La nascita di comunità educative che apprendono insieme ed insieme crescono è una positiva conseguenza della valorizzazione detta dimensione relazionaLe umana. Questo atteggiamento di fondo trova il suo risvolto didattico nell'utilizzo di alcune strategie proprie per l'inclusione: il cooperative learning, il tutoring, l'apprendimento collaborativo, la classe come comunità che apprende, le tribes.
In questo libro vengono rivisitate in forma critica le principali applicazioni deLl.'apprendimento cooperativo e si guarda a tutte Le ormai note strategie per l'inclusione con l'ottica di strumenti di una filosofia dell'umano.
Nicoletta Rosati
Già dirigente scolastica, si è occupata dal 1990, per incarico del Ministero della Pubblica istruzione e delta Direzione scolastica Regionale dei. Lazio, della formazione iniziale e continua dei docenti delle scuote di ogni ordine e grado. Ha seguito in qualità di docente formatore le prime sperimentazioni connesse con l'introduzione delle lingue moderne netta scuola primaria e dell'infanzia e con la realizzazione, dal 1977, dell'inclusione scolastica degli alunni diversamente abili nonché con la sperimentazione dei nuovi curricoli nella scuola primaria e secondaria.
Attualmente è docente di Teorie e metodi di programmazione e valutazione scolastica, di Metodologia e tecnica del gioco e dell'animazione e di Metodologie dell'animazione di gruppo e di comunità presso l'università Lumsa di Roma e di Pedagogia generate, Pedagogia deLL'intersoggettività e Didattica generale presso la sezione inglese dell'Istituto Superiore di Scienze religiose "Mater EccLesiae". È autrice, oltre che di numerosi articoli sulle tematiche della formazione docente e sulla metodologia e didattica, anche dei seguenti volumi: La lingua straniera nel concorso magistrale, La continuità educativa, Didattica modulare, First steps in English, la personalizzazione del percorso di insegnamento-apprendimento, Cooperative Learning a misura di bambino, Pedagogia e didattica del gioco, Principi e percorsi di programmazione scolastica.
Giocare-senza-giocattoli non è uno slogan né una moda del momento, ma la proposta del recupero del gioco libero e spontaneo dei bambini mediato da non-giocatti ossia da elementi naturali o oggetti della quotidianità che non sono stati progettati originariamente per giocare. L'esperienza del cestino dei tesori, del gioco euristico, degli adventure playground e della playbox costituiscono alcune delle proposte per la rivalutazione delle attività ludiche che non richiedono uso di giocattoli preconfezionati, prodotti dell'industria specializzata del giocattolo, ma si riferiscono a materiale "povero", quotidiano e all'esperienza dell'outdour education. Un aspetto particolare del gioco senza giocattoli è rappresentato dalla mindfulness che viene proposta come attività ludica per favorire l'attenzione selettiva, la concentrazione e il silenzio anche con bambini piccoli. Esperienze e ricerche compiute con educatrici ed insegnanti connotano le proposte presentate per giocare senza giocattoli.
In un momento storico caratterizzato da repentini e numerosi cambiamenti nel campo culturale e sociale si assiste ad una crescente richiesta di formazione che consenta agli individui di essere all'altezza e al "ritmo" di una società conoscitiva, in continuo progresso e mutamento. Il "Cooperative learning" si inserisce in questa ricerca di una scuola "a misura di allievo" suggerendo ai docenti degli obiettivi formativi che promuovano lo sviluppo olistico della personalità e, nel contempo, rispondano alle esigenze di una didattica sempre attuale, rispondente e al servizio dei bisogni formativi di ciascun allievo. Questo libro offre alcuni spunti di riflessione sulla condizione dell'infanzia di oggi e sui fondamenti teorici del "cooperative learning" cercando di suggerire, anche attraverso molteplici spunti operativi, come questo metodo possa coadiuvare, fin dalla scuola dell'infanzia, l'azione del docente per costruire un ambiente educativo di apprendimento nel quale le azioni del "fare, del pensare e dell'agire relazionale. dell'esprimere, del comunicare" diventano prodromi di un equilibrato ed armonico sviluppo della persona. Destinato a Dirigenti scolastici e ad insegnanti di ogni e grado.