In questo volume Paul Ricoeur illustra il problema dell'ermeneutica così com'egli lo intende. Suo intento è di condurre la riflessione sull'ermeneutica fino al punto in cui si approda a un'antinomia: l'opposizione fra distanziazione alienante e appartenenza, dalla quale nasce l'esigenza di un mutamento di direzione. Con l'ermeneutica filosofica l'esegesi biblica intrattiene un rapporto arduo e complesso: come ermeneutica speciale rispetto a un'ermeneutica generale, come ermeneutica cherigmatica rispetto a un'ermeneutica in funzione di canone. Un utile quanto appassionante saggio dell'ermeneutica di Ricoeur è una raccolta di studi in collaborazione con A. LaCocque, edita da Paideia nel 2002: "Come pensa la Bibbia. Studi esegetici ed ermeneutici".
Sono rari i filosofi che si sono interessati alla chiesa in quanto idea. In queste pagine inedite, risultanti da un incontro teologico di più giorni, Paul Ricoeur sviluppa una riflessione del tutto originale che si può considerare, a un tempo, come militante testimonianza di un periodo di passaggio e come banco di prova, come laboratorio di temi filosofici sviluppati, altrove o in seguito, in modo indipendente. Viene alla luce un aspetto del pensiero di Ricoeur troppo spesso trascurato, in cui i lettori potranno cogliere un approccio filosofico nuovo, radicale, la cui ampiezza annuncia alcune delle sue opere ulteriori, la prova di uno sforzo intellettuale innovativo, anche per lui stesso, e dell'importante ruolo che il filosofo ricoprì nella vita intellettuale della Chiesa riformata di Francia». (Dalla prefazione di Olivier Abel)