Sia in Oriente che in Occidente, in particolare con la fine delle persecuzioni dell'impero romano, molti cristiani hanno scelto di testimoniare la propria adesione radicale al regno di Dio costituendosi alcuni in gruppi cenobitici, altri in forme di vita solitaria o anacoretica. Questo volume si presenta come un'antologia di documenti del magistero disposti in ordine cronologico dalle prime decretali fino ai giorni nostri. Arricchita dagli indici (biblico, delle fonti, analitico), l'opera racchiude la memoria di secoli di storia della Chiesa.
"Ero straniero e mi avete accolto" (Mt 25,35): l'uomo è per natura un essere itinerante, eppure la storia ci dice che raramente il migrante è accolto come persona umana. I testi proposti documentano l'attenzione che la Chiesa ha rivolto ai popoli in movimento e offrono elementi preziosi per la costruzione di un'etica e di una pastorale dell'accoglienza, che permetta a tutti di sentirsi pienamente in casa propria nella famiglia di Dio. In un unico volume la raccolta mette a disposizione documenti dei papi (da Leone XIII a Giovanni Paolo II), del concilio Vaticano II, dei sinodi dei vescovi, dei vari dicasteri della Curia romana, della Conferenza episcopale italiana, la legislazione ecclesiastica contenuta nel Codice di diritto canonico e nel Codice dei canoni delle Chiese orientali, nonché alcuni testi originati da dialoghi ecumenici internazionali e locali. Uno strumento di aiuto per affrontare le molte problematiche, pastorali e non, connesse alla crescente presenza di stranieri nel nostro Paese.
Il volume raccoglie le "Letture patristiche" promosse dal Centro di Studi Patristici di Firenze per il ciclo di conferenze 1999-2000. I contributi, opera tutti di specialisti italiani, hanno come oggetto figure e testi significativi nell'ambito dell’esperienza e della riflessione cristiane tra la seconda metà del I secolo e la prima metà del II (Didaché; Lettera di Clemente Romano ai Corinti; Epistola di Barnaba; Martirio di Policarpo; Lettere di Ignazio di Antiochia; Pastore di Erma). L’intento del libro è di offrirsi quale guida a una prima seria conoscenza delle più antiche comunità cristiane attraverso l'analisi di una documentazione storico-letteraria che resta a tutt'oggi una traccia essenziale per ricostruirne i costumi e le concezioni.
La raccolta propone alcuni saggi e discorsi dell’ex maestro generale dei domenicani, la cui chiarezza, profondità e saggezza sono ormai note al grande pubblico. I testi racchiudono un’esperienza di straordinario respiro e una ricchezza di visioni non limitate alla vita religiosa, ma estese alla chiamata apostolica di tutti i credenti.
Il titolo vuole mettere in evidenza la vitalità della vita religiosa oggi, invitando – come suggeriva sant'Agostino – a cantare per vincere la paura, che è la più grande nemica della vita cristiana. "So che questo titolo, Cantate un canto nuovo può apparire inadeguato, poiché nulla di quanto scrivo è realmente nuovo. […] Non ho esitato a impossessarmi di qualsiasi esperienza incontrata durante i miei viaggi e a condividerla. Dopo tutto, sono un frate questuante. La novità del canto consiste nella irrefrenabile novità di Dio, non nella mia" (dalla Prefazione).
Note sull’autore
Timothy Radcliffe op (1945), maestro dell’Ordine dei frati predicatori (domenicani) dal 1992 al 2001, proviene dalla provincia inglese dove ha ricoperto principalmente mansioni di docenza universitaria (è stato per una decina d’anni professore di Nuovo Testamento a Oxford). Sensibile alla dimensione sociale della fede cristiana, è capace di coniugare una straordinaria capacità di percezione dello spirito della modernità con una profonda riflessione teologico-spirituale. Tra i suoi libri, ricordiamo l’ultima pubblicazione I Call You Friends, London-New York 2000.
