La sociologia della letteratura è una disciplina composita che abbraccia un insieme variabile di discorsi sul rapporto tra fatti letterari e società. Alla trattazione, in uno stile piano e alieno da tecnicismi, il volume affianca un utile percorso antologico su autori e testi esemplari (oltre che una bibliografia ragionata), offrendo cosi, non solo teoricamente, un panorama effettivo e, per certi versi, godibile della disciplina.
Vittorino Chizzolini, con la sua attività editoriale e l'animazione professionale di generazioni di insegnanti dagli anni '30 fino agli anni '70, fu protagonista di rilievo della vista scolastica nazionale, pur non elaborando mai una "teoria educativa" in termini formali. Questo volume, esaminando Magistero, il suo manuale di storia dell'educazione firmato con Marco Agosti, vuole esplicitare le linee portanti della sua pedagogia, espressa nei modi dell'attivismo cristiano che si ispira al principio evangelico di centralità dell'amore.
La famiglia, nelle sue varie declinazioni, tradizionale, aperta, allargata e così via, è sempre più spesso al centro dell'interesse della cinematografia italiana, osservatorio interessante per leggere le tendenze della società. Il libro tenta uno sguardo d'insieme su come il cinema racconta la famiglia italiana, partecipando alle sue difficoltà, spesso con un atteggiamento di comprensione che offre a ciascuno una seconda possibilità. L'intervista a protagonisti del settore - i registi Anne Riitta Ciccone, Alessandro D'Alatri e Giovanni Veronesi - e le approfondite schede di lettura di 16 film recenti si propongono come strumento di confronto e supporto formativo per operatori ed educatori.
Partendo dalle fondamentali questioni del diritto all'istruzione, della libertà d'insegnamento e dell'identità giuridico-funzionale delle scuole e del personale docente, il volume passa in rassegna i diversi percorsi di istruzione e formazione. Il risultato è un quadro organico ed essenziale dell'attuale legislazione scolastica, con integrazioni di giurisprudenza e dottrina, per rispondere alle esigenze di una pluralità di esperienze professionali e di finalità culturali.
Le difficoltà dell'educazione odierna, a tutti evidenti, sono comunemente riconducibili all'"emergenza educativa"; attraverso un percorso articolato e guidato principalmente dalla lettura dei classici, il volume propone una ricomprensione della teoria e della pratica educative nella prospettiva della "sfida della libertà". In altri termini: c'è educazione solo quando la relazione interpersonale ha un chiaro e intenzionale profilo etico. Per educare non basta entrare in una relazione generica né praticare forme aggregative più o meno strutturate: occorre agire sul piano etico, allo scopo di guidare l'educando a diventare capace di scegliere - da se stesso - il bene.
Il liceo delle scienze umane costituisce la vera novità del panorama scolastico italiano per quanto concerne la secondaria superiore. Il volume, dopo averne messo a fuoco l'origine e il profilo istituzionali, elabora una ipotesi pedagogico-didattica su questa scuola, anche alla luce di un'analisi del concetto di scienze umane e della storia di questo ambito culturale. Un'attenzione specifica è riservata alla disciplina Scienze umane, una materia di studio la cui didattica è tutta da inventare. Infatti, sotto questa identificazione si raccolgono quattro saperi (Antropologia culturale, Pedagogia, Psicologia e Sociologia nel Liceo delle Scienze Umane; Antropologia culturale, Metodologia della ricerca, Psicologia e Sociologia nell'Opzione Economico-sociale) che hanno storie, profili epistemici e indirizzi di ricerca molto diversi. Ecco perché la sfida è costruire una didattica integrata: infatti, solo a questa condizione, il Liceo delle Scienze Umane potrà mostrare compiutamente la sua originalità.