come stereotipo ma come caratteristica di una cultura. Nessun sillogismo, molte cose suggerite indirettamente, riferimenti a persone particolari per presentare un insegnamento universale, umilianti critiche ai nemici. Una profonda attenzione alle relazioni sociali, una mancanza assoluta di quella che in Occidente fu chiamata “metafisica”.
Appena arrivati in Cina, alla fine del ’500, i Gesuiti capirono che Confucio è troppo importante per permettersi di non conoscerlo. Lo studiarono per capire meglio la cultura cinese. Poco dopo decisero di presentare Confucio al mondo occidentale usando il latino. Questo è stato il primo incontro tra l’insegnamento di Confucio e l’Europa. Accadde attraverso il linguaggio di Cicerone e della Vulgata, e fu un momento storicamente significativo. Il latino è la lingua dell’antica saggezza occidentale. Il primo incontro tra saggezza cinese e storia europea è stato mediato dal latino, il linguaggio della saggezza per eccellenza.
Ora il testo latino e la traduzione italiana gettano luce su questo testo importantissimo; per il suo contesto, perché oggi la Cina e il mondo scoprono che forse pensavano di conoscersi, mentre il cammino iniziato secoli fa è ancora lungo; per la lingua, perché il latino è forse più importante nell’era di Google di quanto lo fosse 50 anni fa; per i contenuti, perché c’è nel mondo una disperata ricerca di sapienza. La nostra traduzione del testo latino di Ruggieri comprende i primi tre libri, i più importanti: I Dialoghi; Il Grande Studio; La Dottrina del Giusto Mezzo.
Il manoscritto qui trascritto e tradotto è rimasto per quattro secoli in una biblioteca. Ora è accessibile, non solo a studiosi ma anche a studenti e in generale a un pubblico più vasto che ama il latino e allo stesso tempo vuole avvicinarsi alla cultura cinese. Cultura classica occidentale e millenaria tradizione orientale si incontrano in queste deliziose pagine di saggezza.
Il test del Disegno della Famiglia, per il suo alto valore proiettivo, permette di andare al di là dell’immagine cosciente che l’individuo ha di sé e del nucleo familiare entro cui è nato e si è sviluppato, dal momento che evidenzia gli affetti, i sentimenti, le fantasie, i meccanismi di difesa e gli eventuali disturbi psichici propri del suo mondo interno e inconscio, strutturatosi soprattutto in seguito alle prime vicende relazionali. In pratica, il test mette a fuoco il volto della famiglia interna a cui inconsciamente l’individuo si riferisce e, più o meno rigidamente, si adegua e su cui si fondano le successive relazioni interpersonali.
La somministrazione del test, nella sua triplice versione (Famiglia Immaginaria, Famiglia Cinetica, Famiglia Animale), offre allo psicologo clinico la possibilità di valutare se l’individuo ha raggiunto un’autentica autonomia o se invece è ancora invischiato in relazioni simbiotiche, se ha superato o meno il complesso edipico, se vive positivamente la presenza dei fratelli, se ha sviluppato una chiara identità o se è travolto da uno stato di confusione, se i meccanismi di difesa usati sono al servizio dell’Io o sono fondamentalmente patologici. In sintesi, permette di vagliare se, per il soggetto in esame, il nucleo familiare è stato ed è tuttora un fattore di crescita oppure di ostacolo per il suo equilibrio psichico.
Il manuale, giunto alla settima edizione, è strutturato in tre parti: la prima è di carattere teorico. La seconda è relativa all’individuazione e interpretazione dei vari indici. La terza riporta, a titolo esemplificativo, N. 105 Casi clinici in cui viene messa in evidenza la convergenza tra gli indici propri del test del Disegno della Famiglia nella sua triplice versione e quelli derivanti, oltre che dall’Anamnesi, dai test di Rorschach, del T.A.T., del Disegno della Figura Umana, del Disegno della Persona sotto la Pioggia, del Disegno della Maternità Ideale, delle Frasi da Completare di Sacks, del Defense Mechanisms Inventory, dell’M.M.P.I.
Ai fini di un’ampia e articolata interpretazione dei disegni elaborati dal soggetto in esame, vengono segnalati ben N. 402 indici, di cui N. 192 per il Disegno della Famiglia Immaginaria (D.F.I), N. 80 per il Disegno della Famiglia Cinetica (D.F.C.) e N. 117 per il Disegno della Famiglia sotto forma di Animali (D.F.A.), a cui è allegato un elenco di N. 13 Criteri generali.
Il volume è destinato a tutti coloro che operano nel campo della psicodiagnosi e della psicoterapia. Per la sua peculiarità, è utilizzato anche nell’ambito della ricerca clinica.