Per il catechismo significa soprattutto non nominare il nome di Dio senza rispetto e non bestemmiare. In realtà, nella sua formulazione più autentica, il comandamento biblico vieta di servirsi del nome del Signore per coprire ogni forma di ingiustizia: dal giurare il falso alle giustificazioni dell'oppressione, alle guerre sedicenti giuste. In un non lontano passato gli Stati moderni hanno definito giuste le loro guerre trovandone la legittimazione anche in simboli religiosi; e ancor oggi, in età globale, il connubio tra Dio e violenza resta più che mai all'ordine del giorno. Il nome di Dio continua perciò a dirsi in molti modi carichi di ambiguità, mentre la sua santificazione - prospettata nel "Padre Nostro" - dovrebbe essere uno spazio di libertà e rifrangersi nella costruzione di relazioni umane pacificate.
Alla competizione per la globalizzazione concorrono oggi tre principali candidati: l'Occidente, l'Islam e l'Asia orientale. Nessuno è in grado di prevedere il risultato di questa gara. Imbrigliati in forme di pensiero che scaturiscono dal colonialismo dei secoli XVIII e XIX, rischiamo di vedere la globalizzazione come mera espansione dell'influenza occidentale. In realtà è in corso una sostenuta islamizzazione (un quinto della popolazione mondiale è oggi di fede musulmana) mentre nel management e nelle relazioni industriali si assiste ad una crescente diffusione di tecniche organizzative asiatiche. È dunque improbabile che ci si stia dirigendo verso una singola cultura mondiale e cosmopolita. Il volume ricostruisce le sette maggiori tradizioni giuridiche presenti nel mondo, "figlie" di quelle religiose (indigena, talmudica, islamica, hindu, confuciana, civil law, common law). Di ognuna vengono esaminate le concezioni fondamentali, le istituzioni, il metodo, le affinità reciproche e le divergenze.
L'approfondita ricerca di Caravale mette a fuoco la vicenda biografica e l'itinerario intellettuale del fiorentino Francesco Pucci (1543-1597). Stabilitosi ventenne a Lione per praticare la mercatura, nello stimolante ambiente lionese Pucci maturò la decisione di dedicarsi "allo studio delle cose celesti ed eterne", e da allora visse in Francia, in Inghilterra, in Olanda, in Polonia, a Praga elaborando e discutendo un suo ideale di religione universale che tuttavia non trovò ascolto nei differenti ambienti religiosi protestanti in cui visse. Tornato al cattolicesimo, volle rientrare in Italia per presentare al papa le sue tesi, ma venne imprigionato e condannato a morte per eresia. Lo studio di Caravale, che si avvale anche di lettere inedite, mette in luce in particolare il peso fondamentale della formazione italiana di Pucci, ricostruisce il contesto in cui maturò la sua proposta politica e religiosa e spiega le ragioni del suo fallimento.
Come e quando ci si scopre gay e lesbiche? Cosa vuol dire omosessualità nelle altre culture? E cosa accade nelle specie animali? Se nell'Ottocento l'omosessualità era ancora considerata una malattia, oggi viene definita una variante dello sviluppo, ed è diventata una condizione sempre più visibile nelle società moderne. Lesbiche e gay si confrontano con un contesto meno ostile - anche se pregiudizi e discriminazioni persistono talora in forme subdole -, formano coppie e famiglie e scelgono di rivelarsi sul luogo di lavoro. Nel volume si considerano i molti aspetti dell'omosessualità nel mondo odierno, mettendo anche in luce analogie e diversità di comportamenti tra gay e lesbiche all'interno della comunità.
Iniziate nel 1095, quando papa Urbano II durante il concilio di Clermont decise di intraprendere la guerra santa per la liberazione di Gerusalemme, facendo appello ai fedeli, le crociate divennero un aspetto caratterizzante della cristianità occidentale. Delle otto spedizioni che ebbero luogo fra l'XI e il XIII secolo, le prime quattro coinvolsero direttamente l'impero bizantino. Il volume dà conto dei riflessi pesanti che ebbero su di esso: saccheggi e devastazioni culminarono infatti nel 1204 nella conquista stessa di Bisanzio e nella formazione di un impero latino.
Un'energia di origine antichissima, che meglio di altre rappresenta l'Italia: la geotermia è entrata infatti sulla scena mondiale con il piccolo centro toscano di Larderello, e dall'Italia, rimasta per decenni l'unico produttore, si è diffusa in altri paesi. Oggi però, mentre le tecnologie associate allo sfruttamento delle fonti energetiche rinnovabili più note e finanziate, come l'eolico e il solare, stanno rapidamente progredendo, la geotermia occupa ancora un ruolo di nicchia. Ma il calore geotermico è una fonte che potrebbe contribuire notevolmente a ridurre la dipendenza dalle fonti fossili e le emissioni inquinanti. Nel volume si spiega come sfruttarla, quali sono i suoi effetti sull'ambiente, quanto costa, quali prospettive offre.
