Lungo la via, lungo la via, lungo la via del Natale...sentiremo cantare gli angeli, seguiremo la via come i pastori, seguiremo la stella come i Re Magi; adoreremo il bambino nella mangiatoia e scopriremo co'è accaduto in quel primo Natale. Età di lettura: da 5 anni.
La verità a livello socio-politico è di tipo procedurale, e cioè è frutto di impegno discorsivo tra le opinioni e di condivisione intersoggettiva ed universale. La via più sicura per conseguirla è la democrazia, perchè consente di raccogliere nello spazio della convivenza le tessere per comporre il mosaico di questo tipo concreto di universalità. In tale situazione la politica ha la possibilità di entrare in modo fecondo in tensione con la filosofia, che ha il compito di porre in essere le condizioni perché il mondo sia razionale. La condizione nota più adeguata a tale scopo è l'éthos democratico, che viene adottato in forza della pressione esercitata dalla filosofia in quanto tale, e cioè dalla filosofia libera dai condizionamenti dell'ideologia. L'éthos democratico permette di configurare in termini razionali, consensuali ed imparziali sia l'istituzione della democrazia sia la produzione istituzionale e socio-politica che ne consegue. Ciò significa, tra l'altro, che il percorso democratico ha una funzione epistemica: implicando un consenso motivato razionalmente, esso è non solo sorgente di legittimità, ma anche itinerario di verità.
Una raccolta di preghiere, salmi e versetti biblici per accompagnare ogni giorno la vita dei bambini. Età di lettura: da 5 anni.
Dieci parabole tratte dalla Bibbia e raccontate con calore e sincerità. Ognuna può essere letta in soli cinque minuti.
Età di lettura: da 6 anni.
Il meglio dei racconti "classici" della Bibbia, arricchiti dagli splendidi disegni di Tommaso D'Incalci, narrati con semplicità e chiarezza, rispettando il testo originale. Età di lettura: da 7 anni.
L'archivio per la Storia delle Donne ricopre una sua specificità nella esclusiva pubblicazione di documentazione inedita relativa alla scrittura e al pensiero femminile. Intende offrire agli studiosi materiale raro e prezioso che si presta a un intreccio molteplice di livelli interpretativi e di circolarltà, nei quali i codici del maschile e del femminile interagiscono, segnando dialetticamente la trama del nostro tessuto sociale e culturale. L'Archivio vuole applicare modalità nuove di avvicinarsi alla complessità della documentazione, in una prospettiva di esegesi delle fonti e delle loro interprctazioni dinamica. Lo scopo è partire da un diverso centro prospettico, focalizzato sulla realtà donna, per riscrivere non solo la storia della lingua, della filosofia, del diritto, dell'iconografia, della musica, ma anche della presenza nelle istituzioni religiose, nella spiritualità, nell'etica, nell'esegesi, nella liturgia, nella pastorale, nella teologia.
Attraversando la croce come fosse una strada (across) si cammina insieme e insieme si dialoga sul tema universale della sofferenza e dell'umano dolore. Ma la croce rimane scandalo originario di strumento ignominioso di tortura che ha ucciso un uomo innocente condannato a morte. L'artista anche oggi è costretto a stargli di fronte (across) e misurarsi con il suo significato. Può anche negarlo, ma in questo modo fa il suo gioco. Più nega e offende la croce più essa realizza profondamente il suo significato di strumento di sconfitta e di umiliazione. l'artista allora, anche oggi, può provare a guardarla anche dall'altra parte (across), come in certe croci dipinte siciliane: da una parte il crocifisso dall'altra il risorto. Essa svela in questo modo il suo senso vitale, positivo, e spinge l'artista al di là (across), verso l'oltre dei suoi umani desideri.
Si tratta del manoscritto con la traduzione del Libro etiopico dei Giubilei e degli Oracoli Sibillini. Nel plico originale del Libro dei Giubilei, la traduzione del testo comincia dal Prologo e riguarda Giubilei 1,1–21,26; l´interruzione a questo punto non dipende da nessun particolare disegno dell´autore, il quale invece aveva sospeso a questo punto il proprio lavoro, ripromettendosi di proseguirlo in un altro momento; segue distintamente una parte dedicata alla critica testuale con i raffronti alla tradizione manoscritta e alle edizioni critiche, documentate fino a prima dell´edizione del materiale ritrovato a Qumran; a parte sono segnalate le intertestualità con la letteratura biblica, parabiblica e rabbinica. Nell´edizione postuma qui pubblicata, è premessa un´introduzione, che tiene conto di osservazioni già proposte da M. Erbetta, ma che guarda anche ad alcune principali edizioni critiche successive, a quelle uscite all´epoca in cui l´autore aveva iniziato il suo lavoro: di scuola francese, americana e relative al materiale qumranico; alla traduzione è posto in nota il materiale di critica testuale e dei passi paralleli. La stessa struttura editoriale è stata seguita per il terzo libro degli Oracoli Sibillini (la sibilla giudaica), che l´autore ha tradotto con stile poetico, ma fedele all´edizione critica seguita per il testo originale greco; in questo caso, il materiale di critica testuale è più circoscritto, mentre abbastanza ricco è quello delle intertestualità; l´introduzione, aggiornata con alcune principali edizioni critiche uscite successivamente, tiene conto anche delle osservazioni già fatte in proposito dall´autore.
Chi erano i profeti e che funzione aveva la profezia nel cristianesimo antico? Quali ipotesi possono essere formulate sul cosiddetto declino della profezia nel II secolo? Fu l´affermarsi della grande Chiesa a monopolizzare la profezia e a relegare i profeti in una posizione marginale? Alla luce di un rinnovato approccio alle fonti e di nuova documentazione presa in considerazione, si rivela oggi indispensabile riconsiderare alcune questioni centrali: le differenze che si riscontrano nelle Chiese: i rapporti del profetismo cristiano con quello israelitico-giudaico e con quello greco-romano; il tipo di profezia che si esprimeva nei gruppi minoritari e marginali, il ruolo della profezia femminile e dei martiri cristiani, il rapporto tra vescovi e profeti. Il volume raccoglie contributi su queste tematiche di attenti ricercatori e di alcuni tra i più autorevoli studiosi italiani di cristianesimo antico e giudaismo e apre nuove e interessanti prospettive di ricerca.