L'autrice , con uno stile fresco e vivace, propone un itinerario di Quaresima da vivere nell'ascolto della Bella Notizia, che continua a farsi strada nel cuore del mondo. Possa ogni giorno il Vangelo scandire le ore, i pensieri, le azioni e i passi dei discepoli di Gesù.
Sono intervenuti ad Amatrice e a Rigopiano, e prestano la loro attività ovunque sia necessario l’impiego di personale specializzato per soccorrere le vittime di crolli dovuti a sismi, esplosioni o dissesti idrogeologici: sono gli Usar, un’unità speciale dei Vigili del Fuoco, dotati di attrezzature dalla tecnologia particolarmente avanzata, grazie alle quali localizzano persone intrappolate sotto le macerie e forniscono i primi soccorsi.
Il libro racconta l’esperienza di quattro di loro, per i quali salvare vite umane è lavoro quotidiano. Il loro impegno presuppone coraggio, laboriosità, solidarietà, generosità, qualità che trasformano una vita ordinaria in «qualcosa di grande».
Il testo dà corpo a 100 domande: quelle che di solito ruotano in testa a tutti quando si parla di Dio. La creazione, il male, la fede, Gesù, la vita, la malattia, la Chiesa, Maria, il peccato, la preghiera: sono sezioni attorno alle quali l’Autrice ha radunato le 100 domande, proponendo risposte brevi e precise, con un linguaggio fresco e brillante.
Questo rende il libro uno strumento efficace per accompagnare soprattutto i più giovani a scoprire gli aspetti fondamentali della fede cristiana, soprattutto quando sono s dati dalla concretezza del vivere quotidiano.
Ogni risposta, è arricchita da rimandi biblici o frasi famose o testi del Catechismo della Chiesa Cattolica o poesie o quanto, di volta in volta, Roberta Vinerba ha considerato opportuno proporre per allargare gli orizzonti del lettore. Spicca in modo deciso la concretezza esistenziale delle risposte che, pur fondandosi sulla dottrina della Chiesa, aiutano una concreta e vitale maturazione della fede.
È la storia di Giampiero Morettini, seminarista della diocesi di Perugia, morto a trentasette anni per complicazioni sorte in seguito a un intervento al cuore. Dopo un'adolescenza e una giovinezza vissute lontano dalla Chiesa, Giampiero ritorna decisamente alla vita di fede grazie a un'esperienza vissuta durante l'annuale benedizione pasquale nel negozio di alimentari che, con la madre, ha aperto nel centro storico di Perugia. Quattro anni dopo è in seminario, dove la routine quotidiana è bruscamente interrotta nel maggio del 2014 da un malore, che rivela una malformazione cardiaca per la quale due mesi dopo sarà operato. La fibra umana e spirituale di questo giovane è venuta alla luce nel calvario postoperatorio. Per molti, la sua morte ha segnato il loro ritorno a Dio, stimolati dal modo in cui Giampiero ha saputo vivere e morire. Un giovane mite e discreto, che ha dato prova di incarnare il Vangelo nell'ordinarietà della vita quotidiana e il cui desiderio, come egli stesso scrisse nel suo testamento indirizzato al parroco di Castel del Piano, era quello di "diventare santo"
In queste pagine l'autrice esprime la propria concezione della donna, che viene presentata in una triplice dimensione: come spazio, come deserto, come cielo. La donna è innanzi tutto spazio che accoglie, contiene e protegge, come ben dimostra l'esperienza della maternità, durante la quale essa sa fare posto a colui che è "altro" da lei, diventando "casa accogliente" per il nascituro. Questa sua predisposizione ricalca, in un certo senso, l'atteggiamento misericordioso di Dio, sempre pronto ad accogliere e confortare. Come deserto, cioè come spazio di verità, la donna è chiamata a prendere le distanze dagli aspetti negativi dell'amore, quelli che tendono a imprigionare l'altro, piuttosto che renderlo libero (il che può accadere sia nel rapporto con i figli sia in quello con il partner). Il modello dell'amore liberante è Maria di Nazaret, che in più di un'occasione ha saputo farsi spazio desertificato (per esempio, nell'episodio di Gesù a colloquio con i dottori nel tempio e, soprattutto, ai piedi della croce). È ancora Maria il prototipo del cielo, inteso come grembo che accoglie tutta l'umanità. È lei la madre universale, la madre della Chiesa, la donna del paradiso nella quale vengono composte in perfetta armonia tutte le dimensioni e anche le contraddizioni di quello che papa Wojtyla definì il "genio femminile". In lei, secondo la profezia biblica, il deserto è fiorito.
