
Oggetto di questo studio sono le vicende della penisola nel lungo periodo che va dal V secolo dopo Cristo sino all'età di Innocenzo III (1198-1216). Dalle dominazioni longobarda e bizantina fino al coinvolgimento dei Comuni nella lotta fra Papato e Impero, la storia d'Italia si dipana attraverso l'analisi delle istituzioni politiche, dei rapporti con l'Impero e con l'Oriente, del ruolo del Papato nella penisola, delle condizioni di vita della popolazione urbana e rurale, della produzione e diffusione della cultura e del sorgere di nuovi movimenti religiosi. Una visione d'insieme in cui la storia regionale e quella nazionale si integrano e pongono le premesse che caratterizzeranno poi lo sviluppo della nostra storia più recente.
"Dagli anni Cinquanta, gli europei hanno goduto di un periodo di pace e di prosperità senza precedenti nella loro storia. Non era mai avvenuto che un numero così grande di loro vivesse così bene e che le vittime della violenza politica fossero così poche. I sogni di una pace perpetua, nati con l'Illuminismo e sopravvissuti ad alcuni dei più distruttivi decenni della storia umana, sembrano finalmente essersi avverati. Naturalmente non esistono luoghi in cui stare in riposo, posti nei quali nascondersi dalle insistenti pressioni del cambiamento. Per conservare quello che di notevole hanno realizzato, gli europei devono affrontare sfide economiche, politiche, culturali e ambientali. Molte di queste giungono, o sono influenzate, da quell'estesa e mal definita frontiera che collega l'Europa ai suoi vicini. Sarà lungo questa frontiera, dove coesistono ricchezza e povertà, diritto e violenza, pace e guerra, che si determinerà il futuro degli Stati civili europei". Dai movimenti pacifisti e militaristi del primo Novecento alla catastrofe delle guerre mondiali, dai blocchi contrapposti al crollo del muro di Berlino e all'Iraq, James J. Sheehan stila una straordinaria ricognizione del Ventesimo secolo.
Dalle scoperte geografiche e dall'espansione economica del Cinquecento all'età napoleonica: è la periodizzazione di questo volume pensato esplicitamente per la didattica universitaria ma con tutte le possibilità di essere apprezzato anche dal pubblico di libreria. Una trattazione classica della storia moderna arricchita dai risultati più innovativi della ricerca storiografica nel settore della storia sociale e culturale. Renata Ago insegna Storia moderna alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Roma La Sapienza. Vittorio Vidotto insegna Storia contemporanea alla Facoltà di Lettere e Filosofia all'Università di Roma La Sapienza.
Mai come oggi, nell'epoca della globalizzazione e dell'integrazione sopranazionale, la prospettiva storica è indispensabile per comprendere le trasformazioni del ruolo del diritto pubblico e dei soggetti che se ne occupano. Nel volume Lanchester esamina l'attività della dottrina giuspubblicistica italiana, evidenziandone sia le interrelazioni con lo sviluppo ideologico ed istituzionale dello Stato unitario, sia il dibattito metodologico.
Le vicende secolari della penisola sotto il dominio romano impongono l'immagine dell'identità incompiuta: il processo di unificazione politica, il senso di appartenenza a una patria comune, la distinzione rispetto alle province furono tutti fenomeni presenti e attivi nella storia italica, ma sempre contrastati da tendenze opposte, spesso più forti e vivaci. L'autonomia dell'oggetto storiografico 'Italia romana' e insieme la sua drammaticità consistono proprio in questa sua cronica incompiutezza.
Democrazia: un'idea straordinariamente duttile che ha plasmato il corso della storia europea, dalla Rivoluzione inglese a quella francese, dalla Prima guerra mondiale fino alla guerra fredda e al crollo del Muro. Ripercorrendo le ideologie che l'hanno nutrita e sostenuta, Canfora formula la sua tesi: il meccanismo elettorale è ben lungi dal rappresentare la democrazia. Oggi, nel mondo ricco, ha vinto la libertà, con tutte le sue immani conseguenze. La democrazia è rinviata ad altre epoche.
Argomenti affrontati: Concetti, peiodizzazioni, tipologie; Le garndi questioni; La ricerca e le fonti; Lo storico al lavoro. Vittorio Vidotto è docente di Storia contemporanea alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Roma La Sapienza.
Paolo Cammarosano insegna Storia medievale all'Università di Trieste. Si è occupato di temi di storia economica e sociale, culturale, religiosa e politica del Medioevo. Fra le sue opere: 'Le campagne nell'età comunale' (Torino 1974), 'La famiglia dei Berardenghi' (Spoleto 1974), 'Italia medievale. Struttura e geografia delle fonti scritte' (Roma 1991) e 'Abbadia a Isola. Un monastero toscano nell'età romanica' (Castelfiorentino 1993).
Un medioevo inaspettato dalle mille invenzioni: occhiali e bottoni, ma anche forchetta e spaghetti, note musicali e polvere da sparo. Un racconto affascinante, una storia documentata di sorridente ironia e di immagini colorate. Il narratore è Chiara Frugoni, uno dei maggiori medievisti italiani, che crea un dizionario ideale del Medioevo con lievità e humour rispondendo a tante curiosità implicite o esplicite poste dalle nostre esperienze quotidiane di oggetti, usanze e modi di dire.
Nell'attuale situazione politica italiana, finalmente fondata sul bipolarismo, il disprezzo per la politica e gli uomini politici costituisce una componente radicata nello stato d'animo dell'italiano medio. La storia del movimento che per primo si scagliò contro tutti i partiti e le ideologie viene quindi riproposta in una nuova edizione, integrata e ampliata, che mostra l'attualità di quell'antico disprezzo.
A Roma, nel passaggio dalla repubblica al principato, muta profondamente l'organizzazione del tempo e dello spazio. Le feste che nella città repubblicana appartenevano solo agli dei, ora appartengono anche al principe, così come i lutti che lo colpiscono sono vissuti come disgrazie pubbliche, condivise da tutti i cittadini. Allo stesso modo culti cittadini come quello di Vesta entrano nella casa dei principi mentre, con procedimento inverso, il culto dei suoi antenati si diffonde per tutta Roma. Anche lo spazio urbano viene ridisegnato intorno al principe e si modella un sistema di controllo sui ceti subalterni che mira a bonificare l'origine repubblicana della città e dei suoi quartieri, in funzione di un sogno di concordia sotto l'ala augustea.
Il volume si apre con la ricostruzione del dibattito politico italiano sulla Resistenza a partire dalle prime celebrazioni della Liberazione, condotte sotto il segno dell'unità antifascista, fino alle attuali polemiche del cosiddetto 'revisionismo'. A ricostruzione del 'discorso pubblico' sulla Resistenza viene fornita una significativa scelta di documenti. Vi sono rappresentate le voci di personalità politiche di primo piano della storia repubblicana come De Gasperi, Moro, Fanfani, Taviani, Nenni, Lombardi, Longo, Togliatti, Parri, Almirante; così come gli interventi commemorativi pronunciati dai Presidenti della Repubblica, da Gronchi a Ciampi.