Il primo cristianesimo mostra una grande capacità di adottare le forme artistiche e architettoniche allora comuni nell'Impero romano e vi introduce una sensibilità diversa, preoccupata di rendere presente nello spazio e nelle immagini l'invisibile. "In questo breve percorso attraverso l'arte cristiana, dal II al VI secolo, ci siamo schierati con quella parte della storiografia che reputa l'arte di questo periodo innovatrice e fondata su un'estetica propria, articolata e complessa; un'arte dotata di un ricco bagaglio iconografico, che ha saputo fondersi con le tematiche proprie del cristianesimo. Ci siamo quindi rifiutati di considerarla come il frutto della decadenza dell'arte classica. L'arte di questo periodo pone le basi stilistiche di quella che chiamiamo arte dell'alto Medioevo, che svilupperà in pienezza gran parte dei temi iconografici propri di tutta l'arte medievale."
In un giorno imprecisato tra la primavera e l'autunno del 1927, una mosca vola sul set di uno dei capolavori della storia del cinema, "La passione di Giovanna d'Arco" di Carl Theodor Dreyer, e si posa sul volto estatico della protagonista, l'attrice Renée Falconetti. Il regista non ferma le macchine e non taglia in montaggio l'inquadratura: accetta che il caso lasci per sempre una traccia nella sua opera. Da questa immagine anomala ha inizio un percorso che cerca di rispondere alle sfide lanciate alla riflessione estetica e filosofica dagli ultimi esiti delle pratiche artistiche. La prima parte è dedicata al cinema, un linguaggio in perpetuo equilibrio tra documento e finzione, e al suo continuo corpo a corpo con l'evento contingente. Per accogliere il caso occorre la tecnica. Ma la tecnica più efficace è paradossalmente quella che sa andare oltre se stessa per aprirsi all'occasione che ci viene misteriosamente donata: alla grazia. È proprio la dialettica tra questi due poli il tema che guida la rilettura dei due grandi dialoghi di Paul Valéry, "L'anima e la danza" e "Eupalinos o l'Architetto", una rilettura che passa anche attraverso un passo del "Parmenide" di Platone e un famoso testo del drammaturgo Heinrich von Kleist, "Sul teatro di marionette". Arriviamo così al traguardo delle arti contemporanee, in cui l'opera della contingenza diventa programmatica, con le poetiche di Marcel Duchamp, del compositore John Cage, del coreografo Mercé Cunningham.
In un mondo in cui lo sviluppo tecnologico esercita un impatto sempre più forte sulla società, sulla salute e sull'ambiente, va messa in conto la necessità di una gestione trasparente e democratica delle decisioni che riguardano la scienza e la tecnologia. In biomedicina, per esempio, è ormai evidente un problema di integrità della ricerca scientifica, al punto che si è resa necessaria una "metaricerca" compiuta da scienziati indipendenti che analizzano l'attività sperimentale effettuata o commissionata dall'industria. Spesso tali contro-analisi evidenziano gravi manipolazioni a carico di studi scientifici i cui risultati possono essere successivamente utilizzati a fini di policy. Oggi tuttavia il problema investe anche il sistema che produce innovazione per l'agricoltura e l'alimentazione. L'agricoltura industriale ha evidenziato limiti enormi, perché dipende dall'alto consumo di combustibili fossili e dallo sfruttamento incondizionato di risorse naturali non rinnovabili. I costi economici, ambientali e sociali provocati dalla completa separazione tra produzione agricola, vocazione del territorio e saperi tradizionali ricadono sulle spalle dei soggetti più deboli della filiera agro-industriale, ossia gli agricoltori e i consumatori. Il volum dà la misura e la profondità di questi scenari, lasciando chiaramente trasparire non solo l'urgenza ma anche la reale convenienza di un'inversione di rotta nelle politiche che riguardano la scienza, la sicurezza alimentare e la salute.
La storia degli antichi astronomi ripercorre l'affascinante cammino della ricerca e del pensiero umano tesi a scoprire i misteri che regolano l'universo: dalle paure e dalle curiosità ancestrali degli uomini preistorici, attraverso le elaborazioni mitiche e le prime misurazioni delle grandi civiltà del passato dal Vicino Oriente, all'Asia, all'America fino alla Grecia, agli arabi e al Medioevo occidentale. Una storia non fine a se stessa, ma continuamente proiettata verso il futuro indispensabile per scoprire le scoperte astronomiche del XX secolo. Età di lettura: da 10 anni.
Le teorie, basate sulle osservazioni degli scienziati, sono state formulate per spiegare i fenomeni celesti e legarli tra di loro, quando lo studio dei materiali provenienti dallo spazio, soprattutto luci e radiazioni, hanno modificato profondamente la struttura dell'universo conosciuta dagli uomini. In questo volume si affrontano la teoria della relatività che collega spazio-tempo, la fisica delle particelle, la composizione chimica, le quattro forze che agiscono nell'universo, la misurazione da parte di Hubble dell'espansione dell'universo, le cosmologie relativiste, la radiosorgenti pulsanti, i buchi neri e i quasar, il grande tema del rumore di fondo, la teoria dello stato stazionario, la teoria dell'evoluzione, la teoria dell'esplosione che immagina la nascita dell'universo, il nuovo modo di osservare la realtà attraverso i veicoli spaziali. Ci si interroga, infine, su che cosa sono, in definitiva, le leggi fisiche e sul nesso tra fisica e realtà. Età di lettura: da 10 anni.
