Nell’enciclica Spe salvi Benedetto XVI ha richiamato la centralità della virtù della speranza nella vita del cristiano e di ogni uomo. Ogni progettualità, anche terrena, deve infatti fare assegnamento sulla speranza di raggiungere l’obiettivo, e le riflessioni di questo libro orientano a trovare il fondamento di ogni speranza: Cristo stesso, che con la sua Risurrezione ha vinto il mondo e guida ciascuno a raggiungere l’obiettivo supremo: la vita eterna. Attese umane, speranza cristiana, fiducia in Dio, vengono analizzate nella prospettiva della storia e della consumazione della storia. E, con Benedetto XVI, l’autore segnala l’agire, la sofferenza e il giudizio come «luoghi di apprendimento» della speranza.
Terza edizione rinnovata. Con l'enciclica Laborem exercens Giovanni Paolo II ha solennemente richiamato la centralità del lavoro umano quale strumento per la santificazione personale del cristiano e quale mezzo per la trasformazione corredentrice del mondo. In questa linea, decisivo è l'apporto dell'Opus Dei, la cui spiritualità è centrata sulla santificazione del lavoro ordinario, nella prospettiva vocazionale della chiamata universale alla santità. L'autore, docente in Teologia nell'Università di Navarra, analizza i tratti fondamentali della dottrina del fondatore dell'Opus Dei, san Josemaría Escrivá, su questa tematica che ha trovato nel magistero del Papa, e già prima del Concilio Vaticano II, una luminosa definizione e conferma (pp. 192).