«Stendendo questi brevi commenti ai vangeli festivi ho avuto un solo scopo, come sempre: fare incontrare il vangelo con la vita e la vita con il vangelo. È scontrandosi con l’esistenza di chi l’ascolta che la parola di Dio svela il suo vero significato, la sua attualità e anche la sua bellezza. Ascoltare significa confrontare la Parola con l’esistenza e l’esistenza con la Parola. Sono convinto che il compito di un commentatore è di aprire la strada all’incontro con la Parola. Nulla più. Nessuna invasione del testo e nessuna invasione del lettore. È bene fermarsi alla soglia. Bastano pochi suggerimenti essenziali, che possono aiutare il lettore a trovare personalmente la porta di entrata. Il commentatore si ferma sulla soglia. Tocca al lettore varcarla» (dalla Premessa).
«È un peccato essere noiosi», diceva Enzo Biagi. È un peccato annoiare e, se si tratta di predicazione, è anche un’occasione persa per la crescita nella fede dei fedeli. Viviamo nell’era della comunicazione e delle immagini: l’attenzione alle nostre parole da parte di chi ascolta è sempre più limitata. La sfida di ogni domenica è quella di trasmettere il desiderio di ritrovarsi insieme, per fare con gioia memoria della risurrezione di Cristo.
L’autore offre in queste pagine un ricco commento alla liturgia dell’Anno C. Per ogni domenica e solennità: introduzione, presentazione delle letture, riflessioni e testimonianze attinte dalla parola di Dio, dalla tradizione ecclesiale e dall’attualità. Pagine utili per l’approfondimento personale e per costruire la propria omelia nei giorni di festa.
Questo nuovo commentario festivo presenta i commenti delle letture della Domenica per l'anno B (2011-2012), con l'indicazione per ogni giorno dei brani della Scrittura (libro e versetti) e il commento alle letture.
Il nuovo Lezionario ambrosiano segna una tappa importante per la Chiesa di Milano. Affinché la riforma sia efficace, è necessario che i fedeli siano gradualmente aiutati ad orientarsi nel nuovo percorso liturgico tracciato dal Lezionario. Don Manzi, che come biblista ha partecipato alla scelta dei testi della Sacra Scrittura, ha preparato questo commentario alle letture festive. Strumento agile e prezioso. Indispensabile ai presbiteri chiamati a spiegare ed attualizzare la Parola di Dio nell’omelia durante la celebrazione dell’Eucaristia domenicale. Di grande utilità ai fedeli per la lectio o per la meditazione personale. Dopo il primo volume dell’anno A – dedicato ai tempi di Avvento/Natale/dopo l’Epifania – questo secondo volume copre la Quaresima e il tempo di Pasqua. Sarà seguito da un terzo, per il periodo che va da Pentecoste alla fine dell’anno liturgico.
Si tratta del primo commentario alle letture dei giorni feriali del nuovo Lezionario ambrosiano, per l'Anno I. La struttura del libro, per ogni giorno presenta: -l'indicazione dei brani della Scrittura (libro e versetti); -il commento alle letture del giorno. L'opera completa il commento ditutte le letture del Lezionario Ambrosiano: Domeniche e Solennità sono infatti commentate nei volumi 'La Parola della festa' di Manzi, mentre le letture dei giorni feriali da volumi di Cecchin.
Si tratta di “editoriali evangelici” pubblicati settimanalmente su un giornale “laico” come “L’Adige”, il principale quotidiano del Trentino. E – come sottolinea il direttore del giornale, Paolo Ghezzi – don Farina ha trovato il registro giusto per inserire e collegare le sue riflessioni sulla Parola alle altre “parole” che quotidianamente riempiono un giornale.
L’autore utilizza un linguaggio comprensibile e “quotidiano” per commentare i Vangeli.
Si tratta di un commento al Vangelo della domenica per l’anno liturgico 2004/2005. Il brano viene riproposto per intero per poi essere analizzato nei suoi passaggi principali con una lettura esegetica concreta e mai banale. Uno strumento caratterizzato da agilità e facilità di comprensione; pensato e realizzato dall’autore (uno tra i pochi laici che eserciti professionalmente l’attività di docente di esegesi) per essere usato dai parroci come traccia per le omelie domenicali, ma soprattutto dai fedeli come preparazione e approfondimento della Parola.
Il libro raccoglie le preghiere dei fedeli per la messa festiva, comprese le solennità e le feste del Signore, con un appendice specifica per il rito ambrosiano. Il testo comprende la monizione del presidente, cinque intercessioni e l’orazione finale. Le invocazioni sono caratterizzate da semplicità del linguaggio e attenzione al vissuto concreto delle persone e delle comunità cristiane, con la finalità di far cogliere i significati principali e meno scontati che emergono dai testi biblici della liturgia.
L’autore utilizza un linguaggio comprensibile e quotidiano per commentare i Vangeli del ciclo liturgico A. Non per niente gli “editoriali evangelici” raccolti nel testo sono stati pubblicati settimanalmente su un quotidiano laico come “L’Adige”, il principale quotidiano del Trentino. E hanno riscosso un grande successo. Perché – come sottolinea il direttore, Paolo Ghezzi – Marcello Farina ha trovato il registro giusto per inserire e collegare le sue riflessioni sulla Parola alle altre “parole” che quotidianamente riempiono un giornale.
Si tratta di un commento al Vangelo della domenica per l’anno liturgico 2003/2004. Il brano viene riproposto per intero per poi essere analizzato nei suoi passaggi principali con una lettura esegetica concreta e mai banale.
Uno strumento caratterizzato da agilità e facilità di comprensione; pensato e realizzato dall’autore (uno tra i pochi laici che eserciti professionalmente l’attività di docente di esegesi) per essere usato dai parroci come traccia per le omelie domenicali, ma soprattutto dai fedeli come preparazione e approfondimento della Parola.
Un valido strumento per la preparazione di omelie e catechesi del prossimo anno liturgico
Per ogni domenica il commento alle letture e uno spunto pastorale
Utilizzabile sia per il rito romano sia per quello ambrosiano
«Quello della predicazione è un ministero che plasma, ma può anche correre il rischio di diventare un mestiere che consuma e vaccina il predicatore al punto che non si lasci più colpire dalla Parola» (S. Fausti). Da qui il rischio che l’omelia sia infarcita di parole logore, di frasi a perdere, di luoghi comuni che non raggiungono l’uditore.
Questo libro, nato da incontri di formazione dei preti di Milano, offre contributi ricchi e stimolanti perché chi nella comunità ha l’impegnativo ministero dell’annuncio, possa ricuperare la freschezza originaria del dare voce oggi alla Parola in un contesto liturgico.