Socrate è stato il primo filosofo a sottrarre la filosofia all'esclusiva dimensione metafisica per metterla a contatto con la concreta esperienza umana. L'ha condotta quindi a riflettere sulla vita e sui costumi, sul bene e sul male. Il volume ricostruisce il pensiero del filosofo ateniese attraverso i temi della religiosità, della filosofia, della politica e del rapporto tra la filosofia e la vita. Sullo sfondo, un'esemplare vicenda umana: la vita, tutta ispirata al rigoroso ossequio delle leggi, e la morte, seguita ad una condanna ingiusta, che da sempre rappresentano, nella cultura occidentale, il modello stesso della serena fermezza del saggio.
Giochi infantili, abbigliamento, linguaggio, ruoli sociali: in tutte queste dimensioni, e in moltissime altre, il genere (l'identità sessuale) connota le nostre vite in modo multiforme, più o meno sottile, più o meno eclatante, al punto che finisce per essere considerato come un dato "naturale" e per scomparire ai nostri occhi. Ma l'esperienza esistenziale e sociale dell'essere uomo e quella dell'essere donna sono tutt'altro che scontate e certamente non riconducibili al mero fattore biologico. Riconoscere l'influenza dei fattori psicosociali nelle differenze di genere è dunque il primo passo non solo verso una comprensione meno univoca dei rapporti interpersonali, ma anche verso possibili strategie di cambiamento.
La diffusione di nuovi strumenti tecnici, il conseguente emergere di nuove opportunità professionali, la continua modificazione quantitativa e qualitativa dell'interazione uomo-tecnologia hanno portato a radicali cambiamenti nella forma e nella sostanza dell'esperienza lavorativa. In questo volume l'autore prende in esame le modalità di interazione con le nuove tecnologie, i processi sociali, cognitivi e affettivi che esse chiamano in causa, le possibilità di migliorare l'usabilità delle nuove macchine, la progettazione di nuovi modelli organizzativi dell'attività lavorativa.
Questo volume propone un panorama delle diverse scuole di pensiero che hanno improntato lo studio delle relazioni internazionali, dai classici fino alle proposte teoriche più recenti (Huntington, Rosenau, Fukuyama), di cui sono evidenziati punti di forza, sviluppi, contrapposizioni. Ne emergono due tendenze complementari ma concorrenti: da un lato l'approccio stato-centrico, per il quale gli stati sono comunque i protagonisti principali sulla scena politica internazionale; dall'altro l'approccio transnazionalista, i cui sostenitori ragionano in termini di politica mondiale.
Il problema con cui il pensiero politico dell'epoca moderna deve confrontarsi è lo sviluppo dello stato; sia che lo accompagni sia che lo contrasti, l'elaborazione teorica si trova a fare i conti con questo aumento del potere, che da dominio personale nel Medioevo evolve verso l'assolutismo monarchico. L'esposizione di Reinhard segue dunque questo filo conduttore storico, partendo dal primo grande teorico moderno della politica, Machiavelli, per terminare con le dottrine dell'Illuminismo e la Costituzione americana.
Il libro traccia a grandi linee il processo di nascita e affermazione delle industrie culturali in Italia tra la fine dell'Ottocento ad oggi. Dopo una premessa sul sistema scolastico post-unitario, Forgacs studia la produzione, la distribuzione e la ricezione dei prodotti culturali: teatro, stampa quotidiana e periodica, produzione libraria, spettacoli popolari, fumetti, cinema, radio e televisione vengono passati in rassegna utilizzando e discutendo dati come quelli sull'alfabetizzazione o sulla vendita dei giornali, oppure tracciando le vicende proprietarie di testate e case editrici, o ricapitolando le relazioni tra industrie culturali e potere politico.
I padri dei giovani d'oggi hanno vissuto la loro giovinezza all'insegna di un forte intreccio tra pubblico e privato, tra impegno politico e "rivoluzione" sessuale. Cosa resta di tutto ciò nelle giovani generazioni? In particolare, come vivono la sessualità i giovani d'oggi? L'indagine di Franco Garelli, che si basa su un vasto campione di giovani tra i 20 e i 24 anni, disegna uno scenario abbastanza articolato, coerente con quello di una società pluralistica in cui la soggettività dei valori e l'autonomia delle scelte individuali si manifesta in molti campi.
Il volume raccoglie cinque saggi che affrontano alcuni nodi importanti di natura etica che riguardano l'economia di mercato. Si tratta di riflessioni di ampio respiro, tra la filosofia e l'economia. Filo conduttore dei diversi temi affrontati - libertà, identità, finanza, valori occidentali e valori asiatici, successo economico - è la "ricchezza della ragione". E' solo con la ragione, dice Sen, che possiamo individuare, nel mondo globalizzato, il modo giusto e più rispettoso per entrare in conttatto con gli altri popoli, altre culture, altre istanze sociali. Lasciandosi alle spalle il riduzionismo economicista, l'autore ci invita ad esercitare la ragione per liberare la nostra "immaginazione morale", ciò di cui più manchiamo.
In questo nuovo libro Ariel Toaff affronta un capitolo eccentrico ma insospettabilmente interessante di storia sociale dell'alimentazione: le abitudini alimentari degli ebrei italiani tra la fine del Medioevo e la metà dell'Ottocento. La cucina ebraica è determinata fondamentalmente dalle prescrizioni religiose, che proibiscono il consumo di determinati cibi e impongono procedure particolari di preparazione (ad esempio, di macellazione delle carni) perché il cibo sia idoneo, o "kasher". Ma al di là dei divieti, la cucina ebraica aveva comunque tradizioni proprie: ricorrendo a una vasta mole di documentazione originale (epistolari, dizionari, manuali, ricette), l'autore ricostruisce il variegato menu della tavola ebraica, dal vino alle carni, ai molti modi di preparare l'oca (il "maiale degli ebrei"), ai formaggi e ai pesci, alle paste e ai dolci. Il racconto si allarga poi a includere una ricostruzione della cucina e degli usi a tavola nelle case degli ebrei, ai pranzi delle occasioni e delle feste, al carnevale di Purim.
Giornalisti si nasce o si diventa? E quante diverse tipologie di giornalisti esistono? Questo volume risponde alle domande che ciascuno si pone di fronte a una professione spesso molto ambita, ma poco conosciuta: qual è l'attività quotidiana del giornalista, dove lavora, con quali tempi e quali ritmi. E ancora: come si diventa giornalista, quali regole governano la professione. Agli indirizzi utili e alle informazioni sulle iniziative formali da intraprendere si affiancano consigli su come muoversi nell'ambiente: strategie di fondo e piccole astuzie quotidiane per accompagnare il lettore alla scoperta dell'universo giornalistico.