Da sempre la montagna ha rappresentato nell'immaginario dell'umanità un mondo "altro": sede della divinità, punto di contatto tra cielo e terra, covo di spiriti e creature misteriose. Tutte le culture hanno sacralizzato le cime. E non a caso anche l'antropologia, l'arte, la letteratura, la filosofia hanno provato a spiegare l'irresistibile anelito umano nei confronti delle vette. La montagna è metafora di una dimensione ostica rispetto alla pianura, così legata al vivere quotidiano, alle occupazioni e alle comodità. Eppure, questo luogo elevato - in cui si nascondono asprezze, insidie e crepacci - permette sovente a chi decide di "ascendere" di staccarsi dal contesto per guardare dall'alto la pro-pria condizione abituale. In questa scelta antologica, le più belle pagine della letteratura mondiale accompagnano il lettore in un sorprendente tour narrativo in alta quota su picchi, cordigliere e massicci inespugnabili. Brani narrativi indimenticabili, in cui il fascino della montagna diventa soggetto poetico, mostrando come l'ascesa verso le "terre alte" sia paradigma di una ricerca interiore che accomuna le donne e gli uomini di ogni tempo e latitudine.
Stefano Tiozzo faceva il dentista. Oggi è uno dei più accreditati fotografi e documentaristi italiani. Questo libro non è solo una grande travel story, ma un’avventura personale di trasformazione. È l’itinerario di un’anima giovane, che ha cercato a lungo prima di raggiungere armonia, amore e determinazione a lasciare un segno positivo nel mondo. Nella convinzione che niente accade per caso!
Quando un quadro cade da una parete, chi ha deciso che debba precipitare in quel preciso istante? C’era qualcosa di predestinato, o tutto è assolutamente in balia delle coincidenze? Sono le domande con cui Stefano inizia questo percorso.
Alcuni anni fa, sente che l’ossessione per l’aurora boreale non è un capriccio, né il desiderio di un momento. È il suo primo passo verso una più profonda consapevolezza e una nuova visione della realtà. Poi c’è l’odissea Torino-Pechino, una seconda impresa che lo mette in contatto con la Russia. E infine l’India, con l’esplorazione di quel “mondo invisibile” che lo porterà a intensificare il proprio rapporto con la spiritualità, esploso dopo l’incontro con il Maestro Paramahamsa Vishwananda, che cambierà la sua esistenza insegnandogli ad ascoltare quella “voce interiore” in grado di mostrargli la sua nuova rotta.
Nel luglio 1806 François-René de Chateaubriand partì per un lungo viaggio alle radici dell'Antichità, con l'intento di raccogliere "immagini" di un mondo che poi avrebbe raccontato nella sua epopea I martiri (1809). La visita di luoghi celebri, legati alla Classicità e alla fede cristiana e quasi "mitici" per l'epoca, non poté che suscitare in lui profonde riflessioni. Da qui l'idea di metterle per iscritto in un'opera che vide la luce, con il titolo di Itinerario da Parigi a Gerusalemme (1811), dopo un profondo intervento di rielaborazione del Diario aggiornato in loco. Da Parigi, Chateaubriand raggiunse la Terra Santa passando per l'Italia, la Grecia, la Turchia, e rientrando poi attraverso l'Egitto. In questa edizione sono presentate solo le parti dedicate alla Terra Santa, vero e proprio "cuore" del viaggio. Raggiungeremo perciò l'Autore a Giaffa, sulla costa del Mediterraneo, saremo suoi compagni di carovana attraverso la Giudea e arriveremo quindi a Gerusalemme, per visitare ogni angolo di una città così diversa eppure così simile ad oggi. Un classico della letteratura di viaggio che ha ancora molto da dire, come documento storico e testimonianza di un grande scrittore, della sua epoca e di una terra unica.