La costituzione di un Corpus aristotelico in lingua latina è stato un fattore decisivo per lo sviluppo della filosofia e della teologia nel medioevo. Nel secolo XII i traduttori stabilirono i testi che avrebbero formato la base dell'insegnamento universitario: per la versione dal greco al latino operarono Giacomo Veneto, Burgundio Pisano e Enrico Aristippo, mentre dall'arabo tradussero Gerardo di Cremona, Alfonso di Sareshel e Michele Scoto. Il lavoro fu continuato nel secolo XIII da Roberto Grossatesta, Bartolomeo da Messina e da Guglielmo di Moerbeke. L'autore che dirige l'edizione critica dell'Aristoteles Latinus, insegna filosofia presso l'Università di Lovanio.
Un paese lontano, un bambino che ne parla. Notizia o poesia? E perché non tutte e due? E, se quel bambino possedesse un tesoro, che ne fa un re?
Nei testi che fondano la “compagnia di Gesù” di arte non si parla, ma da subito, con la nascita e l’inesauribile pullulare dei collegi, prorompe l’arte come musica e teatro. La costruzione accelerata di chiese, seminari, case prefettizie e collegi fa dei Gesuiti i realizzatori di una creatività artistica che ha pervaso il mondo intero, dall’Europa all’America Latina e all’Asia. Un gruppo di studiosi americani e europei ci accompagnano in un’avventura che dal rigore della Chiesa del Gesù a Roma, dalla parsimonia iniziale ci porterà all’inculturazione delle opere in Paraguay, e in Giappone, alle rappresentazioni teatrali in tutta Europa ai soffitti delle chiese straripanti di figure e teologia.
ARTE PRECOLOMBIANA IN MESOAMERICA
Beatriz de la Fuente, già direttore dell’Istituto di ricerche estetiche dell’università del Messico, imposta – per la prima volta – una lettura ‘estetica’ dell’arte precolombiana. Non più solo documento antropo-archeologico, ma connessione, evoluzione e peculiarità di stili. Opere fondamentali per guardare a Aztechi, Maya, Toltechi, Olmechi, ecc. come creatori di opere artistiche. Segue una sintesi ordinata delle culture precolombiane e dei loro stili.
L’ARTE COPTA
L’arte cristiana dell’Egitto trova le sue origini nel variegato mondo paleocristiano e tardo romano mediterraneo. Velocemente acquista quella peculiarità che oggi ci fa parlare di Arte Copta come di un mondo “a parte” e capace di straordinaria continuità durante il periodo bizantino, il periodo arabo – dagli Abbasidi ai Mamelucchi, sino all’epoca ottomana e alle soglie dei nostri giorni. Un’arte essenzialmente monastica, capace di una persistenza stilistica straordinaria, che meritava questo primo studio sintetico e interpretativo sul suo inusitato arco di permanenza.
Il volume ripercorre quasi tutto l'itinerario creativo di Sciola dal 1960 ad oggi, mettendo in evidenza tecnica e materia. Pinuccio Sciola nasce nel 1942 a San Sperate, vicino Cagliari, dove attualmente vive e lavora. Ha conosciuto e studiato con Sassu, Moore, Manzù, Kokoschka, Minguzzi, Kiichner, Vedova e Marcuse.
Avvocato al foro di Parigi, appartenente a una importante famiglia, Henri Burin des Roziers lascia l'attività forense per diventare domenicano. Da vent'anni egli è però soprattutto l'avvocato dei senza-terra del Brasile e nel giugno 2000 ha ottenuto per la prima volta la condanna di un fazendeiro responsabile dell'uccisione di un esponente sindacale. Il libro propone un incontro con un avventuriero della giustizia e della fede partendo dai saloni aristocratici per giungere alle favelas di San Paolo, passando attraverso i corsi di religione del Quartiere Latino nel 1968 e le officine Lipp di Besancon.
Il volume è organizzato in due parti, una prima sulle questioni preliminari e una seconda sul fatto mistico nelle sue forme principali. Alla prima appartengono i capitoli: Mistica, uso e abuso di un termine impreciso, verso un chiarimento preliminare del significato di mistica; Fenomeno religioso e fenomeno mistico; Alla ricerca di un metodo per lo studio del fenomeno mistico; La mistica come fenomeno umano. Alla seconda: Tipologia dei fenomeni mistici; Forme non religiose di mistica; La mistica nelle grandi religioni orientali; La mistica nelle grandi religioni profetiche.
Profeti per la von Speyr non sono solo i veggenti dell'Antica Alleanza, ma più in generale i personaggi della Bibbia cui Dio affida una missione di rivelazione. Chiamati al cospetto dell'Altissimo, come Mosè, ne rispecchiano la gloria e la trasmettono agli uomini. Adrienne von Speyr nacque a Chaux-de-Fonds in Svizzera nel 1902. Medico, si convertì al cristianesimo nel 1940 dopo un lungo periodo di crisi e ricerca.
Il libro esamina uno dei momenti più delicati e significativi della recente storia politico-istituzionale italiana: la vittoria del voto repubblicano nel referendum del 2 giugno 1946. L'indagine è divisa in due partti: nella prima si ricostruiscono le vicende politico-istituzionali che portarono al passaggio dalla Monarchia alla Repubblica. La seconda ricostruisce gli ultimi giorni di regno di Umberto II.