Questo libro di Albisetti è una sorta di vademecum per la vita.
Uno degli aspetti su cui ritorna l’Autore è essere se stessi che significa sentirsi solidi, radicati, centrati nella zona più profonda e più intima della nostra anima. È uno stato di pienezza, al quale tutti se vogliamo, possiamo giungere. Fa parte di un cammino di crescita, è come un mettersi in viaggio, il viaggio della vita su questa terra.
Intanto elaborare probabili lutti e uscirne più forti di prima.
Superare la paura, alimentare la fiducia e ammettere le proprie debolezze. Soprattutto accettare se stessi, coltivare l’indipendenza e la responsabilità personale e acquisire una buona autostima. È importante.
E di fronte all’amore, costruire una relazione fatta di lealtà e di rispetto vicendevole.
Valerio Albisetti, psicologo e psicoterapeuta, è una delle presenze più significative della psicoanalisi contemporanea. Professore universitario, è autore di numerosi libri di psico-spiritualità, autentici best-sellers, tradotti in molte lingue. Fra i più recenti: Amare la vita e le sue sorprese (2006), Note d’amore e di vita (2006), Felici di essere nati (2007), Una vita a tutto tondo (2007), Il bello dell’età di mezzo (2007), Essere un po’ depressi fa bene (2008), Di fronte alla vita (2009), I sogni dell’anima (2009), Felici nonostante tutto (2010) editi da Paoline.
L'amore e i suoi conflitti, l'importanza di costruirsi una personalità libera da condizionamenti, le nevrosi della vita moderna?Temi di sempre, forse, ma approfonditi dall'Autore con una freschezza nuova. Con il desiderio di aprirsi e aprire alla bellezza della vita. Con il realismo di chi sa che l'esistenza non è scevra da difficoltà ma ha al suo interno valori che le permettono di trascendersi. Per questo V. Albisetti legge ogni cosa alla luce della Parola. E, facendo ciò, mette a nudo anche la sua anima.
L'autore, come in tutti i suoi testi, si sofferma sulla necessità di costruirsi una personalità armonica. Una armonia tra le componenti fisiche e psichiche senza trascurare la parte spirituale. Perciò, il rispetto del corpo, l'ascolto del corpo. E poi le paure da superare nelle situazioni della vita. La vita vista come viaggio, con tutte le incognite da superare (alla maniera dei viaggi iniziatici). E tutte le cose hanno un senso perché Dio è in ogni cosa, in tutte le vicende umane.
Questo breve testo di V. Albisetti si sofferma sulla necessità di conoscere se stessi, il proprio mondo interiore, e di accogliersi, volersi bene. Soltanto così, accogliendo e amando se stessi, si è capaci di accogliere e amare gli altri e avviare un processo liberante della propria personalità dai vari condizionamenti che, la cultura, l'educazione hanno depositato nel nostro io più profondo. E poiché la vita è un viaggio, bisogna essere attenti al come si viaggia, quali riflessi di bontà si riesce a irradiare attorno a sé.
L'autore, V. Albisetti sostiene che per essere genitori bisogna prima diventare genitori di se stessi. Essere capaci cioè di accogliere il bambino che si è stati, e che non muore mai in noi. Rivivere eventuali ricordi dolorosi del passato, ridimensionare realtà conflittuali ed essere capaci di perdono. Inoltre, una presa di distanza da se stessi e dalle cose, può essere utile a costruire un buon rapporto con la realtà. Tutto ciò va trasferito nel rapporto educativo con i figli. Rapporto che deve essere affettuoso e liberante, improntato al rispetto delle potenzialità del figlio per una crescita autonoma e responsabile. Attraverso uno stile semplice ma incisivo, si dipana una strategia educativa di grande interesse. Anche se alcuni concetti possono essere magari conosciuti, la passione dell'autore che diventa a tratti testimonianza di vissuto, ne fanno un libro originale ma soprattutto utile a quanti affrontano il difficile compito di educare.