Il volume, ripresentato in edizione completamente aggiornata, ripercorre la storia dell'Unione europea, riservando particolare attenzione alle istituzioni comunitarie e al loro funzionamento. Commissione e Parlamento, Consiglio dei ministri, Corte di giustizia e Banca centrale europea svolgono infatti un ruolo di primo piano nel governo dell'Unione, hanno poteri un tempo attribuiti ai singoli stati e sono destinate a incidere sempre più nella vita dei cittadini. Si esaminano infine le politiche e i cambiamenti che, dopo i referendum sulla Costituzione e l'apertura dei negoziati per l'ingresso della Turchia, vanno delineandosi sul futuro dell'Europa anche nei suoi rapporti con il resto del mondo.
Un comandamento contraddetto da millenni di storia poiché oggi come un tempo regna la convinzione che in determinate circostanze uccidere sia giusto e necessario. L'omicidio è una costante antropologica dello spirito umano, un marchio sanguinario della specie: Caino inaugura biblicamente la storia assassinando Abele. Ma cosa Caino uccide in Abele? L'individuo-persona, la discendenza secondo la concezione ebraica, la sacralità della vita secondo il cristianesimo, la "nuda vita" dello sterminio, quella considerata mero funzionamento biologico nelle attuali discussioni sul fine-vita? In queste domande sono i nodi di un comandamento su cui si scontrano oggi ragioni biopolitiche, teologiche e scientifiche. È possibile restituire uno statuto assoluto alla proibizione dell'omicidio?
Il volume affronta il problema della costituzione intersoggettiva della validità nella fenomenologia husserliana, analizzando la verificabilità di una dinamica immanenza-trascendenza che, a partire da Ich-Pol, cerca di risolversi nell'Alter. Il lavoro mostra le difficoltà di una siffatta dinamica verso la trascendenza, confinando l'Io in una immanenza insuperabile, fin dal primo passo costituito dalla complementarietà, rivelatasi contraddittoria, tra intuizione eidetica ed entropatia. Si evidenzia, quindi, il carattere esclusivo di una fenomenologia dell'immanenza che non riesce a dispiegarsi su un piano trascendente, negando l'interrelazione tra Io e Altro e, di conseguenza, la costituzione di una comunità intermonadica da questa coppia dipendente che, nel corso dell'opera husserliana, si muove tra entropatia, analogon, "accoppiamento originario" e, infine, Lebenswelt. Le soluzioni che Husserl presenta, questa è l'ipotesi proposta nel libro, condannano ad una condizione di irreversibile immanenza l'intero cammino fenomenologico dell'Ich-Pol, compromettendo, dunque, la possibilità stessa di una costituzione intersoggettiva della validità.
L'interdetto di questo comandamento nella cultura biblica non vieta la produzione d'immagini, ma il loro uso improprio, la loro elevazione a divinità. Non si possono adorare altri dei e non si può adorare Dio al modo degli altri, ossia rendendolo immagine-feticcio. Non solo: le storiche dispute religiose in ambito cristiano su questo divieto hanno investito anche il tema della differenza fra l'autentico sacramento della presenza divina e il segno magico o superstizioso, come l'amuleto e il feticcio. Oggi il problema dell'idolatria non si è esaurito, ha solo trovato la sua metamorfosi banale nella proliferazione di nuove icone e idoli di massa prodotti dai media. Come distinguere ancora l'incanto dell'immagine sacra e artistica dalla perversione del feticcio?
Dell'immaginario dell'Occidente fanno parte Crono che divora i propri figli e il digiuno del Venerdì santo; le grandi carestie e i serial killer che si nutrono delle loro vittime; i volti di bambini denutriti e i paté della nouvelle cuisine; i cibi spazzatura e i corpi emaciati di modelle anoressiche. Il cibo, come drammatica necessità o come nemico da rifiutare, è un'ossessione che abita da sempre la nostra vita. Al problema della sua mancanza si è sovrapposta, nei paesi ricchi, l'attenzione maniacale per un cibo non contaminato e salutare, e accanto alla filosofia dello slow food che detta le regole del bon ton alimentare si è diffusa l'ombra nera di una patologia che porta alla morte. Un excursus appassionato di un verbo che ha segnato la storia dell'umanità.
Nata nel 1950 per iniziativa della corrente cristiana, dopo la fine dell'esperienza unitaria nella CGIL, la CISL, contro ogni previsione, anno dopo anno, diventa una grande organizzazione sindacale con oltre quattro milioni e mezzo di associati. Questo libro ne racconta e interpreta il cammino mettendo in rilievo gli aspetti e gli snodi fondamentali. Puntando sull'autonomia dell'azione sindacale, contro la tradizione del sindacalismo politicizzato prevalente in Italia, la CISL esprime una strategia nuova, vicina ai sindacati delle democrazie occidentali, che influenza decisamente le relazioni industriali del nostro paese. Ne sono capisaldi: la relazione stretta e positiva fra sviluppo economico e miglioramento delle condizioni del lavoro dipendente, il primato della contrattazione collettiva rispetto alla tutela legislativa, il legame fra salario reale e produttività, la formula della collaborazione negoziata fra impresa e sindacato e della partecipazione dei lavoratori alla vita dell'impresa.