La Guerra evocata in tutta la sua insostenibile concretezza, in tutto il suo peso, il suo orrore e la sua assurdità. «Le cose che portiamo» è questo e molto di più. Attraverso le vicende di un immaginario plotone di soldati impegnato a combattere nella giungla vietnamita, Tim O'Brien consegna al lettore una riflessione in forma narrativa sui temi della memoria, della verità e del potere del narrare. Un atto d'accusa contro tutte le guerre...
Un libro dedicato ai più piccoli, pensato per i bimbi dai 3 anni in su che cominciano a riconoscere le lettere dell'alfabeto. Età di lettura: da 3 anni.
Un libro dedicato ai più piccoli, pensato per i bimbi dai 3 anni in su che cominciano ad apprendere i nomi degli animali. Età di lettura: da 3 anni.
Un libro dedicato ai più piccoli, pensato per i bimbi dai 3 anni in su che cominciano a riconoscere i colori e le forme. Età di lettura: da 3 anni.
Un libro dedicato ai più piccoli, pensato per i bimbi dai 3 anni in su che imparano a contare. Età di lettura: da 3 anni.
Un libro dedicato ai più piccoli, pensato per i bimbi dai 3 anni in su che imparano a descrivere le proprie emozioni e a vivere bene insieme agli altri. Età di lettura: da 3 anni.
Cosa c'è nel mio piatto oggi? Con che cosa mi lavo i denti? Come si chiama il cucciolo della mucca? Ovunque, intorno a un bambino, ci sono tante nuove parole da scoprire e imparare. Un allegro dizionario 100% baby: 28 pagine realizzate con una grafica accattivante e colorata, ricca di animali, oggetti e ambienti familiari agli occhi dei più piccoli. Età di lettura: da 3 anni.
Un libro dedicato ai più piccoli, pensato per i bimbi dai 3 anni in su che imparano a descrivere le proprie emozioni e a vivere bene insieme agli altri usando le paroline magiche dell'amicizia. Età di lettura: da 3 anni.
Una ricca scatola con un puzzle da 60 pezzi e un mini libro da portare con sè. Per un divertimento e un primo apprendimento assicurati! Età di lettura: da 4 anni.
Una ricca scatola con un puzzle da 60 pezzi e un mini libro da portare con sè. Per un divertimento e un primo apprendimento assicurati! Età di lettura: da 4 anni.
Un bellissimo faro sul mare e tre settimane di vacanza. Per quattordici ragazzi sta per iniziare un'estate magnifica. Un'estate di amicizie, amori e anche piccoli dissapori. Ognuno di loro ha una storia diversa alle spalle, una ferita da nascondere, un segreto da custodire. Come Samuele, sempre pronto ad attaccare briga con tutti; o Fran, che è così timida da non riuscire a parlare con nessuno; o ancora Ahmed, il ragazzo scappato dalla guerra... E poi c'è Lin, tredici anni e un numero di assenze ingiustificate sufficiente a farsi cacciare da scuola. Dalla vita ha imparato due cose: la prima è che non bisogna mai abbassare la guardia, la seconda è che non ci si può fidare di nessuno. Per questo Lin preferisce starsene per conto proprio piuttosto che fare amicizia con i compagni. Ma una scoperta nella cava di pietra ai piedi del faro cambia tutto: uno strano graffito che mette Lin sulle tracce di una misteriosa e romantica storia d'amore. E così, tra calde giornate d'agosto e meravigliose notti stellate, Lin avrà bisogno di tutto l'aiuto dei suoi amici per riallacciare gli ingarbugliati fili del passato, scoprire la verità e vivere un'avventura che la cambierà per sempre.
Al lavoro: schede, memorandum, presentazioni. A scuola: temi, tesine, relazioni. Nel privato: post su Facebook, email personali, chat sul cellulare. Sarà anche l'epoca degli audiovisivi e della comunicazione in tempo reale, ma non abbiamo mai scritto tanto. E più dobbiamo scrivere, meno sembriamo capaci di farlo. Ma, mette subito in chiaro Claudio Giunta all'inizio del libro, «non s'impara a scrivere leggendo un libro sulla scrittura, così come non s'impara a sciare leggendo un libro sullo sci. Bisogna esercitarsi: cioè leggere tanto (romanzi, saggi, giornali decenti), parlare con gente più colta e intelligente di noi e naturalmente scrivere, se è possibile facendosi correggere da chi sa già scrivere meglio di noi». E quindi? Non potendo insegnare come si scrive, Claudio Giunta prova a spiegarci come non si scrive, passando in rassegna gli errori, i tic, i vezzi, le trombonerie e le scemenze che si trovano nei testi che ogni giorno ci passano sotto gli occhi: dall'antilingua delle circolari ministeriali alle frasi fatte dei giornalisti, dal gergo esoterico degli accademici e dei politici al giovanilismo cretino della pubblicità... Ma in questo slalom tra sciatterie e castronerie Giunta trova per fortuna il modo di contraddire la sua dichiarazione iniziale, perché insegnare Come non scrivere significa anche dare delle utili indicazioni su come si scrive: per ogni cattivo esempio se ne può trovare uno buono da opporgli, per ogni vicolo cieco argomentativo c'è una via di fuga creativa, e spesso basta un punto e virgola per risolvere una frase ingarbugliata. In questo anti-manuale spregiudicato, arguto e divertente, nella tradizione di Come si fa una tesi di laurea di Umberto Eco ma aggiornato all'era di Google, scopriamo che per scrivere bene bisogna ripartire da un po' di affetto per la nostra bistrattata lingua italiana, ma soprattutto bisogna tenere a mente poche regole di buon senso: se scriviamo lo facciamo perché qualcuno ci legga, capisca quel che vogliamo dire e, se possibile, non si annoi a morte. Sembra facile, no? Con ebook scaricabile fino al 30/06/2018.