Il linguaggio è un sistema comunicativo di straordinaria complessità, eppure il bambino impara a parlare la lingua materna in un tempo relativamente breve, entro i primi tre-quattro anni di vita. Un processo che è fonte inesauribile di meraviglia e di grande interesse scientifico. Questo volume tratta i diversi aspetti dello sviluppo linguistico in condizioni sia normali che patologiche. Un manuale non soltanto per gli studenti di corsi specificamente riservati all'oggetto della trattazione, ma anche per quanti operano a vario titolo nel campo del linguaggio (logopedisti, terapisti della riabilitazione, psicologi clinici, neuropsichiatri), nonché per educatori ed insegnanti desiderosi di conoscere meglio la conquista della padronanza linguistica.
Il volume fa ricorso a una vasta messe di diari e memorie. Molti ebrei hanno infatti scritto della propria esperienza e lasciato minute cronache degli accadimenti. Rielaborando questo materiale Corni ha ricostruito tutti gli aspetti della vita quotidiana nei ghetti e le reazioni dei singoli e delle comunità alla persecuzione. Ne esce un libro terribilmente eloquente sugli indicibili disagi materiali (il sovraffollamento, la fame, il caroviveri), sulle violenze naziste, ma anche sull'autogoverno dei ghetti e la funzione spesso equivoca che lo Judenrat e la polizia ebraica esercitavano, sui tentativi di resistenza, infine sulla difficoltà, talora insuperabile, di preservare la propria dignità in condizioni estreme.
Il volume esplora il tema del rapporto tra politica e religione, ovvero della tutela della libertà religiosa. L'analisi è condotta sia per linee generali, sia con riguardo a singoli ordinamenti emblematici. L'autore individua una tendenza espansiva della libertà religiosa considerata oggi in occidente un diritto fondamentale dell'uomo. Resta un interrogativo per il futuro: sarà possibile un dialogo con l'altra parte del mondo, quella dei fondamentalismi islamici per il quale il testo sacro è codice universale?
Dalla fine del Settecento il percorso dell'ebraismo è stato caratterizzato da una serie di migrazioni da una cultura all'altra, dallo shtetl alla metropoli, da Oriente a Occidente. Gli ebrei orientali in Europa si sono trovati ad affrontare un destino spesso tragico e singolare. Gli intellettuali ebrei occidentali, invece, sono andati alla ricerca di possibili radici perdute e comunque di una prospettiva diversa verso Oriente. Questo volume si confronta con una serie di problemi connessi alla questione del rapporto fra Est e Ovest in prospettiva ebraica.
Che cos'è esattamente la sociologia? Questa breve introduzione vuole raccontarlo a chi non si è mai accostato a tale disciplina. Dopo averne circoscritto l'oggetto e ricostruite le origini, Cavalli riprende i temi classici della sociologia - ordine, mutamento, conflitto e integrazione sociale - facendo riferimento alle figure dei fondatori, da Comte a Durkheim, Weber, Marx e Pareto, per giungere poi ad illustrare le tendenze teoriche contemporanee. Tramontate le grandi narrazioni ideologiche capaci di dare certezze, la sociologia può oggi essere utile strumento di navigazione in un mondo sempre più incerto.
Che cosa significa essere ebrei? Nel rispondere a questa domanda il volume ricostruisce la storia del popolo ebraico, della sua religione e della sua cultura. Una vicenda iniziata 2000 anni prima della nascita di Cristo con l'insediamento di una tribù semitica nella terra di Canaan. L'esperienza dell'esilio, la distruzione del tempio di Gerusalemme ad opera dei romani, la diaspora, l'Olocausto, le sfide attuali: momenti fondamentali di un percorso che gli autori seguono con acume ed empatia, organizzando il racconto sul doppio registro degli eventi storici e delle correnti di pensiero teologico e filosofico mettendoci così in contatto con una delle tradizioni culturali che più hanno impregnato la nostra civiltà.
Autentica culla della civiltà, l'Atene dell'età classica vive nel nostro immaginario per aver prodotto da un lato una fioritura filosofica, artistica e letteraria insuperata, dall'altro una forma di governo in cui si situano le origini dei sistemi democratici moderni. Muovendo dal sorgere e dallo sviluppo della democrazia ateniese nel VI sec. a.C., il volume ricostruisce gli anni della vittoriosa resistenza contro i persiani, il periodo della prima lega delioattica e i drammatici avvenimenti della guerra del Peloponneso, il conflitto che oppose i potenti sistemi di alleanze creati da Atene e Sparta e che inflisse le più grandi sofferenze al popolo greco.
È diventato quasi un luogo comune attribuire alcuni dei più diffusi disturbi a fattori di origine psicologica. Ma, come spiega questo libro, le cose non sono così semplici. Un'appendicite non può essere curata sul lettino dello psicoanalista e un'ulcera, cicatrizzata da una terapia intensiva, può riaprirsi se il paziente non modifica il suo stile di vita. Nella salute come nella malattia entrano sempre in gioco i diversi fattori bio-socio-psicologici che caratterizzano l'essere umano. In questo senso tutti i disturbi sono psicosomatici. Compito del terapeuta è valutare la situazione da più prospettive, privilegiando l'una o l'altra a seconda dei diversi momenti e dei bisogni del paziente.
Chi vincerà le prossime elezioni? Questo libro non lo dice, ma aiuta a capirlo. Come? Descrivendo e analizzando il fattore decisivo per la prevalenza dell'uno o dell'altro schieramento: la conquista degli astenuti. E' stata infatti l'assenza dalle urne di alcuni e il ritorno di altri ad avere determinato, molto più che altri elementi, il risultato delle passate consultazioni. E così sarà anche per le prossime.
Dopo aver a lungo lavorato sulle diverse fasi del concilio, il gruppo internazionale di studiosi che promuove la "Storia del Vaticano II" propone una serie di studi sulle fasi finali di quell'evento cruciale per le chiese e le società. I saggi qui raccolti, presentati nel colloquio di Klingenthal (Strasbourg) nel 1999, esaminano il passaggio conclusivo del Vaticano II, le valutazioni teologiche che prendono forma nel 1965 e i programmi "in fieri" per l'imminente post-concilio. Grazie a fonti di prima mano e per lo più inedite, vengono in luce i diversi volti della fine del concilio: preoccupazione e speranza, sollievo e delusione, agitano i protagonisti del concilio e predispongono gli elementi di quella che sarà la ricezione. I saggi di Giuseppe Alberigo (Bologna), José Oscar Beozzo (Sao Paulo), André Birmelé (Strasbourg), Joseph Famerée (Louvain-La-Neuve), Peter Hünermann (Tubingen), Joseph A. Komonchak (Washington DC), Pierre C. Noel (Québec), Gilles Routhier (Québec), Giuseppe Ruggieri (Catania), Silvia Scatena (Bologna), Claude Soetens (Louvain-La-Neuve), sono raccolti dai due curatori, cui si deve la stesura dell'introduzione e delle conclusioni.