Ci sono certamente molti modi per parlare della Chiesa. Interpellato dalla rivista Evangelizzare per una rubrica sull’argomento, mons. Luigi Bettazzi ha scelto di farlo accompagnando i lettori attraverso la via del concilio, l’evento che ha generato un modo diverso di concepire la Chiesa e di cui egli stesso è stato diretto testimone da giovane vescovo. Da quei contributi, ampiamente rivisitati, nasce questo volumetto.
Presentando e commentando le quattro costituzioni del Vaticano II, egli ha fatto emergere dai testi i diversi volti della Chiesa, che è ad un tempo comunione, mosaico di doni, in servizio del mondo, in compagnia degli uomini…
Con grande chiarezza si delineano le prospettive aperte dalle grandi scelte conciliari nella pastorale e nella vita del popolo di Dio. Ne scaturisce un ritratto che definisce sì che cosa è la Chiesa, ma insegna anche a vivere una Chiesa così proposta.
Note sull’autore
Luigi Bettazzi ha partecipato alle sessioni del concilio da vescovo neo-ordinato. Era allora ausiliare di Bologna accanto al card. Giacomo Lercaro che al concilio fu uno dei quattro moderatori. È stato poi trasferito alla sede di Ivrea, che ha retto fino al 1999. È stato presidente di Pax Christi italiana e di Pax Christi internazionale.
È noto come la Bibbia sia l’opera più stampata e più letta del mondo. Per scoprire le ricchezze che essa racchiude non è tuttavia sufficiente aprirla con buona volontà o sostenere che è "Parola di Dio". Ogni suo lettore si trova di fronte a una serie di difficoltà oggettive: i riferimenti geografici e storici in essa contenuti sono estranei all’uomo di oggi e immensa è la distanza culturale tra il suo mondo e il nostro.
Una lettura feconda della Bibbia è quindi possibile solo a certe condizioni. Il volume si propone come guida, offrendo alcuni punti di riferimento affinché l’esplorazione di questa specie di "città murata" avvenga senza troppa difficoltà e permetta l’incontro effettivo di ciò che costituisce il cuore dell’esperienza biblica. Attraverso dieci percorsi il volume conduce "dentro" la Bibbia per aiutare a scoprirne il sapore, a mettersi in "stato di lettura".
Note sull’autore
Jacques Vermeylen (Belgio 1942) sacerdote, direttore del Centro di Studi teologici e pastorali di Bruxelles. Ha pubblicato con Cerf (Parigi): Le Dieu de la promesse et le Dieu de l'Alliance (1986), nonché vari saggi all’interno di volumi miscellanei.
Il volume è il secondo di una collana – curata dall’autore assieme a E. Gatz – che, prendendo via via in esame la situazione della Chiesa e del Cattolicesimo nei singoli paesi europei, nel tempo che va dal dopoguerra alla fine del XX secolo, ne offre complessivamente un quadro d’insieme in grado di abbracciare l’intero continente. A tutt’oggi è disponibile il volume di Erwin Gatz e Josef Pilvousek, Chiesa e cattolicesimo in Germania.
La storia della Chiesa cattolica in Italia presentata dall’autore intende essere soprattutto storia "ecclesiale": evita la tentazione di privilegiare la storia politica, che rischierebbe di far identificare la Chiesa con un partito, ma non dimentica che la storia della società civile condiziona e spesso determina anche la storia della società religiosa. La vita della Chiesa è soprattutto segnata dalla vita liturgica, dai modi in cui il messaggio cristiano viene pensato e trasmesso, dall’evoluzione delle associazioni e dei movimenti, dai rapporti dialettici tra la religione prescritta e quella vissuta, dalla crisi delle vocazioni e dall’emergere di nuovi modelli di pastoralità di fronte alla secolarizzazione. Su ognuno di questi temi vengono presentati elementi di riflessione.
