L’ufficiale tedesco Claus von Stauffenberg, discendente di un’aristocratica famiglia cattolica della Baviera, ebbe un ruolo di primo piano nella progettazione e nell’esecuzione dell’attentato del 20 luglio 1944 contro Adolf Hitler e nel successivo tentativo di colpo di stato. Al complotto parteciparono anche altri militari, tra i quali il generale Ludwig Beck, già capo di Stato Maggiore della Wehrmacht, e il generale Henning von Tresckow, esperto in strategia. L’attentato, denominato «operazione Valchiria» – reso celebre dall’omonimo film con Tom Cruise – doveva avvenire nella sede del quartier generale di Hitler, la cosiddetta Tana del Lupo, a Rastenburg, ma fallì. Hitler sopravvisse quasi incolume all’esplosione, i congiurati vennero arrestati dalle SS e dalla Gestapo, torturati e trucidati senza nemmeno un processo (Stauffenberg fu fucilato alla schiena) e le loro ceneri furono sparse nelle fogne cittadine.
Il percorso proposto si chiama «Il seme», perché la crescita umana e cristiana ha lo stesso dinamismo progressivo di un seme piantato nella terra. E ha bisogno di cure, tempo e pazienza, per dare frutti. Il primo anno è «Edera», la pianta che rende bello ciò che abbraccia, senza soffocarlo, così come deve essere la proposta della fede per i bambini e le bambine di 6/7 anni. Il gioco, il racconto, la preghiera sono le vie per il grande tirocinio alla fede che è il catechismo. In una logica di «Secondo annuncio», si costruiscono ipotesi di coinvolgimento delle famiglie e dell’intera comunità credente. Il quaderno attivo presenta materiali per l’attività dei bambini durante il catechismo, suggerimenti divertenti ed educativi da fare a casa, da soli e in famiglia.
Il percorso accompagna i genitori nella trasmissione della fede ai figli dai 0 ai 6 anni.
Si fonda sulla consapevolezza dell’insostuibilità della partecipazione attiva dei genitori nell’introduzione dei figli in un cammino di fede personale e nella vita ecclesiale, in quanto a questa età l’evangelizzazione passa attraverso il linguaggio delle relazioni familiari. Assume il contenuto del progetto «Secondo annuncio» e, dando priorità agli adulti, offre loro la possibilità di rivisitare il proprio cammino di fede all’interno di uno scambio, di un confronto con altri genitori, alla luce della Parola. Tiene come punto di riferimento il «Catechismo dei bambini».
L’itinerario è composto di sei incontri, ciascuno dei quali si articola in tre momenti: accoglienza, introduzione, confronto; approfondimento e confronto alla luce della Parola; riespressione nella vita. Si articola complessivamente in tre sussidi di cui questoè il primo, a cui seguiranno: 2. Abitare la famiglia, casa del racconto (2018); 3. Camminare sulla strada dell'incontro (2019).
La proposta mira a formare delle équipe di pastorale battesimale all'interno delle parrocchie. Si articola in cinque incontri, che attivano un processo dinamico per coinvolgere i partecipanti nella propria esperienza di credenti e nel proprio ruolo di accompagnatori delle famiglie che chiedono la celebrazione del Battesimo per i figli. La modalità di lavoro è quella del laboratorio. La struttura di ogni incontro prevede che dopo la preghiera e la presentazione iniziale si parta da una provocazione (Ascoltare l'esperienza). Segue un breve intervento che dona alcuni contenuti di tipo antropologico, biblico-teologico, catechistico sull'argomento (Approfondire). Infine vengono offerti input di lavoro per trovare indicazioni pratiche di accompagnamento (Ritornare all'esperienza). L'incontro si chiude con un "compito per casa" (Schede metodologiche) e una breve preghiera. L'insieme è arricchito da una scheda (Diario del mio cammino formativo) che aiuta a riflettere e fissare i propri apprendimenti o i dubbi e le difficoltà incontrati.
Il testo si presenta suddiviso nei tempi liturgici, da Avvento a Cristo Re, e fa una selezione dei brani evangelici proposti nei tre cicli liturgici. I disegni, molto gradevoli, sono realizzati in modo che i bambini possano intuire il cuore del messaggio cristiano. Il loro utilizzo va dalla primissima conoscenza del Vangelo, per accostarlo in modo divertente, alla preparazione e partecipazione alla Messa.
I momenti salienti della vita di Gesù - nascita e infanzia, vita pubblica, miracoli, parabole, insegnamenti, passione e risurrezione - illustrati attraverso disegni semplici e comprensibili, realizzati in modo da facilitare l’azione del colorare da parte dei bambini.
Paura e consolazione sono i poli emotivi più caratteristici dell'intera letteratura apocalittica. Non a caso il genere nasce nei momenti storici di maggiore smarrimento, come la persecuzione con la quale il potente di turno cerca di negare l'identità religiosa, culturale ed etnica di una comunità attraverso il terrore e la paura. Al tempo stesso, l'Apocalisse è parola di speranza: svelamento e rivelazione di un esito positivo, che Dio garantisce alla comunità credente dopo la tribolazione. Ed è rivelazione di un futuro garantito da Dio, oltre gli uomini, visione di cieli aperti nei quali l'attesa umana diventa nuova creazione. Nella sua decennale collaborazione al periodico Parola Spirito e Vita, il biblista Giancarlo Biguzzi ha fatto emergere i sentimenti che operano all'interno del testo o rimbalzano come reazione nel lettore, offrendo un'originale chiave interpretativa a uno dei testi più enigmatici del Nuovo Testamento.
