La prima parte ripercorre il dibattito sul potere di comunità. La seconda parte affronta il tema della cultura civica e approda alla specificità del caso italiano. Nell'ultima parte sono presentati protagonisti e fenomeni distintivi della politica locale: i partiti e i movimenti sociali nel rapporto, spesso conflittuale, tra centro e periferia; il clientelismo, le istituzioni locali; le politiche pubbliche decentrate.
Il terzo settore costituisce uno spazio sociale autonomo non identificabile né con lo stato né con il mercato, che segnala un ruolo crescente della società civile rispetto alla sfera politica e a quella economica. Lo sviluppo del nonprofit apre dunque nuovi scenari che non possono però essere esaltati indiscriminatamente. Non si tratta cioè di un modello antagonistico a quello del welfare come vorrebbero alcuni. E' possibile invece prospettare un diverso "welfare mix" in cui lo stato conservi la programmazione e il finanziamento delle politiche sociali, mentre alle organizzazioni nonprofit sia affidata la gestione diretta dei servizi.
Oggi le scienze della mente sono divise tra due paradigmi contrapposti: sulla base dell'analogia tra mente e computer, il primo paradigma concepisce la mente come una macchina manipolatrice di simboli, ignorando il sistema nervoso e tutto il corpo nella loro fisicità; il secondo paradigma ritiene che la mente possa essere compresa solo attraverso modelli interpretativi direttamente ispirati alla fisicità del sistema nervoso e del corpo. L'autore descrive una serie di simulazioni che mostrano in che modo i modelli proposti consentono di studiare capacità cognitive più complesse per arrivare all'evoluzione culturale e tecnologica e all'organizzazione economico-politica delle società umane.
Frutto del lavoro di un gruppo di psicologi che lavora da anni sulle tematiche dell'orientamento, questo libro accompagna lo studente nella costruzione del proprio percorso decisionale e, sulla base di esempi concreti e situazioni reali, insegna a organizzare le alternative possibili, stabilire delle priorità, valutarle alla luce delle proprie inclinazioni, arrivare alla decisione finale sia che riguardi il mondo del lavoro che quello universitario.
L'autore illustra le caratteristiche che hanno contrassegnato il nostro sistema di giustizia costituzionale: il modello prescelto dai padri costituenti, la sua evoluzione nel tempo, la tipologia delle sentenze emesse dalla Corte e i suoi criteri di giudizio, gli strumenti a disposizione, il rapporto con gli altri poteri. La Corte ha via via consolidato il suo ruolo nella protezione dei diritti di libertà fondamentali. Agendo nelle successive fasi della sua attività come motore delle riforme e come mediatore dei conflitti sociali e politici la Corte ha operato attraverso un'applicazione sempre più estesa e penetrante del principio di uguaglianza. E quale potrebbe essere oggi il suo ruolo in una stagione di riforme istituzionali?
Non una storia del fascismo e del nazismo, bensì un bilancio puntuale dei tratti che li apparentarono, e delle singolarità rispettive. Grande attenzione è data anche al parallelo sul governo dell'economia, incluse l'agricoltura, l'autarchia e la mobilitazione economica; al rapporto dei due regimi con la cultura e la società, al rispettivo grado di consenso, infine al modo in cui nazismo e fascismo affrontarono la sfida della guerra.
A guardarle da vicino le cifre del made in Italy ci restituiscono l'immagine di una realtà economica ricca, dinamica e variegata. Oltre che nella moda l'Italia infatti vanta un alto grado di specializzazione per qualità, innovazione, design e prezzi competitivi nei macrosettori arredo-casa, tempo libero, alimentazione, utensileria e meccanica strumentale. Ma ciò che rende particolare il made in Italy sullo scenario della competizione globale è l'essere riuscito a valorizzare le molteplici tradizioni artigianali del nostro paese. Un arcipelago di piccole e medie imprese che ha tradotto in produzione industriale antichi mestieri, ha saputo esportare i nostri prodotti arricchendoli di quel valore aggiunto che è il marchio made in Italy.
Il bilancio dell'azione rivoluzionaria e una sintesi della più recente storiografia in argomento: è quanto si propone l'esposizione di Forrest, che discute le ragioni politiche e sociali per cui nell'89 s'innesca il processo rivoluzionario e valuta in particolare l'apporto popolare. Esamina poi da un lato l'aspetto politico della rivoluzione, le fazioni in conflitto, le riforme costituzionali e amministrative tentate e attuate, e dall'altro l'opera di riforma dell'ordine sociale.
Le classi politiche sono centrali in tutti i sistemi e inevitabilmente nelle democrazie contemporanee qualsiasi discorso, anche critico, sulla classe politica si intreccia con il ruolo dei partiti, il problema della rappresentanza e il funzionamento della democrazia stessa. Infatti, le classi politiche contemporanee sono sostanzialmente di estrazione partitica e si collocano prevalentemente in ruoli parlamentari e di governo. Questo volume illustra le modalità con le quali esse si formano, funzionano, si ricambiano e analizza le soluzioni che vengono proposte per migliorarne la qualità, controllarne il potere e favorirne il ricambio.