Hoy somos capaces de vivir mucho, pero de sentir muy poco. La modernidad ha secado la afectividad del hombre, porque la lógica racional en la que vive lo incapacita para aceptar el misterio de Dios. El hombre de hoy tiene que reencontrar su afectividad para poder recuperar, sentir, la presencia de Dios en su vida. Este es el caso de nuestra autora, que nos habla desde su experiencia con enfermas de SIDA. Sus profundas reflexiones, cargadas de sencillez evangélica, nos hacen sentir que, con toda verdad, Dios también está abajo.
María Luz Aldea Ferradal, natural de Ávila, realizó estudios de auxiliar administrativo y de auxiliar de enfermería. En la actualidad se dedica al cuidado de enfermos.
L’oratorio salesiano è più che un’istituzione, un’opera, una struttura: è uno spazio mentale, un cuore che vibra e ama, un atteggiamento pastorale che deve ispirare tutta la Pastorale giovanile delle FMA e dei tanti educatori ed educatrici che vivono per e con le giovani e i giovani, cercando di cogliere nel quotidiano i segni della presenza di Dio, vivendo autenticamente la comune identità umana e la vocazione educativa e, nei contesti cristiani, la vocazione battesimale nello stile e secondo le caratteristiche del carisma salesiano.
Ogni ambiente e istituzione educativa FMA è casa e, per essere pienamente tale, deve poter offrire la stessa esperienza pastorale di don Bosco e di Maria Domenica
Mazzarello e presentarsi come realizzazione attuale di quel riferimento ideale che è stato fin dagli inizi l’oratorio.
María del Carmen Canales fma
Consigliera generale
per la Pastorale giovanile
Qual è la fisionomia del cristianesimo del I secolo? In che misura le sue origini si pongono in continuità con il giudaismo? E cosa si intende oggi per "giudaismo"? A tali questioni propongono una risposta i sei studiosi di storia del giudaismo del Secondo Tempio e di storia delle origini cristiane; ciascuno di loro procede nella propria analisi secondo una personale metodologia, avvalendosi di approcci diversi: filologico, sociologico, ermeneutico, teologico. L'innestarsi del movimento di Gesù nel contesto giudaico, e, tuttavia, la sua "novità", fanno scaturire una tensione, a volte polemica, che ha contraddistinto i rapporti tra giudei e cristiani nel I secolo. Inserendosi nel vivace dibattito sui rapporti tra cristianesimo e giudaismo, gli autori, coordinati da Giorgio Jossa, fanno un'accurata lettura delle fonti, individuando alcuni momenti e passaggi particolarmente significativi nell'ambito di queste relazioni. Ne risulta un testo eterogeneo, per via delle differenti impostazioni di ciascun contributo, ma al contempo ricco di intuizioni e di nuovi spunti e piste di ricerca. Pregio del lavoro è aver raccolto apporti provenienti da esperti di entrambi i contesti, giudaico e cristiano: con ciò si evita un'eccessiva settorializzazione, assicurando all'analisi lucidità e apertura. Il libro è il frutto dell'attività di ricerca svolta nell'ambito di un Progetto finanziato dalla Regione Campania e dal Dipartimento di Discipline Storiche dell'Università "Federico II" di Napoli.
On Heaven and Earth is an open and expansive dialogue between Jorge Mario Bergoglio and Abraham Skorka, a Rabbi and biophysicist, in which they share their thoughts on religion, reason, and the challenges the world faces in the 21st Century. For years Cardinal Bergoglio (then Archbishop of Buenos Aires) and Rabbi Skorka were tenacious promoters of interreligious dialogues on faith and reason. They both sought to build bridges between Catholicism, Judaism and the world at large. On Heaven and Earth brings together a series of these dialogues where both men talk about various theological and world issues including God, fundamentalism, atheism, abortion, homosexuality, euthanasia, same sex marriage and globalization. From these personal and accessible dialogues comes a first-hand view of the man who is now Pope to 1.2 billion Catholics around the world.
La Prima Lettera dell'Apostolo Pietro nacque sul finire del primo secolo, un tempo di persecuzioni e di sfide difficili per la fede dei cristiani. Oggi, per noi, la sfida è di reggere alle tante malvagità, al male diffuso, che rischia di travolgerci tutti in un baratro di perdizione. Questo sussidio, opera del Vescovo di Locri-Gerace, ci aiuta a gustare la Parola, perché orienti, plasmi e interpelli l'intera nostra esistenza. Il libro è completato da numerosi racconti di Bruno Ferrero, che attualizzano le tematiche e aiutano nella riflessione.
Dopo aver mostrato nel primo volume l'uso che sia il Messale sia l'Ufficio divino fanno del Salterio, quest'ultimo volume presenta l'impiego dei Salmi nel Lezionario del Messale romano. I due volumi sul Salterio offrono un grande servizio non solo ai lettori e agli studiosi interessati alla Bibbia, ma in modo particolare ai pastori e ai fedeli cristiani, perche la Parola divina deve essere compresa e assimilata dai suoi destinatari, i membri del popolo di Dio.
