Omelia nella Messa Cresimale 2011
INCONTRO CON GLI AMMINISTRATORI LOCALI
Quest’agile pubblicazione, dedicata in modo particolare alle “sorelle di vita consacrata” in occasione della loro Giornata Mondiale, racchiude
due testi. Il primo è dato dall’omelia-meditazione tenuta nella Basilica di S. Ambrogio in Milano nella Festa della Presentazione del Signore 2011: un’omelia che, nel contesto delle celebrazioni della Chiesa ambrosiana per il IV centenario della canonizzazione di san Carlo Borromeo (1610-2010), ripropone un “Sermone” che il santo offrì alle Monache di Santa Prassede in Milano il 21 luglio 1583, giorno in cui si celebrava la festa liturgica di questa santa, alla cui protezione era dedicato il loro monastero (che oggi non esiste più).
Il “Sermone” del Borromeo viene riferito quasi integralmente, inserendovi alcuni titoli e qualche breve commento che facilitano la sua più immediata comprensione. Al di là del linguaggio, che è ovviamente datato, il suo contenuto ci si presenta quanto mai attuale e stimolante.
Al termine dell’omelia di san Carlo viene inserita una preghiera mariana, tratta da un’altra omelia nella quale il Borromeo commenta il miracolo delle nozze di Cana di Galilea.
Il secondo testo è la Lettera Lumen caritatis che Benedetto XVI ha inviato alla Chiesa Ambrosiana nel IV centenario della canonizzazione di san Carlo Borromeo vescovo, il 1° novembre 2010. Vi troviamo una sintetica e quanto mai efficace presentazione della vita e dell’opera del Borromeo nel loro “segreto” interiore:
lo slancio verso la santità che fa vibrare il vissuto quotidiano di amore contemplativo verso Gesù crocifisso e di amore generoso verso tutti nella difesa della “fede dei semplici” e dei “diritti dei poveri”.
“Santi per vocazione sull’esempio di San Carlo Borromeo” è l’invito che quest’anno l’Arcivescovo rivolge a tutti i fedeli della Diocesi di Milano come percorso per l’anno pastorale 2010-2011.
È un invito che prende occasione dall’anniversario dei 400 anni della canonizzazione di san Carlo. Non un evento tra i tanti che hanno caratterizzato nei secoli la storia della realtà ecclesiale ambrosiana, ma il momento in cui il popolo di Dio che vive a Milano e, anzi, la comunità di fedeli dell’intera Chiesa, ha preso solennemente e gioiosamente coscienza che un pastore “secondo il cuore di Dio” era stato donato al gregge di Cristo. Un pastore che in un periodo non facile di crisi e di cambiamento – anzi di messa in questione dei fondamenti della vita cristiana e della stessa comunione ecclesiale – aveva saputo essere guida per una riforma ecclesiale che prima delle strutture riguardasse il cuore. Per questo motivo, l’anniversario della ca-nonizzazione di san Carlo, come in genere tutti gli anniversari che riguardano questo grande santo vescovo, è sempre stato celebrato come un’occasione profonda di rinnovamento per la Chiesa di Milano e anche per l’intera Chiesa.
Non può essere diverso per questo quattrocentesimo anniversario. E mentre invochiamo l’intercessione di san Carlo, siamo quindi chiamati a metterci “in cammino con lui”. È questo il titolo del presente sussidio che si affianca e avvia l’attuazione – e per tale motivo è destinato principalmente agli operatori pastorali – degli itinerari che l’Arcivescovo indica nella sua lettera “Santi per vocazione”, in particolare nei paragrafi “Va’ e anche tu fa’ così”. Il secondo capitolo presenta pertanto le “Schede sulle linee operative del Percorso pastorale”, sette proposte che andranno lette, studiate, precisate e attuate ai vari livelli in cui si articola la ricca e complessa realtà della nostra Diocesi.
Nella consueta omelia nella Messa Crismale, il nostro Arcivescovo Dionigi Tettamanzi si ferma a riflettere sul senso della vocazione al presbiterio.
Nel consueto incontro con gli amministratori locali il Card. Dionigi Tettamanzi si chiede quale sia il ruolo dei cristiani in politica.
Questo agile sussidio di 48 pagine con illustrazioni a colori che richiamano il guso delle miniature, raccoglie le cinque lettere che il card. Dionigi Tettamanzi ha inviato a tutti i fedeli dai luoghi più significativi per la santità in Francia; lettere che sono anzitutto un invito ad "avvicinarci a Cristo, pietra viva, per diventare noi pure edificio spirituale, sacerdozio santo".Insieme al volume La Chiesa di Antiochia "regola pastorale" della Chiesa di Milano. Un anno di "riposo in Dio", delinea il percorso pastorale 2009-2010 per comunità ambrosiana.
Nella consueta omelia nella Messa Crismale, quest'anno il Cardinale Dionigi Tettemanzi si ferma riflettere sul tema fondamentale della fede del prete.
Dionigi Tettamanzi, Arcivescovo di Milano, scrive una lettera aperta alle famiglie che si trovano ad affrontare la difficile prova della malattia e del dolore. Parole che di fronte alla disperazione vogliono essere un abbraccio, una preghiera, una benedizione. Parole che non possono rispondere alla domanda che naturalmente ci sale alle labbra in queste circostanze: "Perché?", ma vogliono mostrarci quei semi di speranza, quei segni, quei gesti che ci ricordano l'amore di Dio che è in mezzo a noi perché il Signore vede l'affanno e il dolore e li prende nelle sue mani (cfr. Sal 9, 35).
Alla vigilia del nuovo anno pastorale il Cardinal Tettamanzi invita tutta la comunità ambrosiana ad un momento di sosta, di ristoro dello spirito, per riprendere con rinnovato slancio il proprio cammino spirituale.
Anche quest'anno il Card. Tettamanzi si rivolge direttamente agli amministratori invitandoli a sedersi per riflettere bene prima di intraprendere qualunque azione significativa e densa di conseguenze. Un amministratore pubblico non può essere un uomo sventato. Questo intervento vuole essere un aiuto per delineare le modalità con cui deve avvenire tale riflessione, ripartendo dall'uomo del cuore e dalla sua naturale ricerca di sapienza.