
L'opera costituisce la prosecuzione del vasto progetto 'Nuovo Liruti' iniziato nel 2006 con la pubblicazione del primo volume dedicato al medioevo raccogliendo le biografie dei personaggi illustri che hanno contribuito a definire la fisionomia culturale del Friuli in età veneta, dal 1420 al trattato di Campoformido del 1797 che segnò la fine del potere della Repubblica di Venezia. Strumento fondamentale di consultazione storico-letteraria e biografica, questo secondo volume presenta circa 1000 voci di personaggi della cultura friulana, redatte da oltre 120 studiosi italiani.
Il tema del libro Ë líarte nella modernit‡ che tutto ha travolto e trasformato. Gli autori, tutti dellíIstituto di Storia dellíArte dellíUniversit‡ degli Studi di Milano, sbozzano questa unica tematica attraverso undici articoli dedicati ciascuno a un aspetto particolare: la vita dellíartista e la sua formazione, le sue relazioni con i colleghi, ambiente e modo di lavoro, musei, avanguardie, riviste. Sono indagati anche i nuovi meccanismi della committenza, che insegnano agli artisti a commisurare il loro lavoro alle esigenze della destinazione pubblica dellíarte o, allíopposto, del mercato privato. Il libro analizza la dinamica di queste trasformazioni, le contraddizioni del processo, le acquisizioni e le perdite nella forza dellíespressione artistica; propone un passo innovativo nella comprensione della storia dellíarte degli ultimi due secoli.
Nella versione saggio gi‡ pubblicato nel 2000, il volume accompagna lungo i percorsi della produzione, circolazione e comunicazione dell'arte moderna, tra le ultime decadi dell'800 e il periodo tra le due guerre mondiali, quando il sistema arte siË fatto pienamente internazionale. Un testo fondamentale per conoscere il Novecento artistico e le sue radici.
Mosca e Pietroburgo sono oggi una rinomata meta per i turisti di tutto il mondo, che vi si recano non solo per vedere affreschi e icone del Medioevo, ma anche per percorrere i paesaggi urbani del periodo barocco neoclassico o per riscoprire l'arte figurativa del 1800 e di quelle avanguardie che, all'inizio del secolo scorso, hanno influenzato l'arte internazionale. Eppure il viaggiatore che da ovest va nella Grande Russia, pur cogliendo omonimie con il proprio paese d'origine, ha la sensazione di varcare uno spartiacque artistico e culturale. Secoli di scambi, di influenze epocali, di comunicazione artistica sono infatti troppo spesso sconosciuti agli altri europei. Questo testo intende colmare tale lacuna.
Leone Caetani (1869-1935) fu esponente di una delle più nobili famiglie d'Europa, uomo di studi e di moderni interessi etico-politici. Considerato uno dei più autorevoli orientalisti italiani tra Otto e Novecento, fu autore di volumi di grande rilevanza, come gli "Annali dell'Islam" (voll. 10). A questa imponente opera, il Caetani affiancò due volumi di "Studi di storia orientale", un racconto erudito di alta divulgazione su Maometto, le prime vittorie militari del Califfato arabo, e sulle origini della poderosa espansione araba. Antifascista dichiarato, agli inizi degli anni venti, abbandonò l'Italia e si ritirò in Canada, dove morì. Prima di lasciare l'Italia, costituì, presso l'Accademia dei Lincei, una importante Fondazione per gli studi musulmani, alla quale donò la sua preziosa biblioteca, che è, ancora oggi, uno dei fondi più importanti al mondo per la storia islamica. Gli 'Studi di storia orientale' (1911-1913), sono universalmente riconosciuti come una delle opere più significative dell'islamistica italiana ed europea dei primi decenni del Novecento. La ristampa è arricchita dalla pubblicazione dei capitoli lasciati inediti dal Caetani.