L'idea portante del volume è quella di riscoprire il valore della propria individualità come dono che Dio ha fatto all'uomo creandolo. E per riuscirvi bisogna innanzitutto contare sull'aiuto di Gesù, il Cristo. È Lui il Guaritore in assoluto, afferma V. Albisetti. Ma non si devono trascurare i mezzi a disposizione per guarire le ferite della vita, le negatività sperimentate nell'infanzia o nell'età adulta, tutti quei limiti che non hanno permesso uno sviluppo armonico della propria personalità. Prenderne coscienza e riappropriarsi del proprio io come valore ineludibile della persona modellandolo sull'Io del Cristo come traspare dalla Scrittura. Molte, infatti, sono le citazioni della Sacra Scrittura a conferma e stimolo del suo pensiero formativo. È ciò che l'Autore chiama psicospirtualità cristiana, in quanto il tutto è pervaso da una forte componente spirituale. Frequenti sono anche i richiami autoreferenziali dell'Autore che si pone quasi come "io narrante". Senz'altro come "presenza accanto" a chi legge. Un volume di psicologia che "accompagna" la persona nel discernimento del sé, nell'individuare conflitti da superare e "strumenti" da utilizzare per la crescita armonica del proprio io.
L'esperienza del dolore porta con sé angoscia e sconforto, interrogativi e paure. Spesso ne deriva un senso di disorientamento che induce a ripiegarsi su se stessi e a delegare ad altri la conduzione della propria vita. Questo libro di L. Sandrin, apre una prospettiva nuova: guardare al dolore come momento di riscoperta della propria ricchezza interiore, come approfondimento di relazioni, creazione di un modo diverso di vivere e di amare.
Il "modo nuovo" di pregare prospettato da V. Albisetti in queste pagine presuppone l'esistenza di una dimensione inconscia dello spirituale: nell'essere umano, cioè, fin dalla nascita, è presente la capacità di trascendere se stesso. Dopo questa premessa di carattere psicologico, si sottolinea l'importanza di una preghiera fatta "con il cuore", cioè semplice e spontanea, autentica comunicazione d'amore con Dio, e "con il corpo", accompagnata cioè da un atteggiamento esteriore che favorisca la concentrazione e sappia valorizzare le capacità espressive del corpo. La seconda parte del testo offre suggerimenti pratici su come, dove, quando e quanto pregare, cui si aggiungono consigli psicofisici su come raggiungere una calma interiore che faciliti la preghiera.
Il libro di V. Albisetti vuole essere una sorta di piccolo vademecum per gestire al meglio il rapporto di coppia. Essenziale è liberarsi da ogni idealizzazione e accettare le debolezze proprie e del partner. In tal modo si apre la strada a un rapporto basato, oltre che sull'amore, anche sulla complicità, cioè un'intesa reciproca che permette di conoscere l'altro senza invaderlo né giudicarlo.Il testo prende in considerazione alcune delle "questioni" sulle quali i coniugi sono quotidianamente chiamati a misurare il loro rapporto: il lavoro, i figli, i suoceri, i soldi, il sesso. Ciascuno di questi aspetti, se opportunamente inquadrato in uno sforzo personale di crescita psicologica, non è più motivo di contrasti ma diventa un arricchimento reciproco.
Il lavoro assorbe gran parte delle nostre energie; al lavoro dedichiamo molto del nostro tempo e al lavoro chiediamo che sia occasione di crescita, palestra di realizzazioni, sì, ma anche possibilità di esprimere i valori etici che stanno alla base di ogni impegno umano e professionale. Per questo diventa urgente riscrivere alcune regole in cui riconoscersi per contribuire ad un ambiente sereno e positivo, proprio a partire dalle esigenze etiche del lavoro. Il libro è un sussidio per la crescita personale in ambito aziendale. Vuole essere un compagno di chi si interroga sul senso del lavoro e sulle possibilità personali di trasformare il lavoro in occasione di relazioni, di realizzazioni, di crescita.
Se c'è un viaggio entusiasmante e faticoso, pieno di sorprese e mai fallimentare, è quello che la persona compie dentro di sé, alla ricerca del suo vero volto interiore. Per questo viaggio, però, non bastano gli strumenti della psicologia, anche se necessari; la persona deve attingere alla dimensione spirituale della propria vita per incontrare il meglio di sé? e non fallire. Di V. Albisetti.