Durante il percorso curativo in ambito delle relazioni d'aiuto si affrontano disagi e sofferenze di varia natura e in psicoterapia si attraversano spesso ricordi traumatici del passato che condizionano il presente. La correzione degli schemi relazionali disfunzionali e il superamento del rancore vissuto si realizza dopo l'espressione della rabbia. La cicatrizzazione sanatoria e definitiva delle ferite psichiche può avvenire soltanto con la dimensione emotiva del perdono che la ricerca scientifica ha evidenziato come indispensabile strumento terapeutico in questo testo.
Dopo "L'arte di separarsi", l'autore era già considerato colui che ognuno avrebbe voluto come terapeuta nei momenti difficili. Questo libro, ne dà conferma. Profondamente umano, ma altrettanto scientifico, il saggio narra, attraverso un semplice "parlato scritto" chiaro e scorrevole, la recente evoluzione della psicologia clinica applicata al quotidiano. Questo compendio è dedicato a tutti coloro che si accostano alla psicoterapia, per capire di più e per meglio risolvere alcuni problemi. Gli operatori tecnici, inoltre, potranno trovarvi un valido aiuto per comprendere meglio e con maggior empatia i bisogni reali dell'utenza contemporanea.
La terapia di gruppo è un trattamento relazionale fondato sulla teoria del campo e centrato sul cambiamento consapevole. Gli interventi provengono da diversi approcci clinici basati su un'epistemologia psicosociologica, che prevede l'utilizzo di diverse procedure tecniche derivanti dalla migliore ricerca scientifica a prova di evidenza. Il testo fornisce una guida utile sia per il conduttore che per l'utente, sulla prassi gruppale nelle sue varie forme, e sui numerosi campi d'intervento e finalità di un'esperienza altamente coinvolgente e curativa.
In questo volume gli autori si propongono di analizzare, in modo semplice ed accessibile a tutti, le caratteristiche psicologiche del figlio unico, attraversano i luoghi comuni che da sempre lo accompagnano (viziato, narcisista, desideroso di potere, egoista, solitario, ecc.) e cercano di descrivere i possibili rischi cui va incontro nel suo percorso evolutivo.
I confini separano le nazioni e gli organismi, rappresentano lo stato identitario per affermare serenamente la propria individualità e rispettare quella degli altri. L'ambito di sovranità dell'Io consente di differenziare, tramite il Sé, l'identità soggettiva tra il mondo interno e l'ambiente oggettivo esterno. Nello scambio terapeutico intersoggettivo, i confini sono più aperti e permeabili favorendo l'alleanza clinica trasformativa per autoregolare una corretta gestione della tenerezza e dell'aggressività. L'autocontenimento e la fermezza dei confini privati limitano possibili reciproche azioni invasive, riparando anche da eventuali comportamenti violenti.
Il comportamento è determinato dalla motivazione, sollecitata da bisogni, desideri e intenzioni. La ferma risolutezza e l'impegno tenace per la realizzazione dei protagonisti è la virtù unitaria dei significati che si manifesta con la forza di volontà nel conseguire le proprie mete esistenziali.
Un tratto distruttivo, intrinseco alla natura umana, arriva a esprimersi attraverso comportamenti di sopraffazioni, intolleranza e annientamento totale dell'altro. Crudeltà, sadismo, tortura, nascono da un'apatia morale estrema e rispondono al bisogno di esercitare un potere arbitrario assoluto infrangendo le più elementari norme etiche e sociali. Queste forme di grave patologia e perversione vanno analizzate, spiegate e valutate prima di effettuare trattamenti terapeutici specifici e mirati.