Il libro del Professor Colom mira ad una presa di coscienza, da parte di tutti, della responsabilità per un azione sociale più incisiva; non si propone come uno studio della dottrina sociale della Chiesa, ma vuole sviluppare alcuni temi riguardanti i rapporti tra Chiesa e società e proporne alcune chiavi di soluzione.
Dopo oltre trent'anni dalla pubblicazione del "Lumen Gentium", un gruppo di teologi europei passa in rassegna e fa un bilancio delle linee maestre dell'ecclesiologia che si è manifestata nel Concilio. Questo volume analizza la comprensione della Chiesa che si esprime in questa formula: "La Chiesa prega e lavora affinché la pienezza del mondo intero passi nel Popolo di Dio, Corpo del Signore del Tempio dello Spirito Santo, e in Cristo, Capo di tutti, sia reso ogni onore e gloria al Creatore e Padre dell'Universo".
In questo volume viene presentato un serrato dibattito a più voci sul problema della libertà, affrontato dai più svariati punti di vista: neuropatologico, neuropsichiatrico, sociologico, antropologico, filosofico e teologico.
E' possibile in un'epoca che assiste ad una specializzazione spesso estrema conservare una prospettiva unitaria della realtà e dell'uomo, conciliando la diversità delle scienze con l'unità del sapere? Tale domanda ha una pressante attualità per la cultura odierna, ma le sue origini risalgono lontane nel tempo e ne condizionano tuttora le risposte. Esempio chiarissimo del modo in cui nasce ed è affrontato questo interrogativo è il dibattito sorto nel XIII secolo tra diverse scuole filosofiche.
Quest'opera vuole presentare in maniera sistematica e ragionata i fondamenti filosofici di un'etica della virtù nella linea classica Socrate-Platone, Aristotele, Tommaso d'Aquino. Con attenta sensibilità per la coerenza discorsiva, essa ne rende trasparente l'interna struttura razionale, i presupposti antropologici e il significato normativo