A 800 anni dall'episodio del primo presepe della storia ideato da San Francesco a Greccio, nel 1223, un libro strenna racconta l'origine e la storia di una delle più amate tradizioni cristiane. Attingendo ai Fioretti e alla vita del santo scritta da Tommaso da Celano e a documenti meno conosciuti, l'autrice ricostruisce la storia del presepe dalle origini alle sacre rappresentazioni del 1300 e 1400 fino agli odierni presepi viventi allestiti ancora oggi in varie località italiane.
Chesterton scrisse questo testo nel 1923, poco dopo il suo passaggio al cattolicesimo. Ma la figura di Francesco gli era familiare fin dall'infanzia. Non è una biografia di stile classico, la sua: è piuttosto un'introduzione a Francesco e al suo mondo, una sorta di «invito alla lettura per gli scettici, a partire da ciò che essi possono comprendere». È quasi una "lezione su san Francesco": ricca, arguta, argomentata. Il lettore, dunque, non vi troverà tutto ciò che si deve sapere sul Santo di Assisi, ma rintraccerà molte cose che potranno permettergli di riscoprirlo in una luce nuova. Francesco, per Chesterton, fu quasi la sintesi di una trasformazione, l'uomo che cambiò con la propria vita il concetto stesso di spiritualità cristiana nel Medioevo, inventandosi una nuova forma di consacrazione, riportando (letteralmente) la fede sulle strade dell'uomo comune e annunciando l'imitazione di Gesù come reale possibilità. In Chesterton Francesco d'Assisi incarna una provocazione assolutamente attuale, per nulla superata; e restituisce anche a noi qualcosa della genuina spontaneità di un mondo di cui abbiamo profondamente bisogno: quello di una fede semplice, libera da troppi orpelli, restituita alla sua essenzialità.