L'esortazione apostolica Vita Consecrata definiva la scelta dei monaci e delle monache una delle «tracce che la Trinità lascia nella storia perché gli uomini possano avvertire il fascino e la nostalgia della bellezza». A distanza di due decenni dalla pubblicazione di quel documento è necessario prendere atto dei problemi, provocati principalmente da un'errata interpretazione del rinnovamento promosso e auspicato dal Vaticano II. Proprio dal concilio è necessario ripartire. E, in particolare, da tre fondamentali acquisizioni. La prima è la teologia della Parola, con un convinto ritorno alla vita spirituale, carenza individuata tra le principali cause della sterilità odierna della vita consacrata. La seconda è la teologia di comunione, intesa come apertura a spazi di relazione e rilettura dei carismi nella situazione attuale, anche al fine di individuare e soccorrere povertà ignorate o disattese. La terza, infine, è la teologia delle realtà terrestri, il ritorno alla grande tradizione dei Padri, al tempo in cui i monaci vivevano a stretto contatto con la gente, lavoravano, pregavano, vivevano semplicemente il loro battesimo con gli altri battezzati.
Dedicare la vita ad "imparare ad amare" non è affare secondario o riservato a pochi: è un dolce compito che mette in gioco il senso di tutta l'esistenza. Di certo, la parabola della vita di coppia fa toccare con mano che si tratta di un'arte da apprendere. Gli entusiasmi giovanili possono far pensare che si tratti di una dotazione naturale o istintiva. Ma un autentico cammino di amore chiede passi di apprendimento: nel dono di sé, nell'attesa dell'altro, nel perdono... a volte possono essere persino dolorosi o, come per Gesù, "crocifiggenti", ma sempre preziosi se fatti per amore. Quando cade l'aspettativa giovanile che l'amore "venga" come sentimento spontaneo dal cuore è semplicemente svanita una illusione. Niente più. La strada per amare allora si apre davanti, come un percorso da seguire passo passo. In questo la Parola di Gesù non solo ci regala il suo stesso amore: ci prende per mano, per condurci alle vette dell'amore.
La vicenda personale di Maria di Nazaret viene collocata nella prospettiva delle concrete relazioni umane da lei vissute e nell'intreccio tra le dinamiche materne e quelle del discepolato. La riflessione sulla sua vicenda spirituale è inoltre legata al tema della misericordia di Dio, sfruttando la vicinanza semantica fra i termini che la Scrittura utilizza per parlare di misericordia e di grembo materno. Il volume commenta in chiave teologico-spirituale i brani che nei Vangeli si occupano di Maria e, in appendice, propone una riflessione sulla Misericordiae vultus e sull'amore misericordioso di Dio che si volge sui piccoli. Vengono affrontati anche temi classici della mariologia, come la verginità o l'immacolata concezione, ma sempre in relazione alle vicende della vita di Maria e della sua maternità così come si possono cogliere dal testo biblico.
Le avventure di un'immagine religiosa che sconfina nella pubblicità, nell'arte contemporanea, nel cinema e nei graffiti. Dopo accesi dibattiti, verso la fine del Settecento si afferma una particolare devozione al Sacro Cuore di Gesù. Accolta con vigilante perplessità dal rigore delle teologie e dai timori delle gerarchie, essa diviene in poco tempo l'emblema di un sentire cattolico alquanto ferito dall'avanzare della cultura illuministica e sempre più distante dall'intellettualismo teologico. La devozione si diffonde attraverso una fortunata pianificazione di immagini che diventano presto icone stesse di una religiosità affettiva e popolare. La rappresentazione del Sacro Cuore finisce così per identificare il cattolicesimo come tale, ma il tema che essa custodisce supera i confini religiosi entrando nell'immaginario di insospettabili perimetri espressivi, dalla comunicazione pubblicitaria all'arte contemporanea, dal cinema all'arte di strada. Ogni volta per difendere le ragioni del cuore in un mondo che senza cuore perde anche la ragione.
Don Lorenzo Milani non era specializzato in pedagogia e non militava nei partiti. Eppure pochi hanno fatto e scritto di scuola con altrettanta efficacia e con la capacità di cogliere le radici dell'ineguaglianza sociale. Il priore di Barbiana ha scelto di insegnare ai più piccoli e agli esclusi per educarli a liberarsi da soli e diventare uomini. Perché la parte dei poveri è sempre la parte giusta, non solo per motivi di equità economica o di accesso alla politica, ma in nome del futuro del mondo, il cui germe è là dove anche chi è senza mezzi impara, giorno dopo giorno, i modi e i tempi del futuro di Dio. Le origini religiose dell'attività di don Milani si intrecciano nella sua figura con un profondo senso della laicità e dell'aconfessionalità, elementi che ne fanno uno dei maggiori educatori del nostro tempo.