La misteriosa fortuna che la sorte assegna all'orfano Pip, il suo altezzoso rifiuto dei vecchi amici, le sventure e le sofferenze che segnano il suo percorso esistenziale verso una consapevole maturità costituiscono la base di un racconto dove il senso di colpa e la violenza si fondono con spunti grotteschi nei quali la commedia assume connotazioni caustiche e crudeli. Dal momento in cui, nelle spettrali paludi del Kent, Pip si imbatte in Magwitch, un forzato evaso, fino all'ultimo incontro con la bella e cinica Estella che suscita in lui sterili emozioni e turbamenti, il lettore si trova coinvolto in una vicenda tanto drammatica quanto affascinante.
Un postino di Civitavecchia riesce a sollevare carichi pesantissimi, un solitario cowboy usa il pianoforte come arma, un mistero avvolge "I promessi sposi" di Manzoni... Personaggi bizzarri, situazioni imprevedibili, finali a sorpresa: Gianni Rodari costruisce un percorso fra vizi e virtù del nostro vivere quotidiano; non intende dare lezioni né trasmettere nozioni, ma i mille fuochi d'artificio del suo linguaggio e l'ironia sui modi di dire convenzionali sono un costante motivo di divertimento e di riflessione per piccoli e grandi lettori. Età di lettura: da 11 anni.
Margot ha una bella gatta da pelare, anche se la mamma le dice "ti abituerai": dopo un girotondo di fototessere da fare con urgenza, questionari da riempire con pignoleria, valanghe di acquisti dal cartolaio e incertezze in tema d'abbigliamento, sta per affrontare il grande debutto in prima media. E sapete cosa significa avere di fronte un prof a cui dover dare del lei? E materie sconosciute? E compagni imprevedibili? Ma è in gamba Margot: è destinata a contagiare tutti con i suoi divertenti "alfabeti" passati sottobanco, e a diventare la grande timoniera della classe. Età di lettura: da 10 anni.
Per i Rebels l'estate è finita! Riprende la scuola, inizia il campionato e, soprattutto, ricominciano i problemi. Oltre ai compiti e agli allenamenti della coach Mighty Keira, infatti, Gates e Diego devono affrontare anche due vecchie conoscenze, Blocco e Clyde: i due bulli hanno scontato la loro squalifica e faranno di tutto per portare discordia tra i Rebels, e batterli. E intanto, per Diego, il sogno di vestire la maglia della nazionale continua... Età di lettura: da 10 anni.
Ci sono dispetti che non si possono evitare. Quando vuoi bene a un'amica, ma lei ti detesta, quando il tuo fratellino è troppo viziato o il mondo intero ti vuole diversa. Allora i dispetti sembrano dolci come confetti. Basta non farne indigestione! Età di lettura: da 6 anni.
Thia è un'isola, ma forse no. Di certo è la prigione senza sbarre in cui vivono Amalia e Nazario, due ragazzi che sanno puntare lo sguardo oltre la recinzione d'acqua e di pregiudizio che iniziano a sentire stretta. La loro smania d'andarsene li avvicina a Flora e Corrado, l'una piena di rabbia sopita e l'altro reso inetto dalla ristrettezza delle proprie vedute. Si avvicinano guardinghi gli uni agli altri, superando la barriera della diffidenza fino a mettere le basi di una relazione che è quanto di più vicino a un'amicizia possa nascere in quel luogo. Insieme iniziano a imbastire l'avventura della vita, quella per cui ci si sente disposti anche a morire. Due tentativi di fuga, la rivelazione di un luogo segreto e poi la grande rincorsa verso la libertà. Un traguardo che è lontanissimo guardato a occhi nudi, ma che si fa a portata di mano grazie al filtro delle parole di chi è vissuto prima di noi e ne ha lasciato traccia in una pagina. Età di lettura: da 12 anni.
