"Nel mare ci sono i coccodrilli. Storia vera di Enaiatollah Akbari " - bestseller amato e letto in tutto il mondo - termina nel 2008, quando Enaiat parla al telefono con la madre per la prima volta dopo il lungo e avventuroso viaggio che dall'Afghanistan l'ha condotto in Italia, a Torino. Ma cosa è successo alla sua famiglia prima di quella telefonata? In quali modi è rimasta coinvolta dalla "guerra al terrore" iniziata nel 2001? E com'è cambiata la loro vita e quella di Enaiat da quando si sono ritrovati fino a oggi, al 2020? Ora che non è più un bambino, ma con la stessa voce calda che abbiamo imparato ad amare, Enaiat ci accompagna attraverso la vita sua e non solo, lungo un pezzo di storia che riguarda tutti. Il rapporto a distanza con la madre; la violenza del fondamentalismo; l'amore e le amicizie italiane; il ritorno in Pakistan; un secondo ritorno in Italia; una nuova casa; un dolore lancinante, e la gioia enorme, inattesa dell'incontro con Fazila. Con leggerezza Fabio Geda torna a raccontare una storia pura, delicata e più che mai necessaria, in cui il dolore della perdita si mescola all'ingenua commozione di chi sopravvive. Una storia vera, che ci ricorda come su tutto vinca la solidità degli affetti, la persistenza della nostalgia e del desiderio, capace di superare le distanze.
Chi sono il re e la regina della feste? Babbo Natale e la Befana, ma certo! Lui sulla sua slitta trainata da renne, lei con il sacco a cavallo della sua scopa distribuiscono regali a grandi e piccini. Un rapporto idilliaco? Una collaborazione fortunata? Non proprio. Anzi, l’avreste mai detto che tra i due non corre buon sangue? Pensateci bene: li avete mai visti insieme? E quando la sera dell’antivigilia, nel pieno dello stress prenatalizio di una grande città il nostro Babbo un po’ misantropo e pieno di acciacchi si scontra con la Signora della Notte, avvolta nel suo classico scialle, succede il patatrac. I due saranno costretti a parlarsi, a raccontarsi, e anche a passare un po’ di tempo sotto lo stesso tetto… Sarebbe davvero un peccato sprecare energie a litigare, quando il mondo là fuori aspetta solo gioia e serenità. Non sarebbe più opportuno seppellire l’ascia di guerra e collaborare? Da soli si sta bene ma in due è tutta un’altra storia!