Lavoro dedicato all'analisi della concezione linguistica di Philipp Wegener, studioso Tedesco della seconda metà dell'Ottocento, il cui contributo scientifico manifesta notevole modernità teorica, soprattutto nella pragmatica della comunicazione.
Un volume rivolto a genitori ed educatori con lo scopo di porre attenzione sulla relazione che si crea tra adulti e neonati/bambini attraverso il suono. Questo legame parte dal grembo materno, si sviluppa nei primi mesi di vita attraverso il rapporto con la voce della madre e del padre ed arriva fino al nido, dove i piccoli sono chiamati ad intrecciare nuovi legami sonori. Per questo il libro, che contiene anche un'antologia di filastrocche e canzoni, vuole fornire spunti oprativi per creare contesti che permettano al bambino di sperimentare tutte le sonorità di un ambiente e, attraverso questo percorso, di stimolare un nuovo sviluppo cognitivo e affettivo.
Il libro esplora la relazione cinema / storia con l'obiettivo di superare le reciproche diffidenze e di ridiscutere i clichés che ancora persistono nell'era dell'immagine. L'itinerario proposto è particolarmente interessante per la ricchezza e la trasversalità dei contributi, che creano un'innovativa piattaforma dialogica anche attraverso interviste inedite realizzate appositamente, concesse da autorevoli esponenti di entrambe le discipline. Per la storia: Jacques Le Goff, Marc Ferro, Pierre Sorlin, Antoine de Baecque, Franco Cardini, Lucio Villari; per il cinema: F. Murray Abraham, Pupi Avati, Marco Bellocchio, Peter Bogdanovich, Liliana Cavani, Matteo Garrone, Carlo Lizzani, Ennio Morricone, Mark Peploe, Francesco Rosi, Vittorio Storaro, Krzysztof Zanussi. Particolare attenzione è dedicata all'analisi dei "generi" (bellico, western, commedia, cinema d'impegno civile e politico, biografico, religioso) rispetto ai quali quello storico è trasversale, e allo sguardo del cinema d'autore sulla storia (Ejzenstejn, Griffith, Rossellini, Pontecorvo), individuando le dinamiche tra il cinema, arte corale, e la storia e i suoi personaggi. Prefazione di Jacques le Goff.
Il Fondo manoscritti creato da Maria Corti presso l'Università di Pavia nel 1968 è diventato una delle più vive realtà culturali italiane, il luogo dove si conservano e si studiano i testi autografi dei maggiori scrittori dell'Otto e del Novecento. La Corti racconta in questo libro molti aneddoti di prima mano che coinvolgono famosi scrittori, vedove votate alla gloria letteraria dei propri mariti, banchieri generosi, personaggi maggiori e minori che si incrociano come in un romanzo. Ma "Ombre dal fondo" è anche un libro di riflessioni sulla letteratura e una rassegna di interventi critici su una serie di autori fra i più amati dell'autrice, da Montale a Fortini, ad Amalia Rosselli.