A metà Ottocento, al confine tra Messico e Stati Uniti, una banda di killers professionisti annienta tutto quello che trova sul suo cammino. Un ragazzo del Tennessee, fuggito di casa, si unisce a una banda di cacciatori di scalpi. La banda ha un regolare contratto per sterminare gli Apaches e lascia dietro di sé una scia di sangue che sembra apparire all'orizzonte come un tramonto infuocato. Fino a quando i massacri diventano imbarazzanti per quelli stessi che li avevano commissionati. Trent'anni dopo l'uomo del Tennessee che da ragazzo aveva attraversato il "meridiano di sangue", ritroverà il giudice Holden, uno della banda, chiamato a leggere la sua ultima, definitiva sentenza.
Scritto subito dopo la seconda guerra mondiale, la Morante con questo romanzo ha iniziato il suo lungo percorso letterario. "O impareggiabile prosapia! Mia madre fu una Santa, mio padre un granduca in incognito, mio cugino Edoardo un ras dei deserti d'oltretomba e mia zia Concetta una profetessa regina. Si fissarono così, in solenni aspetti a me familiari, le maschere delle mie futili tragedie...". Così assediata da tali "magnifiche" ombre, l'io narrante di Menzogna e sortilegio s'incammina verso la necropoli del proprio mito familiare: pari a un archeologo che parte verso una città leggendaria.
Rimasto inedito per quasi trent'anni, questo "romanzo di formazione" traccia con classica serenità compositiva e al tempo stesso con febbrile, convulsa inquietudine testimoniale la storia di un giovane che vive il proprio sofferto distacco dall'età dell'irresponsabilità e dei miti come illusoria scoperta di un "modello di sviluppo" capace di affrancare insieme il suo destino e quello della società. Svincolandosi, o credendo di svincolarsi, dall'abbraccio dolcissimo e micidiale della piccola città in cui è nato, egli imboccherà "la strada per Roma", diventando finalmente adulto. Ma nel suo partire e tornare e ripartire, nell'intrico nevrotico delle sue amicizie e dei suoi amori, c'è l'ambiguità tragica, proiettata sul piano di un'esperienza individuale e gloriosamente "romanzesca", di una generazione e di una società che ha visto morire a poco a poco le passioni e le speranze nate subito dopo la guerra.
Le famosissime avventure del burattino creato da Collodi vengono riproposte in una nuova edizione Einaudi, dopo la prima edizione del 1943 nella collana "Universale Einaudi". Il testo è accompagnato da un'introduzione di Stefano Bartezzaghi dal titolo "Il paese senza balocchi", una prefazione firmata da Giovanni Jervis, una cronologia della vita e delle opere di Carlo Collodi, un testo di Italo Calvino intitolato "Ma Collodi non esiste", pubblicato nel 1981 su "La Repubblica", e da "Play it again, Pinocchio", firmato da Luciano Curreri.
"I Quaderni costituiscono un classico del pensiero politico del Novecento. Gramsci fu un uomo politico e nella politica è da cercare l'unità della sua opera. Anche negli anni del carcere fascista, che ne logorò irrimediabilmente la fibra e ne spense prematuramente la vita, Gramsci fu "un combattente politico", un grande italiano e un riformatore europeo. Nel movimento comunista egli fu l'iniziatore della critica più pregnante dello stalinismo e del marxismo sovietico. Ma il suo pensiero trascende l'orizzonte storico-politico del suo tempo e, quando più passano gli anni e le sue opere si diffondono in contesti culturali lontani da quello in cui furono originariamente concepite, tanto più la sua ricerca si afferma come un "crocevia" delle maggiori "questioni" del nostro tempo: i delemmi della modernità, la soggettività dei popoli, le prospettive dell'industrialismo, la crisi dello Stato-nazione, il fondamento morale della politica".
"Oggi, a quasi cinquant'anni dalla pubblicazione, questo celebre resoconto di un semplice sottoufficiale alpino che si trova a combattere nel settore centrale del fronte russo, proprio quando l'esercito dell'Unione Sovietica sferra il suo potente attacco demolitore, acquista rilievo speciale. Man mano che i fatti narrati si allontanano nel tempo, il diario del sergente diventa più intenso e assume i caratteri dell'esperienza perenne. La testimonianza scritta, rispetto agli eventi storico-geografici da cui è scaturita, intrattiene lo stesso rapporto che potremmo supporre fra la moneta e il suo conio." (Dalla postfazione di Eraldo Affinati)