Note sull’autore
Maurilio Guasco (1939) è professore ordinario di Storia del pensiero politico contemporaneo presso l’Università del Piemonte Orientale. Si occupa di storia politico-religiosa e collabora a vari periodici di attualità. Ha dedicato volumi e saggi ad alcuni protagonisti della crisi modernista (Murri, Buonaiuti, Loisy, Tyrrell), alla vicenda dei preti operai francesi, ai rapporti tra società civile e società religiosa in epoca contemporanea. Fra le sue ultime pubblicazioni, ricordiamo la Storia del clero in Italia dall’Ottocento a oggi (1997) e Politica e religione nel Novecento italiano (1999). Nel 1978 è stato tra i fondatori, e ne è direttore, del Quaderno di storia contemporanea. Ha curato, con E. Guerriero e F. Traniello, i volumi concernenti il ‘900 che hanno completato la Storia della Chiesa nota con il nome degli iniziatori, A. Fliche e V. Martin. È inoltre co-curatore della presente collana.
Il volume affronta due tra i passi più oscuri e discussi dell’epistolario paolino, divenuti problematici soprattutto da quando l’emancipazione della donna ha costretto gli esegeti a rendere ragione di una parola che sembra collocare irrimediabilmente Paolo in una posizione "antifemminista". Si tratta infatti dei brani della donna che prega e profetizza senza velo, nonché di quella cui viene chiesto di tacere nelle assemblee. Nel primo testo, tutto è di difficile comprensione: i singoli termini ed espressioni, la trafila e il collegamento dei pensieri, i dati del problema che Paolo deve affrontare, le prove che adduce, gli argomenti che elabora e la soluzione cui perviene. Nel secondo, parole ed espressioni sono sufficientemente trasparenti, ma il significato complessivo del testo viene poi interpretato dagli esegeti in maniera molto difforme. Viste tali premesse, un supplemento di indagine su questi versetti non risulta certamente superfluo, soprattutto nel tempo in cui le donne si stanno battendo per un più giusto riconoscimento del loro ruolo nella Chiesa.
Note sull’autore
Giancarlo Biguzzi, sacerdote della diocesi di Cesena-Sarsina, ha compiuto gli studi al Pontificio Istituto Biblico ed è docente di Nuovo Testamento alla Pontificia Università Urbaniana. Ha pubblicato: Io distruggerò questo tempio. Il tempio e il giudaismo nel Vangelo di Marco, Urbaniana University Press, Roma 1987, opera tradotta in spagnolo dall'editrice El Almendro nel 1992 a richiesta e cura dell'Università di Cordoba; I Settenari nella struttura dell'Apocalisse. Analisi, storia della ricerca, interpretazione, EDB, Bologna 1996; Paolo comunicatore, Paoline, Cinisello Balsamo 1999. Collabora a varie riviste, tra cui Rivista biblica, Novum Testamentum, Biblica, Estudios Bíblicos, Euntes Docete, Théotokos.
"Dio non ha bisogno di maiuscola per essere dio". Mascherato dai mille orpelli con cui la sua creatura l’ha acconciato nel corso dei secoli, il dio in cui crediamo è ormai solo una pallida copia dell’originale. Tuttavia, come è accaduto a molti dopo il restauro della Cappella Sistina, è più facile preferire l’immagine cui si è abituati, anche se sporca, dal momento che la si è amata così, piuttosto che la verità nel suo abbagliante splendore. L’uomo impone quotidianamente delle maschere a Dio, ma anche a se stesso, per apparire diverso o per nascondersi. Avrà il coraggio di liberarsene e andare alla scoperta del vero volto di Dio? Su questo appassionante tema si snoda il pensiero dell’autore, espresso attraverso un linguaggio semplice e immediato, che tocca pagine di alta poesia e di profonda meditazione: un diario intimo, che rispecchia intuizioni, ricerche, sofferenza, prese di coscienza, vagliate e meditate nel silenzio dell’anima.
Note sull’autore
Olivier Le Gendre, sposato e padre di cinque figli, è dirigente di un’azienda operante nell’ambito dell’editoria e della consulenza informatica. Ha pubblicato numerose opere di spiritualità (Le Charpentier, Le Cri de Dieu, Le Risque de Dieu, Aux Affaires de mon Père), tradotte in inglese, spagnolo, portoghese e italiano. È animatore di ritiri spirituali, di corsi di formazione e di una Scuola di preghiera a Parigi.