Descrizione
Si tratta di un libro vocazionale destinato ai giovani cristiani che vuole rendere ragione del fatto che la politica, intesa come arte di costruzione della storia e della civiltà dell’amore, è chiamata di ogni battezzato. Il testo si muove su due piani: da un lato vuole risvegliare il senso dell’esserci, ragionare e colpire l’idea di un cristianesimo intimista, individualista e piccolo borghese che identifica la fede con uno stare bene; dall’altro indicare la politica quale via di santità per annunciare l’impegno politico come vocazione ecclesiale. La prima parte è dedicata alla disamina dell’esistente, di che cosa si intende ordinariamente oggi per politica, per dire, infine, che cosa è in realtà. Il linguaggio è decisamente spigliato e pungente. La seconda, più corposa, offre strumenti di lavoro che sono i contenuti essenziali dell’impegno politico secondo la dottrina cattolica. Pur mantenendo un linguaggio pensato per i giovani, il testo si presenta come un accessibile manuale di lavoro. La terza parte è decisamente vocazionale, riprende il linguaggio colloquiale ed evocativo di un’idea alta di vita offrendo anche un itinerario vocazionale. In questa parte sono presentati alcuni testimoni della santità nell’impegno politico istituzionale.
Punti forti
• Un libro sull’impegno politico in un momento di crisi della politica.
• La notorietà dell’Autrice.
• È un libro «vocazionale» senza esserlo nel modo classico, poiché l’accento è posto più sulla libera risposta che sulla chiamata.
Destinatari
• Giovani, formatori, educatori, accompagnatori vocazionali, operatori sociali, movimenti politici cristiani.
Autrice
Roberta Vinerba, suora francescana diocesana incorporata alla diocesi di Perugia - Città della Pieve, ha conseguito la licenza in teologia morale e il dottorato in teologia presso la Pontificia Università Gregoriana. Conduce rubriche radiofoniche di approfondimento politico. Responsabile della scuola di dottrina sociale «Circolo Giorgio La Pira» di Perugia, è docente di teologia morale. Catechista di adulti, da molti anni è impegnata nell’evangelizzazione dei giovani e degli adolescenti. Con Paoline ha pubblicato Se questo è amore… ABC dell’affettività e della sessualità (2006) e Fare i padri, essere figli (2008).
Il testo presenta un percorso catechetico sperimentato con successo dall’Autrice nell’accompagnamento pastorale di giovani e coppie di fidanzati e di sposi.Tema: la libertà umana.
Molti giovani, attanagliati dalla paura di stringere legami definitivi, sono condannati a una sorta di precariato esistenziale dove nulla è per-sempre. Scambiando la provvisorietà per libertà, essi sono in realtà vittime di un individualismo esasperato che estromette l’altro dal proprio orizzonte di senso e crea infelicità.
La proposta formulata dall’Autrice in queste pagine intende dimostrare che si è veramente liberi (e quindi felici) solo quando si sceglie di dare compimento alla propria esistenza, cioè quando si esce dall’indeterminatezza e si realizza la propria vocazione esistenziale attraverso una scelta di vita definitiva (matrimonio o professione religiosa).
Roberta Vinerba, suora francescana diocesana incorporata alla diocesi di Perugia Città della Pieve, ha conseguito la licenza in teologia morale e il dottorato in teologia presso la Pontificia Università Gregoriana. Conduce rubriche radiofoniche di approfondimento politico. Responsabile della scuola di dottrina sociale «Circolo Giorgio La Pira» di Perugia, è docente di teologia morale. Catechista di adulti, da molti anni è impegnata nell’evangelizzazione dei giovani e degli adolescenti. Con Paoline ha pubblicato Se questo è amore... ABC dell’affettività e della sessualità (2006) e Fare i padri, essere figli (2008).
Il testo prende spunto da un corso di catechesi tenuto da suor Roberta Vinerba con particolare successo.Il corso aveva una peculiarità:era dedicato esclusivamente ai padri.Questo libro ne condivide i destinatari,anche se la figura paterna non può essere avulsa da quella del figlio. Il libro non intende insegnare ai padri, spesso deboli nella loro identità genitoriale,a svolgere il loro ruolo.Si limita semplicemente a mostrare delle icone,delle figure di padri riconducibili a diverse fonti:in alcuni casi si tratta di storie narrate nella Bibbia,in altri di immagini che emergono dalla storia dell’arte o della letteratura,in altri ancora di vicende registrate dall’esperienza umana quotidiana. Un contributo originale alla riflessione sul ruolo del padre oggi, dedicato ai “tanti che scrive l’Autrice davanti alla paternità si sentono smarriti e mancanti”.
AUTRICE
Roberta Vinerba,suora francescana diocesana incorporata alla diocesi di Perugia Città della Pieve, ha conseguito la licenza in teologia morale e il dottorato in teologia presso la Pontificia Università Gregoriana.Collaboratrice di numerose riviste su temi di morale sessuale e di etica politica, conduce rubriche radiofoniche di approfondimento politico. Docente di teologia morale,è direttrice della scuola di teologia «Leone XIII» di Perugia. Catechista di adulti,da molti anni è impegnata nell’evangelizzazione dei giovani e degli adolescenti. Con Paoline ha già pubblicato Se questo è amore… ABC dell’affettività e della sessualità(20083).