Dopo un capitolo introduttivo, l'autrice illustra i due modelli teorici più recenti che si propongono come quadro interpretativo generale dei risultati di ricerca. I successivi tre capitoli illustrano le ricerche focalizzate sulle caratteristiche del messaggio, della fonte e del ricevente. Seguono due capitoli che analizzano, con l'aiuto di una serie di modelli noti in ambito psicosociale, i rapporti tra cambiamento cognitivo, cambiamento di atteggiamento e cambiamento di comportamento. In questa sede vengono esaminate anche le tecniche utilizzate prevalentemente nelle strategie di vendita. L'ultimo capitolo considera alcuni fondamentali settori di applicazione dei risultati raggiunti dagli studi sulla persuasione: la pubblicità, la politica, i mass media.
Il libro si apre con un'analisi della storia economica italiana dal dopoguerra a oggi, e mostra come si sia verificata una crescita formidabile dell'imprenditorialità privata, accompagnata però, a partire dagli anni Settanta, dal tracollo dell'economia pubblica. Questo sguardo storico permette di misurare i limiti della nostra cultura economica e di indicare nei principi fondanti dell'Unione europea le linee-guida delle riforme necessarie. Dopo aver ripercorso il processo di integrazione comunitaria, l'autore rivela come in Germania, Francia e Inghilterra la crescita dell'economia si sia innestata su modelli statali differenti tra loro, ma sostanzialmente basati su un rapporto più equilibrato fra centro e periferia.
Una delle principali novità che si sono osservate nel nostro ordinamento è data dal progressivo moltiplicarsi di autorità indipendenti, esemplificate dalla più nota di esse, l'autorità antitrust, garante della conoscenza e del mercato. Quali sono le caratteristiche di questi organismi? In primo luogo, essi non fanno pienamente parte dell'esecutivo, essendo sottratti agli indirizzi del governo. Inoltre non sono collocati in ordine gerarchico, e sono generalmente connesse a organi stranieri o sovranazionali equivalenti, superando così i limiti territoriali dello Stato al quale appartengono. Le autorità indipendenti pongono quindi in dubbio molti principi degli attuali assetti costituzionali.
Questo libro nasce dalle riflessioni suscitate nell'autore dal libro di Giovanni Paolo II "Varcare la soglia della speranza" e dall'intenso rapporto maturato negli ultimi anni con la comunità di Sant'Egidio. Il centro della riflessione di Levi è il possibile rapporto tra le "due fedi", cioè in primo luogo tra la fede cristiana e la "speranza" laica: per lui ebreo non credente e quindi particolarmente sensibile alle ragioni delle minoranze, alle verità non sancite dal dogma, diviene urgente cercare di osservare in profondità come le due fedi possono confrontarsi, ognuna col proprio apporto di moralità, di apertura verso gli altri, di appassionata ricerca di una ragione che giustifichi e riscatti l'azione dell'uomo nel mondo.