Il libro, chiaro e accessibile, si propone come nuovo manuale di riferimento per la filologia romanza, vale a dire la filologia delle lingue che hanno tratto origine dalla frantumazione e dalle trasformazioni del latino parlato nell'Impero romano. Nella prima parte si definisce l'oggetto di studio e si offrono i cenni indispensabili sull'origine e gli sviluppi della disciplina. La seconda parte presenta un quadro storico-linguistico dei cambiamenti avvenuti nel passaggio dal latino alle varietà romanze e descrive i sistemi delle lingue derivate. La terza parte, infine, è dedicata alla ricca letteratura romanza medievale di cui si offre al lettore una sintetica visione d'insieme.
La storia delle politiche e dei servizi per la prima infanzia si è intrecciata, a partire dalla rivoluzione industriale, ai mutamenti socioeconomici, demografici, della famiglia e del ciclo di vita. In questo volume si indaga dapprima l'evoluzione nel tempo delle politiche per la prima infanzia e delle loro finalità prevalenti - dal consolidamento dello Stato nazione, alla protezione materno-infantile, alla conciliazione famiglia-lavoro, all'investimento sociale. Si analizzano poi gli strumenti di policy che danno forma a queste politiche - congedi, sostegni del reddito e servizi - e si esaminano in particolare i sistemi di servizi di cura e preeducazione in Italia e in Europa, nelle loro principali dimensioni: configurazione istituzionale, governance verticale e orizzontale, copertura, spesa. Del caso italiano il volume approfondisce specificità e tensioni irrisolte, esplorando le ragioni tanto degli elementi di eccellenza quanto delle prolungate inerzie, fino alle più recenti contraddizioni tra austerità e prove di riforma.
Nel secondo dopoguerra, in un'Italia a cavallo tra ricostruzione e miracolo economico, industriali di ampie vedute come Enrico Mattei e Adriano Olivetti creavano imprese in grado di coniugare la crescita aziendale con lo sviluppo sociale e culturale dei lavoratori e dell'ambiente, anche architettonico, in cui operavano. Un welfare aziendale che oggi, mentre mercato del lavoro e Stato assistenziale accusano una perdurante fase di crisi, torna a proporsi come possibile calmieratore dei nuovi problemi sociali, sempre meno affrontabili dal settore pubblico. In quest'ottica, il presente volume si propone di recuperare i percorsi e riannodare il rapporto di reciproca influenza tra cultura di progetto e cultura del lavoro: pratiche d'impresa a capo delle quali idee di carattere sociale trovano nell'architettura uno strumento insostituibile di attuazione. Dalle straordinarie esperienze di Enrico Mattei e Adriano Olivetti alle nuove pratiche aziendali: un percorso che è un blocco di appunti fatto di contributi di numerosi specialisti, approfondito con l'aiuto prezioso del DVD «Villaggio Eni. Un piacevole soggiorno nel futuro», dedicato ad un progetto urbanistico tuttora unico per idee sottese e qualità, e con le doppie interviste a committenza e progettisti di due progetti d'importanza nazionale, Fondazione MAST e Opificio Golinelli. Per intravedere, in un orizzonte tangibile, le nuove forme che potrà assumere l'impresa capace di disegnare intorno a sé nuovi contorni di territorio e d'innovazione.
Questo libro nasce all'alba. Precisamente all'alba di due giorni che, con il Brexit e l'elezione di Trump, hanno cambiato la nostra storia. Siamo di fronte a sfide il cui impatto sull'Italia e sull'Europa è riconducibile all'anno di svolta 1989. Per quanto scioccanti, questi eventi possono aprire per l'Europa nuove e persino affascinanti opportunità. Di certo, nel mondo di oggi sono fondamentali reattività e tempismo. È tempo che l'Europa diventi adulta e cambi strada rispetto a errori e incertezze di questi ultimi anni. E che l'Italia sia in prima fila contro i nazionalismi risorgenti e protagonista nella costruzione di una nuova Unione, più vicina ai cittadini.
Non solo Dante, Leopardi, Manzoni: nella costruzione della lingua italiana un ruolo importante è quello svolto da tanti umili personaggi senza nome, privi di prestigio e spesso di cultura. Ma il loro prezioso contributo - messo in risalto nel libro - rivela aspetti della comunicazione altrimenti condannati per sempre all'oblio collettivo. "Pocoinchiostro", il soprannome di un giovane che negli anni dell'Unità stilava lettere di ricatto per le bande di briganti analfabeti, allude anche all'attuale affermazione dei nuovissimi mezzi digitali, che hanno ridotto l'inchiostro a simbolo obsoleto.
