La nostra immaginazione è popolata da terre e luoghi mai esistiti, dalla capanna dei sette nani alle isole visitate da Gulliver, dal tempio dei Thugs di Salgari all'appartamento di Sherlock Holmes. Ma in genere si sa che questi luoghi sono nati solo dalla fantasia di un narratore o di un poeta. Al contrario, e sin dai tempi più antichi, l'umanità ha fantasticato su luoghi ritenuti reali, come Atlantide, Mu, Lemuria, le terre della regina di Saba, il regno del Prete Gianni, le Isole Fortunate, l'Eldorado, l'Ultima Thule, Iperborea e il paese delle Esperidi, il luogo dove si conserva il santo Graal, la rocca degli assassini del Veglio della Montagna, il paese di Cuccagna, le isole dell'utopia, l'isola di Salomone e la terra australe, l'interno di una terra cava e il misterioso regno sotterraneo di Agarttha. Alcuni di questi luoghi hanno soltanto animato affascinanti leggende e ispirato alcune delle splendide rappresentazioni visive che appaiono in questo volume, altri hanno ossessionato la fantasia alterata di cacciatori di misteri, altri ancora hanno stimolato viaggi ed esplorazioni così che, inseguendo una illusione, viaggiatori di ogni paese hanno scoperto altre terre.
Esistono figure o temi mitici che periodicamente tornano a riaffiorare nelle pagine dei grandi capolavori letterari arricchendosi ogni volta di nuovi significati. È un continuo gioco tra il rispetto della tradizione, che fornisce uno scenario mitico costituito da alcuni dati fissi, e un infinito repertorio dì variazioni a prova della libertà e della forza vitale della letteratura. Da Antigone a Edipo, da Faust a Don Giovanni, questo volume presenta alcuni degli esempi che meglio incarnano il complesso rapporto tra mito e letteratura.
Spaziando dalle leggende greche, romane e celtiche a quelle scandinave e slave, dal mondo africano e arabo fino all'Estremo Oriente, dalle credenze dei Pellerossa e dei Messicani ai miti tribali dell'Oceania, senza trascurare i siti archeologici di civiltà scomparse, i luoghi di culto, le caste e i testi sacri le cui origini misteriose si perdono nella storia delle diverse etnie, questo "Dizionario universale di mitologia" introduce allo studio dei miti di tutto il mondo, i quali, malgrado tutto ciò che si è detto e scritto da due secoli a questa parte, serbano pressoché intatto il loro misterioso fascino.
Un'opera che contiene i più svariati riferimenti al folclore, alla religione e alla mitologia dei Celti stanziati in Britannia e in Europa tra il 500 a.C. e il 400 d.C. Accanto ai ritrovamenti archeologici, le testimonianze degli autori classici e i più antichi scritti compilati a partire dalle tradizioni orali pagane del Galles e dell'Irlanda ci forniscono un panorama completo della cultura celtica. Il testo affronta l'argomento in modo esaustivo, in più di 400 voci e con 243 illustrazioni, precedute da un'ampia introduzione storica: dagli animali sacri che venivano adorati si giunge ai simboli che costituiscono i pilastri di questa affascinante civiltà.
Chi era re Artù? Un potente sovrano che diede una svolta alla Storia, o una figura avvolta nei veli della funzione poetica? Quasi tutti i documenti originari sono andati dispersi, venduti, bruciati. Quel che rimane è la suggestiva immagine di un re saggio e coraggioso che, insieme ai cavalieri della Tavola Rotonda, diede splendore a un'epoca. In questo libro l'autrice, dopo aver dedicato molti anni a ricerche e indagini, risponde a tutti gli interrogativi degli studiosi e degli appassionati offrendo la dimostrazione che Artù non era un eroe leggendario ma un personaggio reale.