La ragione non è un mondo incontaminato e puro ma una delle innumerevoli componenti del mondo estremamente complesso che abitiamo.
La ragione origina in questo mondo ed è contaminata da questo mondo.
È la ragione stessa che, indagando sulla propria nascita e sul proprio sviluppo, scopre di avere origini che la precedono, la preparano e l'accompagnano.
Le scienze hanno dato un contributo sostanziale a tale scoperta; la teologia deve confrontarsi con queste scoperte e contribuire a comprenderne il valore per la vita dell'uomo e per l'intelligenza della fede.
Giorgio Bonaccorso, specializzato in teologia liturgica, si occupa dei riti religiosi e cristiani con particolare attenzione all'aspetto antropologico e ai presupposti epistemologici.
È docente all'Istituto di Liturgia Pastorale di Santa Giustina in Padova e in altri istituti teologici, collabora con facoltà universitarie, pubblica su diverse riviste ed è membro di alcune associazioni teologiche. Tra i suoi libri: Celebrare la salvezza. Lineamenti di liturgia (2003); Il tempo come segno: vigilanza, testimonianza, silenzio (2004); La liturgia e la fede (2010); Il rito e l'altro. La liturgia come linguaggio, tempo e azione (2012); L'estetica del rito.
Sentire Dio nell'arte (2013); Rito (2015). Con Cittadella Editrice: Il corpo di Dio. Vita e senso della vita (2006); I colori dello spirito. Prova speranza preghiera (2009); Il dono efficace. Rito e sacramento (2010).
Il dono allevia, solleva, sorprende. C'è però sempre il rischio di ridurlo all'oggetto donato, smarrendone il senso più profondo che risiede oltre ogni gesto e ogni pensiero.
Il dono è là dove si riesce a cogliere l'esistenza come dono: allora è veramente efficace. Se la comunità cristiana conserva i sacramenti è proprio per custodire questa verità, ossia perché ha fede nel dono e riceve la fede come dono.
La stessa parola che annuncia la salvezza ha le caratteristiche del sacramento e vive nei sacramenti per mantenere nei credenti la coscienza che quella parola è anzitutto il dono con cui Dio attraversa la carne dell'uomo.
Il sacramento è l'atto e la coscienza del dono di Dio.
Prova, speranza, preghiera. Lo spirito non oppone il bianco al nero, ma compone gli innumerevoli colori della vita. Non a caso lo spirito è anzitutto il respiro e il vento. Questa terra è la materia pesante che può affliggere i giorni dell'uomo, ma è anche il vento che solleva al cielo e il respiro che alimenta la vita. Lo spirito è a colori. E la vita scommette sullo spirito non quando lo accerchia e lo relega in una parte dell'esistenza, ma quando ne attraversa l'intero arco cromatico. GIORGIO BONACCORSO, specializzato in Teologia liturgica, si occupa dei riti religiosi e cristiani con particolare attenzione all'aspetto antropologico. È docente presso l'Istituto di Liturgia Pastorale di S. Giustina di Padova e altri Istituti Teologici.