Non solo Pompei, Ercolano o Stabia, investite dalla furia del Vesuvio nel 79 dopo Cristo: l'Italia, terra di vulcani e terremoti, guerre e dominazioni, è disseminata di antichi insediamenti urbani travolti dai secoli. Città un tempo ricche e popolose, uscite poi di scena in modi traumatici o spentesi lentamente, sopraffatte dalla natura o spianate dalle armi, incorse in un declino inesorabile. Lungo le coste o in mezzo ai monti, da Minturnae a Norba, da Tharros a Mozia, il viaggio ci condurrà alla scoperta di città intere, con le loro strade, case, terme, mura, luoghi di culto e di commercio, anfiteatri, per ritrovare le tracce di una storia millenaria che ci ha plasmato per quello che siamo.
Quando cadde il regime mussoliniano e l'Italia si divise in due, quanti aderirono alla neonata Repubblica sociale e presero le armi? E quali erano le loro motivazioni e i loro sentimenti? Resoconti di polizia, corrispondenze intercettate dalla censura, diari, memorie e documenti editi e inediti consentono di ricostruire la storia dei fascisti di Salò: i volontari, i coscritti, gli internati in Germania che «optarono» per la Rsi, i prigionieri degli Alleati che rifiutarono di collaborare, le seimila ausiliarie e i fascisti che operarono nelle zone già liberate. In tutto oltre mezzo milione di aderenti, volontari o forzati, che vissero i venti mesi della guerra civile «dalla parte sbagliata».
Nel 1945 l'Onu contava 51 nazioni, oggi 193. In queste due cifre è scritto uno dei più grandiosi e influenti fenomeni accaduti nella seconda metà del Novecento: la fine degli imperi coloniali e la successiva formazione di numerosi stati indipendenti. Nel raccontare come è nato il mondo contemporaneo, il libro illustra gli aspetti principali di un processo che ha innescato spesso violenza estrema e instabilità: la guerra fra imperi, con la conseguente crisi economica e politica; il ruolo delle pressioni internazionali; la vastissima ondata di rifugiati che accompagnò la lotta per la creazione degli stati nazionali, generando problemi politici che ancora oggi aspettano di essere risolti.
Da 2000 anni a questa parte la presenza del papa sulla scena mondiale e il suo ruolo al vertice della chiesa cattolica sono profondamente cambiati, ma il papa resta una figura conosciuta a livello planetario, con un'autorità morale di rilevanza universale. Chi è colui che si presenta come l'ultimo successore dell'apostolo Pietro? Quale peso ha avuto il papato nella storia? In che modo questa istituzione millenaria si confronterà con i mutamenti del complesso mondo globale?
Entriamo in un'agenzia di viaggi per prenotare una vacanza poco costosa al mare e usciamo avendone prenotata una dispendiosa in Giamaica, per un «colpo basso» del venditore. I simpatici vicini ci offrono una torta in regalo e qualche tempo dopo ci ritroviamo ad accudire il loro cane. Molti sono i modi e le tecniche per persuadere, perché tutti abbiamo qualcosa da offrire e da ottenere. A fini nobili e meno nobili. Il libro fa il punto sulle strategie persuasive nella pubblicità, nella politica, nei media e nelle relazioni interpersonali.
Nello studio, nel lavoro e nella vita privata, parlare bene è forse il fattore più importante per ottenere ciò che vogliamo. Questo libro insegna a evitare errori e cadute di stile nell'uso della grammatica italiana e dei termini stranieri o specialistici, guida a scegliere i modi di esprimersi più adatti nelle diverse circostanze, svela i trucchi della persuasione e della comunicazione efficace. Un'attenzione particolare è dedicata ai nuovi strumenti con cui si dialoga per iscritto oggi, come le chat, e i social network.
«La contraddizione sempre crescente tra l’ignoto che gli uomini inconsapevolmente cercano e la vita che ad essi è offerta e permessa...»: è il frammento hegeliano da cui prende avvio la densa riflessione affidata a queste pagine. Interpellando giganti del pensiero e della letteratura - oltre a Hegel, Kant, Fichte, Novalis, Hölderlin, Goethe - Bodei approfondisce temi centrali come i vincoli politici, economici, domestici e ideali che imprigionano le nostre esistenze causando sofferenza e disagio; i criteri che possono orientare verso una vita migliore, capace di eliminare il ripiegamento su di sé dei singoli e la rassegnazione delle moltitudini. Questa eccezionale stagione di pensiero è anche mostrata in rapporto alle successive metamorfosi dell’individualità e al senso dei conflitti che lacerano e articolano le loro e le nostre vicende.