Una raccolta di meditazioni. Francesco d'Assisi era solito raccogliere e conservare le pietre con scritte cristiane e anche pagane che trovava in terra. A chi gli chiedeva ragione di questo suo collezionare pietre, rispondeva che le lettere scolpite dalla mano dell'uomo potevano comporre il nome di Dio, unendosi al canto di lode del creato: Laudato sii mi Signore per sora pietra.
Il volume offre una nuova interpretazione del ruolo di queste due immagini di culto nell'iconografia religiosa medievale Il Museo del Santuario della Porziuncola conserva due importanti dipinti risalenti al primo secolo Francescano, annoverati tra i capolavori della pittura medievale italiana. Si tratta di un rarissimo Crocefisso firmato da Giunta Pisano, il maggiore pittore italiano prima di Cimabue, e di una icona raffigurante san Francesco attribuita ad un anonimo pittore umbro del XIII secolo, che da questo quadro prende il nome. Finora i due dipinti erano stati studiati all'interno dei cataloghi dei rispettivi autori, ma mancava uno studio che ne ricostruisse le vicende in rapporto alla storia della Porziuncola e all'evoluzione dell'ordine dei Frati Minori nei decenni successivi alla morte di San Francesco. Questo volume si propone di riempire la lacuna e di offrire una nuova interpretazione del ruolo svolto da queste immagini di culto nell'iconografia religiosa medievale