Nella Filosofia, la grande opera in tre volumi che è il capolavoro di Jaspers, l'"orientazione filosofica del mondo" e la "chiarificazione dell'esistenza" sono le tappe che precedono e conducono a quella "metafisica" che ne raccoglie il senso ultimo. Dell'intera opera presentiamo l'Introduzione generale e il terzo volume, che è, appunto, la Metafisica. Con questa parola non si deve intendere un "sapere oggettivo" in grado di pronunciarsi sui problemi ultimi che trascendono il piano dell'esperienza, ma l'"esigenza incondizionata" che spinge l'uomo oltre il piano del noto e di ciò che è scientificamente provato. In tal senso la metafisica non è più dottrina, ma la natura stessa dell'uomo: essa non è più quella "sophia" in cui si riassume un presunto sapere del mondo, dell'anima, di Dio, ma è quella "philosophia" che, come vuole l'etimo, non sa ma ama, non possiede ma cerca il senso di ciò che sempre sfugge come ogni oggetto d'amore.
Jaspers affronta in quest'opera i "pensieri fondamentali" di Nietzsche (superuomo, eterno ritorno, volontà di potenza); i nodi problematici del rapporto negazione-affermazione, immanenza-trascendenza, ateismo-ricerca di Dio; e, in via preliminare, alcuni aspetti metodologico-interpretativi, a cominciare dal rapporto aforisma-sistema. Al centro dell'interpretazione jaspersiana - in antitesi a quella heideggeriana - vi è l'idea dell'indissolubile legame di pensiero e vita: bisogna partecipare intimamente al continuo "movimento" del pensiero nietzschiano nel suo concreto farsi, alla sua filosofia sperimentale, che è ad un tempo "pensata e vissuta". Solo così si può pervenire a una vera e propria "assimilazione" di Nietzsche, cioè a un'autentica comprensione del suo filosofare, che implica al tempo stesso una sua appropriazione e rielaborazione personale. In tal senso Jaspers getta luce non solo sulla filosofia di Nietzsche, ma anche sulle idee centrali della propria filosofia: quelle di "situazioni-limite", di "origine", di "trascendenza".
Nella "Filosofia", la grande opera in tre volumi di Jaspers, "L'orientazione filosofica del mondo" e "La chiarificazione dell'esistenza" sono le tappe che precedono e conducono a quella "Metafisica" che ne raccoglie il senso ultimo. Dell'intera opera si presenta qui l'introduzione generale e il terzo volume, che è appunto la "Metafisica". Con questa parola non si deve intendere un sapere oggettivo in grado di pronunciarsi sui problemi ultimi che trascendono il piano dell'esperienza, ma l'esigenza incondizionata che sospinge l'uomo oltre il piano del noto e di ciò che è scientificamente provato.