Il volume offre uno sguardo introduttivo alla bioetica, disciplina preposta a indagare l'agire umano inerente alla vita e valutare la il/liceità degli interventi condotti sui processi vitali. Il testo si suddivide in tre sezioni: la prima espone i fondamenti della disciplina, la seconda tratta alcune questioni bioetiche specifiche, la terza presenta la bioetica animale e ambientale, che indagano l'agire umano in relazione alla vita non umana.
Il testo indaga l'enigma della sessualità umana in chiave interdisciplinare, convocando le ricerche, gli autori e le scuole di pensiero più influenti in ambito neuroscientifico, psicologico, filosofico e teologico. La rassegna critica delle diverse posizioni offre la cornice entro cui indagare la condizione transgender e omosessuale, e dischiude il superamento del paradigma biologistico e culturalista, rispettando la complessità della sessualità umana, ma anche il suo irriducibile carattere personalistico.
Il libro di Tullio Proserpio insegue la speranza, tra le pieghe dei libri di teologi come Jurgen Moltmann ed Ernest Bloch, o tra le corsie dell'ospedale in cui opera da tantissimi anni, incontrando centinaia di persone e lasciandosi interrogare e interpellare dalle domande vere che abitano il cuore degli uomini, delle donne e dei bambini chiamati ad affrontare una malattia importante come il cancro. Tullio Proserpio non si accontenta però della testimonianza ma prova ad indagare il peso della speranza nel percorso terapeutico con una ricerca sul campo di cui il libro dà conto.
L'esperienza della malattia pone interessanti quesiti teologici; il più spontaneo si riferisce alla relazione tra malattia e peccato; solo successivamente ne insorge un altro: è possibile tener ferma la fede nella condizione di malattia, e in generale di sofferenza estrema? La malattia minaccia di estenuare la capacità di volere, e dunque la libertà, l'attitudine a volere, e prima ancora l'attitudine a credere. È necessaria allora una riflessione antropologica più fondamentale: come pensare il rapporto tra il patire e l'agire; più in generale, tra il momento passivo o emotivo dell'esperienza e il momento pratico? Il tema fondamentale sotteso alle questioni appena enunciate, sembra essere quello della crisi di senso indotta dall'esperienza della malattia. Per queste ragioni si è intrapreso un viaggio tra i teologi contemporanei che hanno affrontato il tema della malattia in rapporto con la coscienza credente. Il percorso ha portato alla concreta necessità di cercare nuovi intenti antropologici e culturali che veicolino la fede e l'annuncio del vangelo nella nostra epoca e nella nostra società.