La Mistica Ciudad de Dios es la obra cumbre de la mística española del siglo XVII y por sus dimensiones, pedagogía espiritual y profundidad teológica es uno de los monumentos de la espiritualidad cristiana de todos los tiempos. A pesar de ello y de la notoriedad de su autora, María de Jesús de Ágreda, los lectores hispanohablantes actuales no tenían a su disposición una edición manejable, por lo que su contenido es muy desconocido hoy.
La obra es de un valor sin parangón pues recoge las confidencias que Sor María recibió de la propia Virgen María y de Dios mismo y en ella se presenta de forma ordenada toda la historia de santa María, con pormenores muy edificantes para la vida sobrenatural, lejos de toda prolijidad y nimiedad exagerada.
Esta edición incluye el texto original con ligerísimas adaptaciones lingüísticas pensadas para favorecer la inmediata comprensión y su uso como lectura espiritual. Para hacerla más manejable, la obra completa se presenta en siete volúmenes asequibles por su precio y dimensiones, de los que ahora se presenta el primero.
Autora: María Jesús de Ágreda
María de Jesús de Ágreda nació el 2 de abril de 1602. Es la representante más destacada de la espiritualidad española del siglo XVII. Mujer humilde, sencilla y tímida pero de viva inteligencia, llegó a ser consejera de grandes figuras, entre las que destaca el rey Felipe IV. Fue favorecida con muchos fenómenos místicos extraordinarios, el más llamativo de los cuales fue el de la bilocación, que le hacía actuar a distancia de miles de kilómetros en las tierras americanas. Mientras estaba en su retiro conventual agredeño, la “dama de azul” simultáneamente evangelizaba a los indígenas de Nuevo México y los preparaba para aceptar el bautismo de manos de los misioneros. entre 1622 y 1625 se hizo presente unas quinientas veces en muchas zonas de lo que hoy son los estados de Nuevo México, Texas y Arizona de los estados Unidos de Norteamérica. en su misteriosas presencias apostólicas en América, sor María de Jesús predicaba y animaba a los indios a que se presentaran a los misioneros para que, después de recibir completa instrucción, aceptaran masivamente el bautismo. Cuando los misioneros llegaban a aquellos territorios, se admiraban de ver tanta gente bien dispuesta y los nativos les hablaban de la misteriosa “dama de azul” que les había preparado. sor María de Jesús fue una elevada mística, santa abadesa y gran escritora. Su obra más conocida es la Mística Ciudad de Dios, en la que narra la historia de la vida de la Virgen María, a través de los mensajes que recibió en sus gracias místicas. Fue declarada venerable por el papa Clemente X.
Francesca (Roma, 1384 –1440), dopo la perdita dei figli e del marito, accettata e offerta nella fede, si dedicò all’assistenza dei poveri e dei malati. Il suo palazzo pareva fosse la meta obbligata di bisognosi d’ogni genere. Generosa con tutti, profondeva i beni di cui disponeva per alleviare le tribolazioni degli altri, senza nulla concedere a se stessa. Per poter allargare il raggio della sua azione caritativa, nel 1425 fondò la congregazione delle Oblate Olivetane di S. Maria Nuova, dette anche Oblate di Tor de’ Specchi. Tre anni dopo la morte del marito, emise ella stessa i voti nella congregazione da lei fondata, assumendo il secondo nome di Romana. Il libro è la sua biografia.
Maria Luigia Ronco Valenti, scrittrice e giornalista, ha collaborato con le tre reti radiofoniche RAI con programmi e sceneggiati di carattere storico e letterario, vincendo il “Premio Roma” di giornalismo con la trasmissione «Roma degli Europei». Collaboratrice di Radio Vaticana, ha realizzato per «Orizzonti Cristiani» numerosi programmi sceneggiati tra cui: I santi di Roma, Le donne della lampada, Il mistero degli angeli. Insegnante di ruolo presso scuole statali e istituti privati, ha pubblicato volumi di letteratura giovanile ricevendo numerosi premi di narrativa. Studiosa di teologia e di scienze religiose con particolare riguardo al monachesimo e al femminismo evangelico, ha pubblicato saggi e tenuto conferenze su diverse figure di sante.
La Jornada Mundial de la Juventud 2011 (Madrid, 16/21-VIII-2011) fue el acontecimiento de mayor participación popular de la historia de España, con más de millón y medio de jóvenes, procedentes de 193 países. Esta monografía pretende poner a disposición de los profesionales de la comunicación (dircom de empresas y organizaciones, periodistas, profesores en facultades de periodismo y relaciones públicas, etc.) el plan de comunicación del evento, cómo se puso en práctica y qué resultados se obtuvieron. Al modo de los case studies anglosajones, el libro describe la estrategia de comunicación de la JMJ 2011, seguida de los planes y la actividad desarrollada en redes sociales, página de internet, relaciones con los medios, marketing y promoción, audiovisuales y diseño gráfico. A este núcleo principal antecede una explicación sobre la historia, la organización, el personal y la financiación de la JMJ, para que pueda entenderse el contexto. Los autores trabajaron en la dirección ejecutiva y en el departamento de comunicación de la JMJ, y con este libro pretenden rendir cuentas ante la sociedad española con objetividad y trasparencia, ya que la JMJ fue desde el principio un proyecto colectivo. Escribieron estas páginas para que quienes se enfrenten en el futuro a un desafío semejante, puedan construir sobre sus aciertos y evitar sus errores.