Questo prestigioso volume sulla pittura murale in Italia presenta il magnifico mondo illusionistico, in tutta la sua gamma artistica e intellettuale, della grande decorazione barocca nelle chiese e nei palazzi nell'epoca della Controriforma e dell'Illuminismo. Per la prima volta viene qui offerta un'ampia panoramica di questo capitolo dell'arte italiana tanto spettacolare quanto importante. Il materiale fotografico, appositamente raccolto per quest'opera, permette l'accesso a luoghi d'arte eccellenti - alcuni famosi in tutto il mondo e alcuni finora meno conosciuti, ma ugualmente importanti -, esprimendo così magnificamente il fascino visuale e intellettuale del mondo delle immagini pittoriche del Barocco. La rassegna ha inizio con il periodo del primo Barocco romano, rappresentato dalle opere realizzate dopo il 1600 dagli allievi di Annibale Carracci: Albani, Reni, Domenichino e Lanfranco. Seguono, dal 1630 circa, gli affreschi di Pietro da Cortona, grande iniziatore, e di Luca Giordano, che porta a compimento l'arte barocca della decorazione murale. Di questi è possibile capire l'influenza stilistica mediante le loro opere più significative e quelle dei loro successori.
Questo libro cattura, attraverso le lenti di un grande fotografo, il patrimonio sopravvissuto di un fertile decennio che va dal rilancio dell'attività costruttiva dopo la rivoluzione russa fino all'inizio degli anni Trenta, quando il pluralismo delle idee e delle pratiche architettoniche incomincia a venir meno. In questo breve lasso di tempo, alcuni degli edifici più rappresentativi del XX secolo furono realizzati da un ristretto gruppo di architetti, che svilupparono un innovativo linguaggio architettonico funzionale ai nuovi obiettivi sociali della vita comune. Raramente pubblicate e praticamente inaccessibili prima del crollo del regime sovietico, queste fondamentali opere sono rimaste sconosciute e poco valorizzate. Le fotografie di Richard Pare rivelano la forza delle forme di queste costruzioni, alcune ancora utilizzate, ma molte abbandonate e decadenti. Grandi complessi industriali, come il DneproGES e il MoGES, che fornisce l'energia elettrica a tutta Mosca, ampie case comuni per operai, incluso il Narkomfin di Ginzburg, edifici commerciali e uffici governativi, oltre a piccoli club e teatri, furono tutti costruiti in questo periodo. Di notevole interesse è la collezione di opere progettate da Konstantin Mel'nikov, che comprende la sua famosa casa, ora a rischio di demolizione. Nel saggio introduttivo, lo storico dell'architettura Jean-Louis Cohen esamina la storia di questo periodo, mostrando il contesto in cui questa nuova architettura ha inizio.
Testi di: M. A. Crippa, M. Figura, M. V. Gatti, G. Reguzzoni, J. Ries, J. Servais, A. M. Sicari, N. Spineto.
Articoli di: K. Pihlainen, M. Vaudagna, B. Gherib, W. Halder, R. Borgognoni, A. De Bats.
Amedeo Modigliani è una leggenda dell'universo artistico contemporaneo. La personalità scintillante, le conquiste sentimentali, la sensualità delle sue tele e la loro audacia pittorica, il prezzo esorbitante da esse raggiunto dopo la sua morte tanto quanto la miseria che ha conosciuto in vita e la sua scomparsa prematura a trentacinque anni, tutto concorre a fare di lui l'artista maledetto quale lo si immagina nella Parigi dell'inizio del XX secolo. Questa biografia rievoca l'infanzia in una benestante famiglia ebrea di Livorno, la sua sistemazione a Parigi, "capitale delle arti", e il contesto cosmopolita fatto di artisti e intellettuali - e delle loro muse - nel quale si forma: frequenta Utrillo, Picasso, Apollinaire, Survage, Vlaminck, Lipchitz... e Kiki di Montparnasse! Tutta questa ristretta cerchia beve, rifà il mondo, si accapiglia, si riconcilia, si sostiene a vicenda. La personalità paradossale e tormentata di Modigliani trapela fra le pieghe delle pagine. La sua vita di ubriacone non gli impedisce di essere sempre sobrio mentre dipinge. In apparenza seduttore e disinvolto, è capace di confidenze fin eccessive in amicizia come in amore. E, soprattutto, brucia di una fiamma viva e pura per la sua arte, al punto da consumarsi per essa.
Questo volumetto di ricette, ma non solo, esprime in piena semplicità lo spirito della collana. "Terra Terra" vuole essere un incontro cordiale e conviviale tra amici che si interrogano sul ruolo attivo dell'uomo su questa terra. In questo caso si parla della possibilità di nutrirsi in maniera naturale, affrontando tra l'altro temi come gli OGM e gli allevamenti, la normativa nazionale ed europea e i grani antichi, la composizione dei cibi e il biologico come soluzione. Mettendo a confronto l'alimentazione delle campagne da cui proviene con il cibo industriale ripieno di conservanti, additivi, aromi artificiali che la legge consente di definire naturali, l'autore scrive in proposito: "Quando in campagna mangiavamo una fetta di pane e formaggio, era grano e latte di pecora stagionato; voi sulle vostre tavole imbandite, vi rendete conto di che cosa mangiate? E il controllo igienico-sanitario e sulla nostra salute, nelle mani di chi l'abbiamo messo?". Le ricette, una novantina, sono facili e hanno veramente il sapore della terra.