Data di pubblicazione: Febbraio 2014
Codice: 9788868261450
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In questo testo del 1915, Franz Brentano riassume il cuore del suo pensiero teologico, e articola una serrata riflessione sulla necessità - logica e ontologica - dell'esistenza di Dio. Figura tra le più influenti della psicologia e della filosofia ottocentesca, maestro di Edmund Husserl e Sigmund Freud, Brentano afferma come sia assolutamente necessario ammettere un principio intelligente per spiegare il corso naturale degli eventi mondani. Solo questo principio, infatti, è in grado di inquadrare in una prospettiva finalistica la molteplicità del reale, in modo che ogni singolo accadimento riceva un senso in connessione con la totalità del creato. Anche le moderne teorie scientifiche, dall'evoluzionismo all'entropia, si fondano per Brentano su una visione teleologica della natura, l'unica che rende possibile una lettura coerente dell'esistenza. L'unica, inoltre, in grado di giustificare i suoi aspetti negativi all'interno della più ampia bontà del progetto divino. Il testo è preceduto da una breve lettera indirizzata a un corrispondente anonimo, che Brentano esorta a non cedere alle tentazioni dell'agnosticismo dinanzi alle difficoltà, sempre superabili, di sviluppare una visione razionale della vita.
In questo testo del 1915, Franz Brentano riassume il cuore del suo pensiero teologico, e articola una serrata riflessione sulla necessità - logica e ontologica - dell'esistenza di Dio. Figura tra le più influenti della psicologia e della filosofia ottocentesca, maestro di Edmund Husserl e Sigmund Freud, Brentano afferma come sia assolutamente necessario ammettere un principio intelligente per spiegare il corso naturale degli eventi mondani. Solo questo principio, infatti, è in grado di inquadrare in una prospettiva finalistica la molteplicità del reale, in modo che ogni singolo accadimento riceva un senso in connessione con la totalità del creato. Anche le moderne teorie scientifiche, dall'evoluzionismo all'entropia, si fondano per Brentano su una visione teleologica della natura, l'unica che rende possibile una lettura coerente dell'esistenza. L'unica, inoltre, in grado di giustificare i suoi aspetti negativi all'interno della più ampia bontà del progetto divino. Il testo è preceduto da una breve lettera indirizzata a un corrispondente anonimo, che Brentano esorta a non cedere alle tentazioni dell'agnosticismo dinanzi alle difficoltà, sempre superabili, di sviluppare una visione razionale della vita.